La redazione segnala

«Hanno sparato al papa!»

Illustrazione tratta da "Il papa doveva morire. La storia dell'attentato a Giovanni Paolo II" di  Antonio Preziosi, San Paolo Edizioni 2021

Illustrazione tratta da "Il papa doveva morire. La storia dell'attentato a Giovanni Paolo II" di Antonio Preziosi, San Paolo Edizioni 2021

La trilogia della Patria del giornalista e scrittore Enrico Deaglio è una raccolta in presa diretta dei fatti più importanti che hanno segnato la storia del nostro paese dal 1967 al 2020. I volumi:

Patria 1967-1977, Feltrinelli 2018
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Patria 1978-2010, Il Saggiatore 2010
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Patria 2010-2020, Feltrinelli 2020 
Estratto da

Patria 1978-2010 di Enrico Deaglio

pp. 117-118

Città del Vaticano, 13 maggio 1981

Giovanni Paolo II ha terminato l'udienza settimanale e, a bordo della sua auto scoperta, saluta la folla in piazza San Pietro, in un pomeriggio caldo.
Alle 17.19, due spari: Karol Wojtyla si accascia mormorando «Maria, mamma mia» con macchie di sangue sul vestito bianco. 
L'attentatore, che gli ha sparato da molto vicino, cerca di fuggire, ma viene fermato dalla folla.
Si chiama Mehmet Ali Ağca, turco di 23 anni, killer professionista del movimento estremista nazionalista dei Lupi grigi.

Wojtyla viene trasportato all’ospedale Gemelli dove resta tra la vita e la morte per sei ore. Una pallottola lo ha colpito all'indice della mano sinistra, l'altro, ben più grave, all'intestino.
Piazza San Pietro si svuota nell'angoscia. Tutto il mondo attende di sapere quale sarà la sorte del pontefice polacco.
La mattina dopo si sa che sopravviverà.

Su chi abbia armato la mano di Ağca si inseguono alcune piste: la principale parla di un complotto del Kgb, il servizio di spionaggio sovietico, per eliminare il principale artefice della sollevazione anticomunista in Polonia.
Il gruppo cattolico tradizionalista Comunione e Liberazione osserva invece che l'attentato avviene a quattro giorni di distanza dal referendum che deve confermare o bocciare la legge sull'aborto.

Si considera, con angoscia, che in tre anni a Roma è stato ucciso Aldo Moro, è morto Paolo VI, è morto dopo un brevissimo pontificato Albino Luciani e ora Karol Wojtyla ha la vita appesa a un filo.
Altri gruppi tradizionalisti cattolici notano che il 17 maggio è lo stesso giorno in cui nel 1917 la Madonna apparve ai tre pastorelli di Fatima, in Portogallo, e confidò loro un terribile segreto.

Il papa, di forte fibra, si riprende velocemente. È convinto che la sua salvezza sia dovuta alla Madonna:

Una mano ha sparato, un'altra ha deviato la pallottola

papa Giovanni Paolo II

Nel primo anniversario dell'attentato si recherà a Fatima per ringraziare la Vergine.
Con gli anni svilupperà una «mistica dell'attentato», un segno della sofferenza che il papa doveva patire affinché fossero realizzati i piani della provvidenza sul finire del XX secolo, a partire dal crollo del sistema comunista.

Per saperne di più

Trilogia della Patria

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