Quello che i librai non dicono

Grazie del consiglio

Illustrazione di Gaetano Di Riso, 2021

Illustrazione di Gaetano Di Riso, 2021

Sono sempre stato convinto che uno degli aspetti più interessanti del lavoro in una libreria sia il rapporto che si crea tra chi lavora e chi viene a cercare un libro, un consiglio, un po' di compagnia. E proprio sull'aspetto del famoso consiglio del libraio mi vorrei soffermare, perché il rapporto non è assolutamente a senso unico, a volte il suggerimento viene proprio dal lettore. Sono state molte le volte, infatti, in cui lettori appassionati, abituali frequentatori della libreria oppure di passaggio, mi hanno lasciato i loro suggerimenti di lettura, raccontandomi con passione un libro, una storia che li ha colpiti nel profondo e che rimarrà sempre nel loro cuore. In quei momenti ritrovo nei loro occhi e nella loro voce lo stesso entusiasmo che spero di trasmettere quando sono io a parlare di un libro, a raccontare una trama, a descrivere la vita e le opere di un autore speciale. Si entra ancora più nella reciproca intimità quando si riesce ad esprimere come mai proprio quel libro ha suscitato emozioni così forti. Nel corso degli anni, ad esempio, ricordo che mi sono stati consigliati caldamente alcuni testi tra cui Il palazzo dei sogni di Ismail Kadaré, oppure Solo per Ida Brown di Ricardo Piglia, libri che ho effettivamente amato tanto, autori di cui poi ho letto altro.

In una libreria di passaggio come la Feltrinelli di Milano Stazione Centrale, o di Piazza Duomo, è facile naturalmente imbattersi in clienti stranieri, e questo porta a poter esplorare la globalità della letteratura, l'universalità degli scrittori e delle loro storie.

Ultimamente mi è capitato di conversare con un signore che proveniva dai Paesi Bassi, un grande lettore che parlava e leggeva in italiano, ed è stato davvero interessante poter discutere di letteratura olandese. Infatti, saputa la sua provenienza, ho fatto subito l'elogio di alcuni degli scrittori del suo Paese, che tra l'altro sono ormai tra i miei preferiti, citando Arnon Grunberg (e anche i suoi libri pubblicati col nome di Marek van der Jagt), che è l'autore di uno dei libri della mia vita, in italiano Il maestro di cerimonie, e Tommy Wieringa - a partire dallo straordinario Questi sono i nomi.

Lui invece mi ha suggerito altri nomi che amava moltissimo: un'autrice che conosco poco come Hella Haasse, e il poeta, scrittore e drammaturgo Ilja Leonard Pfeijffer (finalista al Premio Strega Europeo 2019 con La superba, romanzo in cui è protagonista Genova, città in cui risiede), di cui stava acquistando un copia di Grand Hotel Europa, per farne dono ad un amico italiano e fargli così conoscere, appunto, un po' di letteratura del suo Paese.

Ecco, queste sono le contaminazioni che ci piacciono, e di cui non possiamo fare a meno, secondo me.

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La posta della redazione

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I consigli del libraio Mauro Cremon

Il maestro di cerimonie

Di Arnon Grunberg | Feltrinelli, 2009

Una moglie giovane e bella

Di Tommy Wieringa | Iperborea, 2016

Grand Hotel Europa

Di Ilja Leonard Pfeijffer | Nutrimenti, 2021

La cena

Di Herman Koch | BEAT, 2011

Tumbas. Tombe di poeti e pensatori

Di Cees Nooteboom | Iperborea, 2015

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