“Hai visto in ordine alfabetico nell’italiana?”
“Ho fatto lo special al cliente”
“Smontiamo la campagna finita e montiamo quella che parte domani”
“Sul V5 di letteratura allestiamo la proposta”
“Domani parte la 3x2”
“Mancano le palette in HE”
Ebbene sì, noi librai Feltrinelli abbiamo uno slang tutto nostro che ci permette di comunicare quasi in codice.
Credetemi, questi sono solo pochi esempi di tutte le “parole chiave” del linguaggio feltrinelliano.
Chiaramente esso si arricchisce ancora di più nei singoli punti vendita, perché ovviamente ognuno ha delle peculiarità che rendono il linguaggio ancora più interessante con caratteristiche tipiche della zona di ubicazione della libreria.
Io, ad esempio, lavoro nella libreria Feltrinelli di Salerno e ora vi svelo qualche altra parola del nostro personale vocabolario che ci permette di capirci al volo: “in Magnani”, “banchetto d’oro”, “penna d’oro”, “magazzinetto di Lucia”, “euforia”, “carta vince, carta perde”, “mi raccomando, le luci”, “ti posso fare una foto?”.
Capirsi al volo tra colleghi è fondamentale, perché si “ottimizzano i tempi” e si crea quella complicità che è alla base di un buon gruppo di lavoro.
Oggi vi ho raccontato qualcosa in più di noi e, ricordate, il “linguaggio Feltrinelliano” è solo per voi.
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