Ognuno di noi ha quell’autore di riferimento, o i più fortunati addirittura un genere, che potremmo definire "cuscinetto". Mi spiego meglio: spesso leggiamo dei libri perché se non lo facessimo saremmo mosche bianche, oppure perché ce li hanno regalati ed è sconveniente poi non avere nulla da dire in merito. Succede anche che ci approcciamo a qualcosa perché va letto e basta, come accade spesso con i saggi.
Ma dopo una serie di libri, a prescindere dal fatto se li abbiamo amati o meno, sentiamo la necessità di concederci proprio quell’autore lì, quel genere lì, dei quali a volte alcuni di noi un po’ si vergognano anche.
Il mio comfort book, il mio autore cuscinetto è Joe Richard Lansdale, un texano dagli occhi di ghiaccio. Anni fa uscì un suo libro con la copertina disegnata da Zerocalcare, non fui in grado di resistere e, sebbene come autore non mi ispirasse più di tanto, mi portai a casa Honky Tonk samurai. Fu amore a pagina 28! Arrivai all’ultima riga in tempo record, per scoprire che avevo sbagliato tutto. Lansdale ha creato due personaggi, Hap e Leonard, protagonisti appunto del libro che avevo appena finito, ma quello che avevo appena letto non era la loro prima avventura: esistono infatti molti altri romanzi con quei due, ed io mi ero appena regalata uno dei peggiori spoiler della mia vita da lettrice.
Non è stato facile metabolizzare l'accaduto, le persone che sono inciampate nel mio stesso errore sanno di cosa parlo, ma con determinazione e metodo (questa volta) mi sono messa a leggere tutto ciò che Lansdale ha creato su Hap e Leonard. Ogni volta, ripeto, ogni volta che vedo qualcuno con un libro di Lansdale in mano cerco sempre di avvicinarmi e chiedere: “mi scusi, lei conosce già l’autore e i personaggi vero?” Ho salvato tanta gente da spiacevoli errori, ma spesso mi sono beccata sguardi di supponenza come a dire: “per chi mi ha preso, per un principiante?”. Ho iniziato tanti lettori alle disavventure di Hap e Leonard, dopo qualche chiacchera sul cosa leggi, cosa ti piace, che film guardi, di cosa hai voglia, appena vedo che c’è uno spiraglio ci provo, Una stagione selvaggia alla mano e via, ecco la tua nuova dipendenza. Perfetti compagni per viaggi lunghi in treno o in aereo, fondamentali per elaborare il lutto di una serie TV appena conclusa o dopo un libro che ci ha lasciato orfani, ottimi amici da presentare a qualcuno di caro che ha voglia di ricominciare a leggere.
Tra scazzottate, il caldo tremendo del Texas, diritti civili e le contraddizioni degli Stati Uniti, Lansdale sa regalarci spasso e presa di coscienza, con il suo linguaggio crudo e privo di fronzoli ci mostra cos’è l’amicizia, l’onore, l’amore per ciò che è giusto e quanto l’essere umano possa essere meschino e crudele, ma anche come ci saranno sempre degli Hap e Leonard a fare la differenza.
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