Dazeroasei

Non ho sonno di Arianna Techel

bambini e ragazzi recensioni 0-6 anni

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Schizzi d’acqua con cui giocare: un piccolo tuffo nel grande mare dei libri per imparare pian piano a nuotare. Recensioni, approfondimenti, classifiche e consigli di lettura per piccolissimi

Manuela Fedeli

Libraia de LaFeltrinelli di Milano. Innamorata dei libri e delle librerie, le cerca in ogni luogo. La sua passione sono i libri per ragazzi e il suo momento più felice dell’anno è quando si trova alla mostra degli illustratori della Fiera di Bologna. Nulla di più magico per lei quando vede il pannello che si anima di prove.

Parlare con un albo del rapporto mamma-bambino o del sonno non è cosa facile, ci potrebbero essere tanti modi, molto diversi tra loro, e tante sfumature da affrontare sia dal punto di vista narrativo che illustrativo… ci sono tanti albi, forse troppi, che parlano di questi temi: alle volte davvero in modo poetico, altre in modo superficiale o inutile.

Le parole, in un albo, sono la strada preziosa per raggiungere l’interlocutore. E la sfida non è certo semplice.

Albe Edizioni, con Non ho sonno, ci regala una bella sorpresa: le pagine si susseguono con un ritmo delicato e il testo, ridotto sapientemente al minimo -come il pensiero semplice e immaginifico infantile, senza fronzoli e ritocchi adulti - accompagna le illustrazioni che si animano invece in modo allegro, quasi fossero fotografie dei vari attimi.

Non ho sonno. Ediz. a colori Di Arianna Techel;

Come fare quando è l'ora di andare a letto e proprio non si ha voglia di dormire? Questo libro ci spiega il segreto per far prendere sonno anche ai bambini più agitati: divertirsi con i colori e con le storie, perché giocare con la mamma è meraviglioso e l'arte e la bellezza danno pace e serenità.

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Si nota la cura e la ricerca dell’equilibrio. Seguendo le parole della bambina, la vicenda si srotola come un gomitolo di lana che piano si allunga, si attorciglia e si distende.

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Certe volte la sera sono un po’ agitata e non riesco proprio a dormire

L’irrequietezza della protagonista, perfetta così come viene rappresentata, ci viene raccontata nel magico rapporto con la mamma, di cui appaiono sempre le mani: mani che accolgono, giocano, sostengono, proteggono, abbracciano, raffigurate con un tratto infantile credibile, allegrissimo e fatto di schizzi, come pezzi di un quaderno ritrovato. La molteplicità dei colori e dei materiali ci fanno entrare nella camera da letto, osservata da più punti di vista, e nei pensieri e paure della bambina.

Il gioco e il rapporto fatto di ascolto delle emozioni del bambino da parte dell’adulto sono le soluzioni alla difficoltà ad addormentarsi, ad abbandonarsi al sonno con tranquillità. Il colore, il poter disegnare insieme ciò che si sente è uno strumento potente di dialogo e comunicazione autentica che può far ricucire, come il filo morbido di lana azzurra del libro, gli attimi che potrebbero essersi persi nella giornata e che i bambini hanno bisogno di seguire o ritrovare, o raggiungere una notte piena di stelle. Questo albo riesce a raccontarci la difficoltà dei bambini nell'addormentarsi con assoluta leggerezza.

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