Libri all’etto, ovvero marenne letterarie ispirate da Giggino il salumiere  

A Scampia c’è una salumeria storica. Salumeria Sant’Antonio, è lì dal 1977. Praticamente da quando esiste Scampia. Mia nonna comprava il pane in quella salumeria, mia madre compra il pane in quella salumeria, io compro il pane in quella salumeria. C’è un salumiere che ormai è diventato mio amico, si chiama Giggino.

È il maestro indiscusso delle marenne, dei panini farciti. Con maestria, ti propone San Daniele e crudo di Parma quasi fossero pietre preziose di una boutique. Io l’osservo sempre. Mi piace quando pesa il prosciutto, in particolare il gambetto. Sa che ne vado ghiotto e così mentre pesa me ne offre sempre una fettina. Va’, assaggia, questo si scioglie in bocca. Mi convince sempre.

Giggino e la sua bilancia non lo sanno ma loro hanno ispirato una bellissima iniziativa della Scugnizzeria: il libro all’etto. Ci sono volumi vecchi di 50 anni, orfani dei loro proprietari, sradicati dai propri scaffali per far posto a una tv plasma di 52 pollici. Quei libri rischiano seriamente di finire nei cassonetti. Troppo vecchi per le scuole, con le pagine troppo ingiallite pure per le biblioteche più sfigate. Che fare? Vendiamoli come fa Giggino, vendiamo all’etto, a peso. Trattiamo carta e parole come se fossero prosciutto. Così abbiamo comprato una bilancia, proprio come la tiene Giggino, e l’abbiamo messa sul bancone del bar. Chiunque può entrare in libreria e comprare volumi al costo di 1 euro all’etto. Meno del prosciutto di Giggino.

Più è chiattone il libro e più paghi, meno parole contiene e meno paghi. C’è chi li compra per sfizio, chi non se li caga proprio perché troppo ingialliti dal tempo e chi semplicemente sorride leggendo il nostro cartello. E va bene così, perché le librerie non devono essere troppo seriose, le librerie devono far sorridere. I panini di Giggino riempiono la pancia, le nostre marenne letterarie l’anima e la mente.