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Nina. La storia di Nina Simone di Tracy N. Todd

Libro finalista II edizione Premio Inge Feltrinelli

Pianista classica, cantante, cantautrice, attivista politica per i diritti delle persone afroamericane, non necessariamente in quest’ordine, Nina Simone è stata una delle artiste più grandi e carismatiche del Novecento.

Raccontare una figura così complessa ai bambini, magari dopo aver fatto ascoltare loro la sua strepitosa musica, può essere illuminante.

Nina. La storia di Nina Simone
Nina. La storia di Nina Simone Di Tracy N. Todd;

Nina Simone è stata un’icona del suo tempo. La sua musica ha fatto da colonna sonora ai movimenti di liberazione. Prima di diventare Nina Simone, tuttavia, è stata Eunice Kathleen Waymon, una bambina prodigio che sapeva cantare ancor prima di camminare e imparava a suonare il piano sulle ginocchia del padre.

Nina. La storia di Nina Simone, lungo albo illustrato di Tracy N. Todd, scrittrice ed esperta di black history, e Christian Robinson, illustratore vincitore della prestigiosa Caldecot medal, AnimaMundi edizioni, intreccia la biografia della cantante Nina Simone con la storia degli Stati Uniti e le lotte per i diritti degli afroamericani, narrandone con grande attenzione l’infanzia e gli anni della difficile formazione, fino al successo ed all’incontro coi movimenti per l’emancipazione dei neri d’America, di Martin Luther King, prima, di Malcom X, dopo.

Nata Eunice Kathleen Waymon, sesta degli otto figli di una famiglia povera e molto religiosa, la madre era una predicatrice, Eunice dimostrò di avere un precoce interesse per la musica e un’abilità più che straordinaria, che la portò ad aspirare, lei povera e per di più nera in un contesto sfavorevole, gli Stati Uniti della segregazione razziale, in cui il razzismo era sistemico ed introiettato, a diventare la prima pianista afroamericana di musica classica della storia.

© AnimaMundi edizioni 2023

Ma quando provò a superare l’audizione per entrare al prestigioso Curtis Institute of Music di Philadelphia, Eunice venne respinta: per tutta la vita attribuì la mancata ammissione a motivi razziali. Dovendo sbarcare il lunario iniziò a suonare di notte nei bar, in cui le era richiesto anche di cantare, e per tenere la cosa riservata, la madre non sarebbe stata contenta di saperla ad esibirsi in squallidi locali suonando e cantando “la musica del diavolo”, iniziò ad utilizzare uno pseudonimo e trovò una sua voce ed un suo stile, che mescolava la musica classica e barocca, gli inni sacri, il jazz, il blues, il soul, le canzoni: era nata Nina Simone.


Ain't got no home, ain't got no shoes

Ain't got no money, ain't got no class

Ain't got no friends, ain't got no schooling

Ain't got no wear, ain't got no job

Ain't got no money, no place to stay...

Timbro profondo e cupo di contralto, capace di trasformarsi in grido di appropriazione e rivolta ad accompagnare e dirigere il rombo sordo della protesta per i diritti degli afroamericani, la voce di Nina Simone ha accompagnato ed accompagna le rivendicazioni per i loro diritti, purtroppo ancora necessarie.

Sebbene l’albo Nina racconti una storia lontana dall’esperienza della maggior parte dei bambini italiani, l’evocazione delle ingiustizie subite da Nina Simone porta i bambini ad empatizzare con lei e rende la storia fuori dal tempo, senza però privarla di prospettiva storica, imprescindibile quando si parla di un’artista che ha fatto dell’attivismo politico e della lotta per i diritti la chiave di volta della sua opera.

© AnimaMundi edizioni 2023


...But what have I got?

Let me tell ya what I've got

That nobody's gonna take away

I got my hair on my head

I got my brains, I got my ears

I got my eyes, I got my nose

I dot my mouth, I got my smile...

Le illustrazioni di Christian Robinson, coloratissime, atipiche e di ispirazione jazz, trasfigurano il vero; è piacevole riconoscere le immagini più note dell’artista tra le pagine di questo lungo albo. Sembra di vedere Nina Simone al pianoforte con i suoi orecchini o le tipiche acconciature che indossava negli anni Settanta, nonostante l’illustrazione sia tutto tranne che realistica.

È ancora necessario parlare di diritti degli afroamericani? Non sono forse acquisiti, dopo che gli Stati Uniti hanno avuto persino un presidente nero? È ancora necessario. Lo dice la cronaca, lo dice la storia e lo dice il nostro dovere di educatori e educatrici: perché in ogni bambino ed in ogni bambina c’è, in forza dell’età, un rivoluzionario o una rivoluzionaria, e indicargli o indicarle la strada per cercare il miglior bene per tutti, anche mostrando la strada compiuta lungo il cammino dei diritti da donne e uomini straordinari che ci hanno preceduti, è nostro impegno.

Per la sua forza nel raccontare la vicenda degli Stati Uniti segregazionisti attraverso una biografia esemplare, Nina è tra i candidati al premio Inge Feltrinelli, nella sezione dedicata ai libri per ragazzi.


...But what have I got?

Let me tell ya what I've got

That nobody's gonna take away

Got life, I got my life

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Conosci l'autore

Traci N. Todd è un'autrice statunitense. Redattrice di libri per bambini. è anche la pluripremiata autrice di Nina: A Story of Nina Simone, pubblicato in Italia da AnimaMundi edizioni nel 2023 e finalista del Premio Inge Feltrinelli 2024 - Menzione speciale categoria kids.

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