Le detective donne più famose della letteratura

Spesso sono investigatrici o poliziotte, altre volte invece sono donne che si dilettano a districarsi in omicidi in cui si trovano invischiate loro malgrado o in cui si sono tuffate consapevolmente, mosse da una curiosità vorace.
La febbre per i delitti le accomuna, unite da un doppio filo di tenacia e senso della giustizia che fa il giro del mondo e lega l’Italia, i Paesi dell’Europa e gli Stati extraeuropei.
Iniziamo quindi un viaggio che ci porterà da un angolo all’altro dei loro mondi, accompagnati in ogni tappa da una coppia di donne in giallo. Sarà però un percorso atipico e con una cartina un po’ stramba, costellata non di Stati ma di peculiarità che le avvicinano, anche se distanti centinaia di migliaia di chilometri.

L’unicità è la prima tappa del nostro viaggio e la esploriamo con due donne d’eccezione. Partiamo dall’Italia e ritroviamo alla sua quarta indagine Anna Melissari con I selvatici, un caso che solo lei, grazie alla sua capacità di parlare con piante e animali acquisita in seguito a un piccolo ematoma cerebrale, può risolvere. La verità è sepolta nei boschi fitti e intricati dell’Appennino e quei testimoni di solito silenti che lo abitano si rivelano molto preziosi.
Voliamo in Spagna guidati da Antonia Scott che con Re Bianco chiude la trilogia di cui è protagonista. L’abbiamo conosciuta nelle quattro mura della sua soffitta da cui non voleva uscire per sfuggire a un mondo che l’ha delusa e che ha segnato però anche la sua rinascita.

Continuiamo alla volta della passione disinteressata. Non sono professioniste ma si gettano a capofitto in indagini in cui non dovrebbero ficcare il naso. Così la filologa Rosa Lentini, protagonista della Parrucchiera di Pizzuta, sconsolata dal sistema universitario, ha ormai un chiodo fisso: risolvere un omicidio del piccolo paesino siciliano in cui è cresciuta che risale agli anni ’50.
Dalla Sicilia voliamo in Lapponia a incontrare Rebecka Martinsson, avvocatessa fiscalista alla sua sesta indagine nelle Colpe dei padri in cui riapre un caso intriso di rancori tra padre e figlio e oscuri segreti familiari.

Spostiamoci in direzione del lavoro di squadra rimando nel nord dell’Europa, per la precisione a Stoccolma. L’incredibile duo formato dell’agente Mina Dabiri e del mentalista Vincent Walder è alla seconda indagine nella Setta, in cui la morte di un bambino risveglia il sospetto che omicidi simili siano tutti connessi, e forse voluti, da qualche oscura congregazione.
Con una lunghissima nuotata arriviamo in America, dove ad attenderci c’è un affiatato gruppo di donne impegnate a risolvere un triplice omicidio che tocca tre città nel Giorno della giustizia.

Esplorando l’autonomia chiuderemo il nostro viaggio. Sempre negli Usa incontriamo Kay Scarpetta alle prese con la sua ennesima indagine in Livore, in cui l’omicidio di una reginetta di bellezza e della sorella del giudice che sovraintende al processo non possono che essere collegati.
E infine torniamo a casa, in Italia, con Quo vadis, baby?, il primo caso dell’investigatrice Giorgia Cantini, attanagliata da dilemmi interiori che spariranno solo quando riuscirà a capire perché la sorella si è suicidata sedici anni prima.

Noi ci fermiamo qui, ma con i nostri consigli di lettura potete viaggiare ancora per molto tempo!