Il verso giusto

I libri di poesia di Camon, Canfora, Carrera e Caserza

Come Maremosso, media partner del Premio Strega Poesia, non potevamo non dedicare uno spazio ai libri di poesia candidati a questa prima edizione!

Ogni giorno, trovate le biografie degli autori e le opere con le quali gareggeranno in vista del 19 maggio, data in cui verrà proclamata la cinquina finalista.

Ferdinando Camon partecipa con Son tornate le volpi. Come muore la nostra civiltà (Apogeo Editore)

Classe 1935, è nato in provincia di Padova. In una dozzina di romanzi (tutti pubblicati con Garzanti) ha raccontato la morte della civiltà contadina (Il quinto stato, La vita eterna, Un altare per la madre – Premio Strega 1978), il terrorismo (Occidente, Storia di Sirio), la psicoanalisi (La malattia chiamata uomo, La donna dei fili), e lo scontro di civiltà, con l’arrivo degli extracomunitari (La Terra è di tutti). Nel 2016 ha vinto il premio Campiello alla Carriera e dal 2021 è in corso la pubblicazione delle sue opere in forma di audiolibri presso la casa editrice Il Narratore.

Questo è il terzo libro di poesie di Ferdinando Camon, un Occidente muto che è preda della paura. Viviamo in una storia che fa paura. Andiamo a dormire, e troviamo uno sconosciuto che dorme nel nostro letto. Ci muore una figlia e la seppelliamo, e dopo due giorni rubano la sua fotografia dalla tomba, per metterla sul passaporto delle loro bambine prostitute. Per paura gli uomini si barricano in casa. Il salto dalla paura alla pietà indica che i punti d’osservazione sono molti e non si preoccupano affatto di andare d’accordo. Le “catastrofi quotidiane” che riempiono la nostra vita sono viste volta a volta con l’occhio dell’uomo della strada, del poliziotto che vince o che è bruciato vivo, dei mafiosi raffinati assassini, delle vittime, degli sfruttatori. Ne deriva una situazione di perenne, invasiva ambiguità, che conferma la pericolosità di quel che scrive Camon, del suo modo di raccontare i fatti. 

Son tornate le volpi. Come muore la nostra civiltà

La paura solleva un sentimento di difesa verso chi fa paura, ma guardando da vicino i nuovi arrivati l'autodifesa viene spazzata via dalla pietà, come in "Negro alla posta", dove l'autore osserva un immigrato dall'Africa profonda fermo davanti alla buca delle lettere, nella quale non osa far cadere il suo plico, perché non capisce come un francobollo colorato possa portare quel plico all'Equatore.

Francesco Canfora partecipa con Luci nel cammino dei giorni (Armando Editore)

Classe 1939, è un avvocato romano e autore di numerosi studi giuridici, nonché di numerose raccolte poetiche e di racconti. Tra le sue ultime pubblicazioni: Angeli e Sogni (2016), L’infinito (2017), Silence  (2018), Orizzonti (2018), I passi del tempo (2020), La nuova fattoria degli animali (2020) e La voce del silenzio (2021).

Il titolo Luci nel cammino dei giorni vuole indicare quei momenti della vita nei quali, come improvvisamente illuminati tra le nebbie degli impegni quotidiani, ci poniamole domande fondamentali sul nostro percorso umano. Le domande, pur essendo anche laiche, sono essenzialmente religiose, perché riguardano il nostro spirito, i nostri comportamenti e il mistero se esista o meno una vita che prosegue dopo quella terrena. Le poesie qui riunite affrontano questi interrogativi con una visione di fede cristiana e si esprimono molte volte informa di preghiera, perché il nostro cuore è inquieto e cerca, pur con dubbi e incertezze, un approdo sicuro nel quale poter trovare riposo.

Luci nel cammino dei giorni
Luci nel cammino dei giorni Di Francesco Canfora;

Il titolo "Luci nel cammino dei giorni" vuole indicare quei momenti della vita nei quali, come improvvisamente illuminati tra le nebbie degli impegni quotidiani, ci poniamo le domande fondamentali sul nostro percorso umano. Le domande, pur essendo anche laiche, sono essenzialmente religiose, perché riguardano il nostro spirito, i nostri comportamenti e il mistero se esista o meno una vita, che prosegue dopo quella terrena.

