Virtù! Sciocchezze! Sta in potere nostro esser così o cosà! Il nostro corpo è il nostro bel giardino, e la volontà nostra il giardiniere: piantare ortiche o seminar lattuga, metter l'issopo ed estirpare il timo, guarnirlo d'erbe d'una sola specie o variegarlo con specie diverse, mantenerlo infruttuoso per pigrizia o concimarlo per farlo fruttare, la facoltà di fare tutto questo e d'agire nell'uno o l'altro modo sta tutta nella nostra volontà
Conoscete l’issopo (Hyssopus officinalis), citato nientemeno che da William Shakespeare nel suo Otello? Noto come erba odorosa, è molto ricercato dalle api: regala un miele dal sapore delicato ma particolarmente profumato. Pianta perenne a portamento cespuglioso, l’issopo cresce in terreni sassosi soleggiati ma viene coltivata anche nei giardini a scopo ornamentale. Non solo: viene coltivato in modo intensivo per l’utilizzo in medicina, per l’estrazione di sostanze balsamiche ed espettoranti, per l’uso in cucina e per l’industria dei profumi (per esempio, è uno dei componenti dell’acqua di Colonia). Chi ha una finestra al sole può coltivarlo con successo anche in casa, sul davanzale. Le sue foglie verdi sono piccole e odorose, numerose e lanceolate. I suoi fiori blu, viola o bianchi sono riuniti in spighe rade all’apice degli steli e si raccolgono in estate, quando raggiungono il massimo contenuto di oli essenziali: si tagliano i rami sopra la parte legnosa, si fanno essiccare all’ombra e si conservano in sacchetti di tela.
Plinio il Vecchio lo cita come rimedio contro i pidocchi e il morso dei serpenti, Ippocrate per le pleuriti e Dioscoride Pedanio contro asma e catarro. Santa Ildegarda, dal canto suo, lo raccomandava insieme a cannella e liquirizia per le affezioni del fegato e dei polmoni. La Scuola medica salernitana, la più importante istituzione medica d’Europa nel Medioevo, nei suoi trattati scrisse che «l’issopo purifica il petto dal catarro nocivo». Tutti rimedi sottoscritti anche dall’erboristeria moderna, che lo raccomanda contro le contusioni, per calmare la tosse e l’asma, favorire l’espulsione dei gas intestinali, facilitare o aumentare il flusso mestruale, per aiutare la digestione e per cicatrizzare le ferite.
In cucina l’issopo trova spazio nella preparazione di aceti e vini aromatici e nella composizione di molti amari e liquori, come per esempio il Chartreuse, insieme all’angelica, ma anche nel vermut, nel Bénédictine o nel centerbe. A piccole dosi, perché l’aroma è molto intenso, le foglioline dell’issopo insaporiscono minestre, carni, salse, ripieni e sughi. Curiosità: assieme ad altre 17 erbe, l’issopo fa parte della composizione del tè svizzero. Ed è menzionato persino nella Bibbia come pianta sacra…
Purificami con issopo e sarò mondato, lavami e sarò più bianco della neve
Altri articoli di Millefogli
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente