Gastone Musone di Suzanne Lang

Alzarsi al mattino con il sole che scalda e sentire gli uccellini che cantano fa venire voglia di fischiettare, e il cielo di un azzurro così brillante mette tutti di buon umore.

Un attimo, credo di non aver tenuto conto di Gastone, uno scimpanzé la cui giornata non comincia affatto con il buon umore, il cielo per lui è troppo azzurro, il sole troppo caldo e anche le banane sono troppo dolci: insomma, non gli va bene niente. Si sente confuso e non riesce a capire cosa gli stia capitando, ma sa che è proprio una giornata NO e il suo amico Norman, che vive con lui sui rami di un grande albero, gli fa notare che forse è arrabbiato. Ma Gastone non è d’accordo: anche se i suoi atteggiamenti e le sue espressioni lasciano trasparire il contrario, lui dice che no, non è arrabbiato.

La giornata prosegue, Norman e Gastone passeggiano tra i grandi alberi e Norman dice sottovoce a chi incontra che: “Gastone oggi è arrabbiato". Lo dice a Marabù, lo dice a Lemure che fa notare a Gastone che le sue sopracciglia non sono affatto distese, anzi, sono aggrottate proprio come quando si è arrabbiati. Ma Gastone è, almeno in apparenza, davvero un osso duro e insiste che va tutto bene. Certo è che, se durante la passeggiata si pesta un serpente, forse tanto bene non può andare: Gastone cerca di mostrarsi meno musone con il serpente e di sfoderare un sorriso ammaliante, ma non è un sorriso sincero, un sorriso sereno di chi è davvero felice. 

Gastone curvo, risentito e arrabbiato trova lungo il suo cammino gli amici che vogliono assolutamente che lui sia felice: gli uccellini lo invitano a cantare, le scimmie a dondolare, le zebre a rotolarsi e i leoni a rilassarsi sull’erba, le iene a farsi una bella risata e il serpente ad abbracciare qualcuno (anche se l’abbraccio di un serpente non rende proprio felici!), ma niente, tutti questi consigli per rendere Gastone meno musone e meno arrabbiato non hanno i risultati sperati e, dopo l’ennesimo consiglio non richiesto, Gastone esplode in un sonoro e gigante urlo dicendo: NON SONO ARRABBIATO! Poi, con passo spedito, decide di andarsene.

Per lui è stata davvero una giornata dura, non è da lui urlare contro gli altri e, raccogliendo i suoi pensieri seduto ai piedi di un albero, sconsolato e triste, capisce che forse sì, è un po’ arrabbiato. Ma anche l’amico Norman arriva a fine giornata non proprio di buon umore, ha le sopracciglia aggrottate e cammina curvo. Questa volta tocca a Gastone chiedergli se c’è qualcosa che non va, e in effetti sul sederone di Norman si vedono lunghi aculei che non sono altro che il risultato di un movimentato ballo con Spino. È doloroso, ma passerà, dice Norman. Gastone, a giornata ormai terminata, dice all’amico che è ancora arrabbiato, probabilmente con il tempo andrà meglio, ma per il momento ha bisogno di stare così.

Avere giornate no, come Gastone e Norman, fa parte della vita. Alzarsi al mattino di cattivo umore, a volte anche senza una ragione, capita a tutti, grandi e piccoli. È normale provare emozioni negative, sono comunque importanti, sono parte di noi. Gli amici cercheranno di starci vicino, di tirarci su il morale, di farci ridere proprio come gli amici di Gastone, ma dovranno anche capire cosa ci succede e accettarlo.

Il colore della copertina, un bel rosso, e gli occhioni di Gastone ci danno qualche indizio su cosa potrebbe essergli successo, inoltre le illustrazioni interne sono perfette per mettere in risalto le espressioni di gioia, tristezza, rabbia e curiosità di fronte al suo stato d’animo. Quando la brutta giornata volge al termine, l’abbraccio affettuoso di un amico e la sua comprensione sono quello che ci vuole, ed è questo che fa Norman nei confronti di Gastone; l’immagine dei due amici seduti assieme sullo stesso ramo è molto tenera e carica di significato. Lasciamoci andare alle nostre emozioni, a volte sono come il temporale: impetuoso e forte all’inizio, ma poi tutto passa e torna il sereno.