Immagine tratta da "Lino, una storia di coraggio" di Laura Lombardo, illustrazioni di Rosa Lombardo, Ideestortepaper
«Come stai?» È questa la prima cosa che spesso ci sentiamo dire (o diciamo) dopo il ciao, magari quando incontriamo qualcuno dopo lungo tempo. Ma non è sempre facile rispondere – tanto agli altri quanto a noi stessi – perché spesso quello che proviamo è difficile da decifrare e definire. Infatti, sin da piccolissimi, si alternano tra testa e cuore un guazzabuglio di sensazioni e, a volte solo da grandi, con le esperienze che si accumulano e la maturazione del linguaggio, siamo in grado di riconoscere ed esprimere queste forze così forti e contrastanti, definite emozioni o sentimenti, che regolano la nostra vita interiore e sociale.
Per molto tempo l’educazione emotiva è stata trascurata, e spesso lo è ancora, si crede che sia meno importante del “sapere classico” ma, per fortuna, questo pensiero si va via via affievolendo sempre più, in quanto anche le neuroscienze hanno dimostrato che lo sviluppo emotivo e quello affettivo devono andare di pari passo: solamente in questo modo la persona si forma nella sua interezza ed interagisce al meglio con gli altri avendo coscienza di sé.
È pertanto fondamentale che sin da piccoli si cominci questo percorso di consapevolezza che pian piano darà accesso a un vocabolario ampio e articolato con cui esprimere le emozioni e, quindi, aiutare i bambini a identificare quello che provano in un determinato momento, e soprattutto ad esprimerlo e viverlo nel modo giusto. Non per caso, negli ultimi anni, alla luce di questa forte cognizione e consci del fatto che non esistono programmi didattici specifici, sono nati libri meravigliosi, per varie fasce d’età, che costituiscono un vero e proprio percorso di educazione alle emozioni.
Illustrazione tratta da "Labirinto dell'anima. Ediz. a colori" di Anna Llenas, Gribaudo 2019
Tra i primi albi libri che hanno affrontato con semplicità ed efficacia questo argomento, quasi un silent book artistico e senza tempo, ritroviamo Emozioni, in cui il protagonista è sempre lo stesso pesce, rappresentato su pagine nere con forme e colori lievemente diversi per ogni emozione che prova. Trasformando il proprio aspetto in ogni pagina, a seconda di ciò che rappresenta, l’illustrazione aiuta il bambino a immedesimarsi nel sentimento di riferimento grazie anche a un colore prevalente.
Con lo stesso meccanismo che è utile ad associare elementi noti, come i colori, a qualcosa di sconosciuto come le emozioni, è pensato per questo I colori delle emozioni, delizioso pop up, opera di Anna Llenas, affascinante ed efficace da 3 a 99 anni! Il simpatico mostricciattolo, che sembra disegnato proprio da un bimbo e che da subito esce dal libro e interloquisce con il lettore, non fa altro che cercare di mettere ordine tra un groviglio di fili colorati le emozioni raccontate subito dopo. Sfogliando pagine con illustrazioni tridimensionali e monocolore, il bambino si identifica nelle varie situazioni e impara a riconoscere quello che vive, dando un nome a ogni emozione colorata che alla fine risulterà sistemata nel proprio contenitore con il nome corrispondente.
Ma le emozioni che si provano, siano esse positive o negative, non posso rimanere chiuse in un barattolo, altrimenti… per scoprire cosa succede se accade di metterle da parte e come porvi rimedio per esprimerle e al meglio vi suggerisco di leggere lo splendido albo illustrato Un barattolo di emozioni, di sicuro risulterà molto efficace!
Illustrazione tratta da "Un barattolo di emozioni. Ediz. a colori" di Deborah Marcero, Terre di Mezzo 2022
Utilizzando sempre l’espediente dei colori, per cui associamo per esempio la rabbia al rosso, la paura al blu e via dicendo, raccontare storie che abbiano come protagonisti bambini in cui immedesimarsi, come quelle che troviamo in Le sei storie delle emozioni, perché vivono situazioni vicine alla loro quotidianità diventa un ottimo punto di partenza, per riflettere sulla realtà.
Sulla stessa scia si colloca Tea. Il libro delle emozioni, in cui la piccola Tea non solo affronta ogni giorno situazioni belle e brutte, che appartengono a tutti i bambini, ma offre anche qualche consiglio di… sopravvivenza!
Infatti, tanto per i grandi, quanto per i piccoli, conoscere il proprio stato d’animo e capire quali conseguenze possa avere sul proprio comportamento, non solo aiuta ad essere più consapevoli di sé e dei propri bisogni, ma anche a sviluppare una relazione migliore con l’altro. In questa direzione, dolcissima e fantasiosa, ricca di tenerezza è la storia del Bambino con i fiori nei capelli, in cui l’amicizia che trionfa diventa il pretesto per raccontare varie emozioni che possono essere presenti nei cuori dei bambini ed insegnare l’empatia. Quello che conta alla fine è che ognuno di noi, e i bambini in particolare, comprendano il loro vissuto rielaborandolo nel modo migliore per sé e per gli altri, rivelando quello che pensano e provano.
Se proprio non riusciamo anche qui un libro un po’ speciale può venirci in soccorso Il filo emozionato perché, grazie al filo in dotazione, il bambino potrà rappresentare l’emozione protagonista in ogni pagina, riproducendo la forma della bocca e quindi osservando i movimenti del viso quando si provano alcune cose, potrà in qualche modo esprimere se stesso.
Illustrazione tratta da "Il bambino con i fiori nei capelli. Ediz. a colori" di Jarvis, Lapis 2022
Nel frattempo, il panorama editoriale si è arricchito di storie e albi bellissimi che spesso hanno formato collane intere, con un volume dedicato a ogni emozione, declinando l’argomento in mille modi e formati. Particolare spazio però da sempre è stato dato al sentimento più problematico da affrontare, essendo la punta dell’iceberg di emozioni varie e profonde: la rabbia, a cui in tempi non sospetti, Babalibri ha dedicato particolare attenzione con il suo pioneristico Che rabbia!, che rimane un titolo imbattibile, tanto da essere stato pubblicato anche con la CAA (comunicazione aumentativa).
Dare spazio ad altra bibliografia che riguardasse singole emozioni, in queste poche righe sarebbe stato impossibile, così avendo scelto di suggerirvi in maniera particolare dei testi che le affrontano in profondità ma tutte assieme, non posso concludere senza sottolineare l’originalità di tre titoli eccezionali dell’artista Anna Llenas: Il gioiello dentro me, Labirinto dell'anima e Il buco. Anche se apparentemente pensati per i piccoli, sono capolavori adatti anche agli adulti, perché nella loro semplicità danno ragione di quella ricerca della parte più vera di noi che più ci appartiene e con tanta cura dobbiamo custodire, a cui attingono le nostre personalissime emozioni che ci rendono speciali.
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