Illustrazione digitale di Giulia Masia, 2022, diplomata presso l'Istituto Europeo di Design di Milano
C’è un genere letterario che negli ultimi anni è sulla cresta dell’onda: le saghe familiari. Se ne parla sui social, nei club di lettura, nei passaparola tra lettori, hanno spesso un posto speciale in libreria e anche le case editrici, consapevoli del successo che riscuotono, vanno a caccia di storie appartenenti al genere. Ma come mai ci piacciono tanto?
Le saghe familiari sono così identificate perché la loro caratteristica peculiare è quella di raccontare le vicissitudini di una famiglia nell’arco di diverse generazioni. Si tratta spesso di famiglie in ascesa verso il successo, oppure spezzate da guerre, morte e devastazione, o ancora apparentemente tranquille ma disfunzionali, segnate da vicende turbolente.
Come dicevamo, il genere è amatissimo dai lettori di ieri e di oggi, e la risposta sta, forse, nel potere “avvolgente” di queste letture: nessun legame al mondo, infatti, è più coinvolgente di quello familiare, pertanto il tema ben si presta a catturare i lettori. Leggendo ci affezioniamo ai personaggi, facciamo il tifo per loro e alla fine anche noi ci sentiamo un po’ parte della famiglia. L’evoluzione di più linee narrative fa sì che ci siano più storie all’interno di ciascuna storia: quella di ogni personaggio, che inevitabilmente influenza quelle degli altri, e sovente l’intreccio con la Storia, con le sue vicende politiche, economiche e culturali. Non trascurabile anche la serialità di questo genere narrativo: ogni vicenda viene spesso raccontata in più volumi, favorendo l’accrescimento della curiosità del lettore e l’attesa del libro seguente.
Una saga familiare degna di questo nome ci presenta di solito una caratterizzazione psicologica dei personaggi dettagliata e arguta e tematiche ricorrenti, quali l’infanzia, le tradizioni, l’affetto mancato o esagerato, la ricerca di indipendenza dei figli dai genitori, le incomprensioni, il denaro, i tempi che cambiano, le antipatie e i legami viscerali, le gelosie e i tradimenti, gli amori e le alleanze.
Quando pensiamo al genere, non possiamo non citare i grandi classici, e ce ne sono davvero per tutti i gusti: leggendoli, potrete seguire la progressiva decadenza dell’agiata casata de I Buddenbrook di Thomas Mann o i feroci conflitti ne I fratelli Karamazov di Dostoevskij, appassionarvi alle famiglie dei Rostov e dei Bolkonskij mentre infuria la guerra in Guerra e Pace di Lev Tolstoj o ammirare l’espediente della comunicazione linguistica per descrivere i tratti psicologici dei propri familiari, come fa Natalia Ginzburg in Lessico famigliare, potrete perdervi nel destino inquieto della famiglia Buendía di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez o sentire da vicino il senso di sconfitta che pervade I Malavoglia di Giovanni Verga.
Sono vicende che appassionano prima di tutto perché sono spesso avventurose, ricche di eventi e sconvolgimenti nel corso degli anni, e secondariamente perché ci riguardano, è impossibile non ritrovare piccoli pezzetti di noi e della nostra famiglia in quelle degli altri. Dai libri classici alle ultime novità, le saghe familiari da consigliarvi sarebbero moltissime, ci limitiamo a dieci titoli che abbiamo particolarmente amato per l’originalità, i ritratti dei personaggi e lo sfondo storico. Vedrete, leggerle sarà come ritrovarsi a sfogliare l’album di famiglia di qualcun altro, riconoscendo qualcosa di vostro.
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