Alessandro Carrera partecipa con Il tempo dei morti. Mistero di voci (Moretti&Vitali)

Classe 1954, è professore di Italian Studies e di World Cultures and Literatures alla University of Houston, in Texas, ed è Visiting Professor all'Università degli Studi di Brescia. Ha pubblicato raccolte di poesie e opere di narrativa, scritti di filosofia, letteratura italiana e comparata, musica, cinema, arte e giornalismo. I suoi libri più recenti sono: Il principe e il giurista (ESI 2020), Songs of Purgatory (Gradiva Publications 2020), Anatomia degli Stati Uniti (Sossella 2021) e Lavoce di Bob Dylan (terza ed., Feltrinelli 2021). Ha vinto il Premio Loria per il racconto (1998), il Premio Bertolucci per la critica letteraria (2006), il Premio Flaiano per l'italianistica all’estero (2019) e il Premio della Fondazione Marazza per la traduzione (2022). 

Il tempo dei morti è un testo unico nel panorama della poesia italiana contemporanea. Nato per incorporazioni di frammenti, scene e visioni, ha infine assunto la forma di un poema drammatico unitario, diviso in quattordici scene e animato da otto personaggi o “voci”. La storia trova le sue radici in un tempo e un luogo precisi: siamo nella campagna del lodigiano, in un arco di tempo che va dagli anni Trenta alla fine della guerra, e dagli anni cinquanta fino al termine del secolo. La vicenda iniziale è quella di due ragazzi rimasti orfani, del trauma che uno di loro subisce quando viene accusato di essere responsabile della morte del fratello minore, e dell’effetto esteso nel tempo che questo trauma provocherà nella vita del ragazzo e alla sua famiglia quando sarà cresciuto

Il tempo dei morti. Mistero di voci
Il tempo dei morti. Mistero di voci Di Alessandro Carrera;

"Il tempo dei morti" è un testo unico nel panorama della poesia italiana contemporanea. Nato per incorporazioni di frammenti, scene e visioni, ha infine assunto la forma di un poema drammatico unitario, diviso in quattordici scene e animato da otto personaggi o “voci”.

Guido Caserza partecipa con Canto dei morti sul lavoro (Zona)

Classe 1960, di Genova, collabora alla pagina culturale del Mattino di Napoli. Alcuni dei suoi libri in prosa sono In un cielo d’amore (Zona, 2003), Vera vita di Gesù (Oèdipus, 2005), Apocalissi tascabile (Oèdipus, 2012), Eravamo i Thunberg (Zona, 2022), Tebe 2099 (Zona, 2022). In versi ha pubblicato, tra le altre, Allegoriche (Oèdipus, 2001), Malebolge (Oèdipus, 2006), Priscilla (Oèdipus, 2008), Flatus vocis (Puntoacapo editrice, 2014), Fukushima dai-ichi nuclear fish (Fiorina, 2021, vincitore premio Montano 2021), Masoniti (L’arcolaio, 2021).

Il Canto dei morti sul lavoro è un poema in versi liberi in cui l'autore stigmatizza, in forma satirica, la produzione capitalistica di merci quale produzione di morte, in ultima istanza. Il tema delle morti bianche, e dello sfruttamento del lavoro, dà così luogo a testi di forte sdegno morale, e Caserza dimostra che oggi è ancora praticabile, forse necessario, il genere della poesia civile.

Canto dei morti sul lavoro
Canto dei morti sul lavoro Di Guido Caserza;

Il "Canto dei morti sul lavoro" di Guido Caserza è un poema in versi liberi in cui l'autore stigmatizza, in forma satirica, la produzione capitalistica di merci quale "produzione di morte", in ultima istanza. Il tema delle morti bianche, e dello sfruttamento del lavoro, dà così luogo a testi di forte sdegno morale, e Caserza dimostra che oggi è ancora praticabile, forse necessario, il genere della poesia civile.

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