Dazeroasei

Come vorrei... di Wenxuan Cao

Quante volte nella nostra mente abbiamo fantasticato e desiderato essere altro da quello che siamo pensando di poter essere migliori o di poter fare cose diverse.

Così un porcospino pensa che se fosse una bicicletta potrebbe raggiungere più velocemente il campo di meloni dall’altra parte della strada:

Io rotolo e rotola anche lei, ma lo fa in modo così diverso.

 La bicicletta, lasciata sul bordo della via pensa che se fosse il ragazzino potrebbe fare tante cose che non è in grado di fare, come, ad esempio, arrampicarsi sugli alberi; il ragazzino vorrebbe essere un cavallo per:

Galoppare anche lui su praterie sconfinate e alzare la testa al cielo.

Come vorrei.... Ediz. a colori

Un riccio vuole raggiungere un campo di meloni sul lato opposto della strada. Se fosse veloce come la bicicletta che lo ha appena superato, potrebbe farlo agilmente senza rischiare troppo!

...e il cavallo? Lui vorrebbe essere un uccello per volare libero nel cielo, invece l’uccello vorrebbe essere un aquilone per essere protetto dai bambini, e l’aquilone è stanco di essere legato a un filo:

Se il vento smette di soffiare rischio di schiantarmi a terra in mille pezzi.

e vorrebbe girovagare per il cielo, cullato dal vento, come la nuvola che a sua volta desidera essere pioggia, che pur facendo sbocciare fiori avrebbe voluto essere una rosa, neanche lei contenta di essere quello che è perché dura poco, al contrario degli alberi maestosi, con le loro radici salde; ma chiaramente neanche l’albero è contento di essere quello che è…

davvero sono condannato a rimanere piantato qui per sempre, senza mai potermi muovere? Il mondo la fuori è così grande!

La struttura circolare del testo, iniziato con un porcospino che vuole essere altro per arrivare a mangiare un melone si conclude:

con il melone che rischiando di essere mangiato da un momento all’altro, pensava: come vorrei essere un porcospino.

Ma è proprio possibile che nessuno sia contento di quello che è? Perché ciascuno vorrebbe essere qualcosa di diverso e pensare che chi lo circonda è più fortunato di lui? Perché non riusciamo ad accorgerci che ognuno di noi è unico e speciale!

Questo capolavoro di Lapis, scritto e illustrato da due premi Andersen, Cao Wenxuan e Alessandro Sanna, vuole spiegare ai più piccoli un tema importante e profondo: la nostra identità, chi possiamo e chi vorremmo essere.

Il testo di Cao Wenxuan. un’infinita catena di Come vorrei ha una vena ironica: dal saper evidenziare le capacità e il valore di ciascuno riesce nel frattempo a rimarcare il desiderio di essere altro.

Gli acquarelli raffinati di Alessandro Sanna sono capaci di farci immergere nella lettura che diventa un dialogo con il mondo che ci circonda: il testo e le illustrazioni si intrecciano perfettamente fra loro grazie a un sapiente utilizzo del calligramma; la disposizione del testo asseconda ora il correre della bicicletta, ora il fluttuare delle nuvole fino ad assecondare la perfezione dell’arcobaleno.

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