Solo in bicicletta puoi sorprendere le cose senza essere visto, come sanno fare i poeti
Semplice da usare, accessibile, ecologica: la bicicletta, inventata oltre duecento anni fa, ha mantenuto lo smalto dei primi tempi, attraversando il ‘900 da protagonista e arrivando ad essere il simbolo del trasporto sostenibile di cui tanto si parla in questi ultimi anni.
Dal 2018, l’ONU ha istituito la Giornata mondiale della bicicletta (World Bicycle Day), che si celebra il 3 giugno: una giornata per incentivarne l’uso, prestando così maggiore attenzione ai temi ambientali, ma anche per sottolineare i benefici per la salute che apporta il suo utilizzo e favorire l’inclusione sociale che questo versatile mezzo di trasporto sembra incentivare.
Perché la bicicletta ha infiniti pregi e, oltre tutto, è piena di un fascino innato legato all’idea di libertà e scoperta capace di conquistare tutti e renderci più felici. Lo spiegano bene il libro di Stefano Pivato La felicità in bicicletta, in cui racconta l’amore collettivo per le due ruote, e quello di Ludovica Casellati La Bici della Felicità, che è un vero e proprio invito a saltare in sella e non scendere più.
Quel senso di libertà lo conosciamo bene: assaporato fin da quando, ancora bambini, abbiamo imparato a guidare la nostra bicicletta con pedalate incerte, trattenendo il respiro in cerca di quell’equilibrio che, una volta trovato, non avremmo più perso. Compagna di scampagnate, di momenti spensierati all’aria aperta, di corse forsennate per arrivare in tempo ovunque dovessimo andare, di giri tormentati nel tramonto che si fa sera, di viaggi verso mete sempre diverse a mano a mano che, a cavallo di quelle bici, crescevamo.
Sarà per questo fascino magnetico che la bicicletta si è insinuata tra le pagine di molti romanzi, difficilmente come protagonista, più spesso come comprimaria: una compagna fedele e silenziosa di aspirazioni, sogni, tormenti, paure, amori dei personaggi di quelle storie. Pensiamo, ad esempio, a quando ci ha portato in giro per le strade di Ferrara, dietro al sorriso sfuggente di Micol Finzi-Contini, o ci ha salvato dal male senza nome nascosto dietro ad un clown malvagio...
Ma di storie in sella ad una bicicletta ne sono state scritte tante soprattutto nel mondo reale, e altrettante ancora se ne scriveranno negli anni a venire. Storie di campioni, certo, ma anche di uomini comuni che hanno raccontato la loro passione per le due ruote, o hanno intrecciato la loro vita a quella della storia del nostro Paese.
E allora, quale modo migliore di celebrare questa giornata in onore della bicicletta se non scoprendo alcune di queste bellissime storie? E se vogliamo spingerci oltre, lasciamoci ispirare da alcune meravigliose guide di viaggio su due ruote e progettiamo una vacanza eco-friendly che ci faccia cambiare il punto di vista sulle cose, sul tempo e su noi stessi.
Nei decenni a cavallo tra otto e novecento ci fu una "belle epoque" in cui il velocipede era amato, ricercato, celebrato, ma talvolta anche temuto, vituperato e persino boicottato. La bicicletta era un irrompente simbolo di modernità che cambiava i costumi, esaltava una tecnologia da domare, prometteva la conquista di nuovi spazi e nuove libertà. Questi otto racconti, scritti tra il 1884 e il 1930, hanno il passo fiero e temerario dei pionieri della bicicletta.
Tutto ha inizio nel 1975, in una fredda serata di dicembre, quando Lotta e Pikay si incontrano per caso in una piazza di Nuova Delhi. Tra la giovane turista svedese e l'artista di strada, cresciuto in un villaggio dell'India orientale, è amore a prima vista. Lotta però torna in Svezia, in un altro pianeta che si trova chissà dove, e Pikay deve inventarsi un modo per raggiungerla. Ma come? È un senza casta e non possiede nulla, a eccezione di una vecchia bicicletta.
Fausto Coppi e Gino Bartali, quei due immensi campioni, rivali sulla pista ma amici nella vita, molto più di quanto la leggenda riporti, hanno incarnato lo spirito di un Paese e di un'epoca, e la loro storia li restituisce con l'immediatezza di un film. Tutti abbiamo un papà, un nonno, uno zio che ci ha raccontato l'Italia di Coppiebartali.
Brizzi decide di intraprendere a sua volta un doppio viaggio. Uno fisico, insieme ai suoi Forzati della strada, lungo un percorso che ricalca quello di Guareschi. L'altro letterario, sulle tracce di uno scrittore popolare e controverso, la cui vita si intreccia alla storia d'Italia in modo di volta in volta drammatico, umoristico, sentimentale.
"Dove andate?" Istanbul. Confine di Trieste, ore 16, vento di Nordest. Il poliziotto sloveno confronta i ciclisti sbucati dal nulla con le foto segnaletiche sui loro passaporti. Altan Francesco, 58, vignettista. Rigatti Emilio, 47, professore. Rumiz Paolo, 53, giornalista. I tre matti in mutande aspettano davanti all'autorità costituita, si godono l'effetto della loro risposta demenziale.
Da Palermo alla Vetta d'Italia. Un viaggio solitario in bicicletta dopo l'isolamento del 2020 per riscoprire le bellezze dell'Italia risalendo lentamente lo stivale. Nessuna programmazione, nessuna tappa obbligata: solamente tanti pensieri. Pedalare aiuta moltissimo a scrivere, a recuperare i pensieri, a mettere in ordine le idee.
Durante un lungo viaggio in bicicletta, Margherita Hack racconta al marito Aldo la sua infinita passione per la fisica e l'astronomia. Ricavando continue similitudini dal mondo della bicicletta, Margherita passa in rassegna, spiegandoli, alcuni dei più grandi quesiti della scienza moderna.
1953. Il mondo sfreccia verso la modernità mentre Janne Friberg pedala sulla sua bicicletta blu per strade di campagna, cercando invano di vendere porta a porta un avveniristico e pesante robot da cucina Elektrolux. Il tramonto è vicino quando raggiunge un grande maniero bianco; la sua ultima occasione per concludere almeno un affare, dando un senso a una giornata che, come la sua vita, è un fallimento. Ma nella grande casa bianca niente segue le regole della logica...
Tutti i segreti del cicloturismo svelati attraverso un viaggio di 21.000 km dal Regno Unito a Hong Kong, passando per tutti i possibili scenari che il cicloturista può trovarsi ad affrontare: dalle foreste dei Balcani ai deserti dell'Asia centrale, dalle montagne del Karakoram e dell'Himalaya alla giungla di Bangladesh e Laos, fino alle strade affollate di una grande metropoli orientale. Ricco di foto a colori e di suggerimenti per affrontare al meglio ogni aspetto del viaggio.
Un modo unico per esplorare, scoprire e vivere un territorio, il cicloturismo ha conosciuto negli ultimi anni grande successo e popolarità. Dedicato ai viaggiatori su due ruote, questo volume è una guida ai più spettacolari e suggestivi percorsi ciclabili d'Europa.
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