È la tua vita. Fai tutto il possibile e rendila la vita che vuoi vivere
Nelle pagine di questo libro ci vengono raccontate, in modo semplice e vivace, ventuno storie di donne, lontane fra loro nel tempo e nello spazio, ma legate dallo stesso filo rosso, intrecciato di forza d’animo e coraggio. Storie che ci fanno fare il giro del mondo e al contempo entrare nel medesimo cuore pulsante, gonfio di passione, fremiti, pensiero libero e curiosità, che tutte le protagoniste di queste storie hanno sentito battere nel petto. E che forse hai già sentito battere anche tu, quando ti sei sentita vittima di una prepotenza o sottovalutata per quella che sei, o, al contrario, quando hai avuto slanci straordinari e vertiginosi desideri.
Brita Granström ci regala ritratti femminili che nel suo personale immaginario sono esempi di incrollabile determinazione ed energia, qualità che non sono - e mai sono state - appannaggio soltanto degli uomini. Storie di grandi esplorazioni, scoperte e viaggi, a dimostrare che non c’è limite a ciò che le donne possono fare e conquistare, e che vale sempre la pena di lottare e di buttarsi a capofitto in un’impresa in cui si crede, in barba agli stereotipi di genere, spinte dalla certezza di aver diritto a un futuro più luminoso e più giusto e dal dovere di dare il proprio contributo.
l duo artistico inglese Mick Manning e Brita Granström racconta per parole e immagini 21 storie di donne straordinarie che hanno sfidato i pregiudizi e le convenzioni sociali. La pilota Amelia Earhart, la pioniera del fotogiornalismo Lee Miller, l'astronoma Caroline Herschel, la naturalista Jane Goddall, l'astronauta di colore Mae Jemison, la prima scalatrice dell'Everest Junko Tabei e l'oceanografa Sylvia Earle sono solo alcune delle donne che hanno aperto la strada a nuove esplorazioni e scoperte - dai fondali marini allo spazio, dalla scienza all'archeologia, all'ecologia e alla giustizia sociale - dimostrando che chiunque può spingersi oltre i propri limiti e fare la differenza.
Leggendo, incontriamo figure conosciute come Nellie Bly, prima giornalista americana sotto copertura e grande viaggiatrice, Annie Londonderry, prima donna a fare il giro del mondo in bicicletta, o Amelia Earhart, prima pilota ad attraversare l’Oceano Atlantico. Ma facciamo la conoscenza anche di nomi meno conosciuti (almeno per me, forse le bambine e i bambini di oggi sono più informati): Sylvia Earle, inglese, biologa marina e oceanografa, che si immerse con uno scafandro pressurizzato alla profondità record di 381 metri e diresse il primo laboratorio sottomarino al mondo a 15 metri di profondità nel mare dei Caraibi; Valentina Tereškova, russa, prima donna nello spazio, che nel 1963 partì per una missione in solitaria e girò intorno alla Terra 49 volte per studiare l’atmosfera terrestre e gli effetti del viaggio nello spazio sul corpo femminile; Junko Tabei, giapponese, prima a scalare la vetta del monte Everest e a completare l’ascesa delle “Sette Vette”: ancora in vita, oggi guida spedizioni di “pulizia” delle montagne.
Sono state persone speciali e riconosciute ma pur sempre donne, spesso partite da condizioni di marginalità o di difficoltà, signore nessuno che sono diventate qualcuno, addirittura le prime a fare qualcosa di importante. Speciali e normali. Come tutte noi. Come voi. Come te. Ogni lettrice (e lettore) ha una propria storia, un passato, un futuro possibile, una strada da percorrere passo dopo passo senza fermarsi per raggiungere qualcosa, qualcuno, un’idea, un traguardo.
Non solo, le tappe lungo il percorso potranno essere tante e tutte importanti. Molte vicende narrate nel libro lo dimostrano: queste donne hanno vissuto tante vite, sono state tante cose diverse perché intraprendenti e volenterose. E questo è ancor più stupefacente: Caroline Herschel, prima di diventare una grande astronoma e scoprire otto comete, fu una cantante; Lee Miller, prima di essere una fotoreporter di guerra, pioniera del fotogiornalismo, fu una delle più famose modelle di New York; Mae Jemison si laureò in Ingegneria chimica, in studi afroamericani, poi in Medicina e lavorò come medico volontario nei Corpi della Pace, ma desiderava più di tutto esplorare lo spazio e così fece; Barbara Hillary fu per 55 anni un’infermiera, poi si appassionò di “dog-sledding” e imparò a guidare le slitte trainate dai cani, finché non riuscì nella sua impresa: essere la prima donna afroamericana a raggiungere il Polo Nord e il Polo Sud (a settantanove anni suonati!)
Non vi fermate, andate avanti. Se volete assaggiare la libertà, andate avanti!
E allora continua a leggere queste storie, lasciati ispirare e poi cammina. Corri. E se non arriverai prima non importa, perché nessuna è ultima se percorre la strada con passione e con gusto.
“Diventa ciò che sei”, diceva Nietzsche. Diventa te stessa e sarai sempre la prima: la prima a essere te, perché sei unica. Hai tutte le possibilità aperte e, se ci credi, indipendentemente dall’epoca, dalla classe sociale, dalla latitudine in cui sei nata, avrai una vita piena e tua. Alla faccia degli stereotipi di genere.
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