È il momento di Jungle Justice!  

Amici fumettofili, ci avete fatto caso? I nomi "Lise" e "Talami", anagrammati, diventano "Lite" e "Salami"... cosa c'entra questo, direte voi, con il tema trattato nell'ultimo graphic novel del dinamico duo padovano?
Jungle Justice, in fondo, è un fumetto - il secondo titolo che compare nella nuova, bellissima collana Brick diretta per Coconino da Ratigher - nel quale s'immagina che la natura, stufa di soggiacere al ricatto di noi umani-disumani, con la nostra rapace propensione ad accaparrarci ossigeno, terra e risorse, decida finalmente di farci vedere di che pasta è fatta. 
L'Antropocene - con il suo bel nome altisonante e nuovo di zecca - non avrà fatto nemmeno in tempo ad abituarsi a sé stesso che dovrà abbandonare la scena, tra battaglie combattute da enormi robot dai sembianti animali, reti smisurate di connessioni organiche, strutture vegetali di snodi neurali al profumo di timo e rosmarino... 

La verità è che noi siamo incapaci di pensare alla nostra estinzione, in quanto umani, e le categorie con cui vi facciamo riferimento sono stantie, inadatte a rappresentare l'infinita varietà di modi coi quali la natura potrebbe decidere che "... beh, di 'sti qua ne ho avuto abbastanza!" e scrollarci dalla propria schiena come farebbe un pastore maremmano con delle zecche fastidiose ma tutto sommato impotenti. 

Scioglimento dei ghiacci, innalzamento dei mari, nubi di metano e gas serra fuori controllo... terremoti, inondazioni, cavallette... e tutto questo senza nemmeno i Blues Brothers a farci sorridere! Insomma, quel che leggiamo sui giornali tutti i giorni ce lo dice a chiare lettere: ma noi siamo diventati analfabeti funzionali... e allora, forse, un fumetto come Jungle Justice ci aiuterà a capirlo senza piangerci addosso, con tinte fluo e super-pop e un plot tanto assurdo e folle da risultare quasi plausibile.

... ecco, vedete? la "lite" cominciamo a intravederla, e i "salami" - per una volta - potremmo essere noi. Non dite, poi, che Lite e Salami... ooops, pardon: non dite che Lise e Talami non ci avevano avvisati!