Corriere della Sera presenta una nuova collana di piccole antologie:
UN INVITO A LEGGERE E AMARE LA POESIA
Una selezione di poeti a cura di Daniele Piccini in piccoli volumi con copertine illustrate dallo studio XxY. Un appuntamento settimanale con la poesia, che appartiene a ognuno di noi.
Di chi è la poesia?
Forse di chi la scrive, di un circuito di addetti ai lavori e di esperti?
La scommessa di una nuova collana allegata al Corriere della Sera è di provare che no, la poesia non è di pochi, non è per lettori specializzati, ma appartiene a tutti.
Si può citare in proposito il celebre discorso che Montale tenne nel 1975 in occasione della consegna del Premio Nobel per la Letteratura a Stoccolma: «L’idea di scrivere per i così detti happy few non è mai stata la mia». Dopo di che Montale passava a discorrere del vero destinatario dell’opera d’arte e dunque anche della poesia.
Ecco, il punto è che la poesia può farsi leggere e ascoltare da chiunque lo desideri.
Da questa idea derivano il titolo della collana, La poesia è di tutti, e il suo taglio con 25 titoli che invogliano alla lettura e alla scoperta di un poeta (da Kavafis a Neruda, dallo stesso Montale ad Alda Merini) nel modo più essenziale e amichevole possibile.
Sono infatti libri di piccola mole, a basso costo, che raccolgono il meglio della produzione di un poeta o ne propongono una singola opera, con una introduzione snella e leggibile, che vale non tanto come un saggio critico quanto piuttosto come l’invito a una avventura personale di lettura.
Per questo, rispetto ad altre precedenti collane di poesia realizzate per il Corriere della Sera - come quella curata da Giovanni Raboni nel 2004 e le due curate negli anni scorsi da Nicola Crocetti - La poesia è di tutti è pensata in forma più leggera, come un mezzo per avviare al gusto della poesia.
La speranza è che sia l’occasione per avvicinare tante persone, non necessariamente lettori abituali di poesia, a questo linguaggio. La collana avrà ottenuto il suo scopo se irradierà un rinnovato interesse e dibattito intorno al genere poesia: una forma di discorso al tempo stesso personalissima e universale, che tutti per l’appunto possono far propria. Le parole dei poeti ci riguardano in quanto esseri viventi: i poeti sono nostri fratelli e nostre sorelle, in attesa di un gesto di condivisione da parte nostra.
Quando la Redazione Cultura del Corriere della Sera mi ha proposto di curare questa collana, ho aderito con entusiasmo: da critico, da poeta, da lettore di poesia, da semplice appassionato. Nel progettare i 25 titoli e nell’allestire i singoli volumi, ho pensato anche ai giovani che si affaccino adesso alla lingua poetica, e ho cercato per ogni autore una chiave di accesso che stimolasse il gusto e l’interesse del lettore, nella convinzione che la parola della poesia passa di bocca in bocca ed è di tutti e di nessuno: è insomma una corrente di energia, che si ricarica di senso ad ogni lettura, ad ogni interpretazione.
Ognuno di noi lettori può trovare nel testo di un grande poeta un’inflessione, un accenno, una verità mai notata prima. La poesia è viva ed è di chi vi si accosta con passione e autenticità.
In occasione della pubblicazione in data 21 marzo del primo titolo della collana: Pablo Neruda, È fatto di terra il tuo cuore ma le tue mani sono celesti, si tiene a Milano, ore 18.00 presso l’Università Cattolica (partner del Corriere della Sera nella realizzazione della collana) un incontro a cui partecipano tra gli altri Stefano Bollani, l’attrice Valentina Cenni e il campione italiano di Poetry Slam 2022 Filippo Capobianco.
I titoli de La poesia è di tutti usciranno uno a settimana in edicola, in abbinamento al quotidiano, per 25 settimane. Tra molti classici di poesia dell’Otto e del Novecento, trovano spazio anche due autori viventi di livello internazionale: il poeta afroamericano Jericho Brown e il poeta vietnamita-americano Ocean Vuong. È il segno che si vuol dare di una poesia che non è soltanto quella consegnata a un canone concluso, ma che si fa ora, nel vivo dell’epoca, «al fuoco della controversia», come direbbe Mario Luzi, uno dei poeti italiani del Novecento che verranno pubblicati. Tutti, spero, troveranno le loro poesie tra le pagine della collana: quelle capaci di parlare a loro, di dialogare con la parte più profonda del loro cuore e della loro intelligenza.
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