I migliori manga josei da leggere

Per le lettrici di manga, spesso una serie non è solo una serie: è un luogo dove scoprirsi e affermare la propria identità; una fonte di ispirazione quando cercano coraggio davanti a scelte difficili; una chiave da condividere con le persone più care per aprire il proprio cuore.

Questo approccio va al di là dell'età e resta valido tra ragazze adolescenti, target delle riviste shōjo manga, come tra donne adulte, alle quali sono dedicati i josei (detti anche redikomi, abbreviazione di ladies' comics). Basta fare una semplice ricerca su internet per vedere come shōjo manga e josei manga siano spesso citati in coppia e confusi gli uni con gli altri.

Anche se, come per shōnen e seinen, l’unico modo per identificare il target di un manga è riferirsi alle pubblicazioni in patria, è pur vero che la nascita del josei è legata a doppio filo alla storia dello shōjo, rendendone i confini molto labili.

Negli anni ‘70 gli shōjo avevano riscontrato una sempre maggiore notorietà tra le lettrici: questa popolarità non era scemata con l’andare del tempo, tanto che negli anni ‘80 quelle stesse ragazze, ormai cresciute, chiedevano a gran voce storie che raccontassero le problematiche con cui si scontravano giornalmente in famiglia (da mogli e da madri) e sul lavoro. Queste storie non erano molto distanti da quelle contenute nelle riviste shōjo, con tematiche anche forti ed esplicite: si parla di adulterio e scontri tra marito e moglie; violenza contro le donne; conflitti interiori legati al proprio corpo (dai disturbi alimentari all’invecchiamento); sessualità.

Pensare però che i josei corrispondano a narrazioni incentrate esclusivamente sui reali problemi delle donne di oggi è riduttivo: a rapporti familiari (Mamma di Aoi Ikebe), vite private di sex worker (Pink di Kyoko Okazaki; Memorie di un gentiluomo di Moyoco Anno), chirurgia estetica e confronto con standard di bellezza irraggiungibili (Helter Skelter di Kyoko Okazaki), relazioni e aspettative sociali (I Want To Be The Wall di Honami Shirono; Single per sempre? di Mari Okazaki), si affiancano drammi storici (Cocoon e Il diario di Hanako di Machiko Kyō), investigazioni (Don't Call It Mystery di Yumi Tamura), boys’ love (Il gioco del gatto e del topo di Setona Mizushiro), autobiografie sincere e spassionate (Disegna! di Akiko Higashimura).

Allo stesso modo, un manga che parla di queste tematiche o che ha per protagonista una donna non è necessariamente un josei: ne sono un esempio L’ultimo volo della farfalla di Kan Takahama e Princess Maison di Aoi Ikebe, entrambi titoli seinen.

A complicare il tutto, non sono rari esempi di mangaka che hanno lavorato su magazine con target diversi: le opere di Akane Torikai, sebbene abbiano linee comuni e siano incentrate su figure femminili, spaziano dallo shōjo (Dramatic, inedita in Italia), al josei (Onna no Ie, inedita in Italia), al seinen (Saturn Return; Oltre l'arcobaleno e altre storie).

Le meccaniche da cui dipendono le scelte editoriali di pubblicazione su rivista non sono di immediata comprensione per i non addetti ai lavori; a questo si aggiunge la confusione creata dal considerare generi e target come sinonimi. Nel mare magnum di letture possibili parlare di shōnen, shōjo, seinen e josei può essere una traccia da seguire, ma ricordando che all’interno di ogni categoria c’è un infinito mondo di generi e narrazioni che potrebbero fare al caso nostro al di là del target di riferimento.

A pochi mesi dall’ingresso all’università, Yukari Hayasaka si sente schiacciata dalla prospettiva di una vita già prestabilita come vorrebbero i suoi genitori. Sulla strada per fuggire da un futuro già incasellato, si trova ad aprire le porte dell’atelier Paradise Kiss, gestito da un gruppo di giovani studenti di design stilistico intenti a realizzare la loro prima collezione. E se in questo universo creativo e fuori dagli schemi a cui è abituata ci fosse posto anche per Yukari? Col suo fisico alto e sottile e il suo portamento è la candidata perfetta per scendere in passerella come modella per Paradise Kiss. Una coming of age tra macchine da cucire e nuovi amori alla ricerca del proprio posto nel mondo, scritta e disegnata dall’amatissima Ai Yazawa, autrice de I cortili del cuore e Nana.

L’arrivo di una lettera prende alla sprovvista le tre sorelle Koda: il loro padre, che 15 anni prima ha abbandonato la famiglia per scappare con un’altra donna, è morto. Al suo funerale Sachi, Yoshino e Chika incontrano per la prima volta Suzu, la loro sorellastra rimasta orfana, una ragazza delle medie dal carattere serio e deciso che ha dovuto crescere prima del tempo. Dopo tutte le sofferenze passate, Suzu merita una vita stabile circondata dall’affetto di qualcuno che si prenda finalmente cura di lei: senza neanche aver bisogno di discuterne, le tre sorelle la accolgono nella loro vita, per creare insieme un posto sicuro dove potersi sentire a casa. Un diario dolce-amaro sul caso che porta le persone a incontrarsi e restare unite, ambientato nella splendida città di Kamakura.

Diventare una mangaka è sempre stato il desiderio di Akiko Higashimura, fin da quando era ancora una bambina appassionata di shōjo manga. Non è così facile trovare un ottimo corso di arte nella città di Miyazaki, ma Futami, compagna di scuola delle superiori, ne frequenta uno con un insegnante davvero sui generis: il maestro Kenzou Hidaka dispensa lezioni munito di urla e di spada di bambù. Il suo metodo di studio può non essere considerato dei più consoni, eppure Akiko non demorde e, grazie ai modi bruschi ma anche al grande supporto del maestro Hidaka, riuscirà a coronare il suo sogno. Si ride, si piange e si ripensa a quelle persone che ci hanno accompagnato come pilastri nel nostro cammino anche quando non ci accorgevamo quanto fossero importanti e credessero in noi.