La redazione segnala

A Scampia nasce l'Ospedale dei libri

Per quattro anni ho girato in lungo e in largo l’Italia con un furgone alla ricerca di spazzatura industriale. Bussavo alle porte di tutte le tipografie per chiedere se avessero materiale da buttare, vecchie macchine da stampa, caratteri mobili in legno e piombo. Avevo un sogno, aprire una tipografia con strumenti di 300 anni fa. Una tipografia come l’aveva Gutenberg.In due giorni ho fatto 1400 chilometri. Napoli - Treviso, Treviso - Cuneo, Cuneo - Napoli. Solo per non far gettare per sempre lettere di legno e di piombo, perché volevo salvarle.

Ho accumulato un magazzino di materiale e poi ho deciso di fondare l’Ospedale dei Libri. Quando abbiamo pubblicato Stephen King abbiamo venduto in un solo mese, dal sito, migliaia di copie. L’intero ricavato di quei soldi l'abbiamo utilizzato per comprare una casa, al primo piano, sul tetto della Scugnizzeria. Poi con una scala a chiocciola abbiamo unito i nostri locali. La casa era distrutta. Siamo riusciti a ristrutturarla grazie alla Fondazione Santobono Pausilipon, un vero ospedale che aiuta una nascente clinica delle lettere. Siamo riusciti ad arredare gli spazi grazie al Rotary di Posillipo, ancora una volta Posillipo aiuta Scampia.

Il 23 ottobre del 2022 abbiamo inaugurato l’Ospedale dei Libri, una palestra tipografica, un luogo dove si curano libri, libri che hanno bisogno di una seconda vita, attraverso le mani di ragazzi che hanno bisogno di una seconda chance. Qui, siamo stati capaci di trasformare il piombo delle pallottole in piombo tipografico.

L’Ospedale dei Libri è un mondo analogico, dove non c’è internet, non c’è il wifi, non c’è spotify, dove la musica si ascolta ancora coi vinili e il giradischi. E’ un luogo dove ci si sporca le mani, dove le mani non servono solo per scrollare sui cellulari. Un luogo dove si indossano grembiuli per stampare come faceva Gutenberg.

Che meravigliosa parola è "stampare", editare, rendere pubblico. Assumersi la responsabilità del nero sul bianco. E’ faticoso stampare come faceva Gutenberg, ci vuole pressione, forza. Noi stampiamo a Scampia, a Melito con macchine tedesche del 1850, con una macchina parigina che stampava quando l’Italia non esisteva ancora. Noi pratichiamo l'arte nera! Ogni ragazzo ha il suo banchetto, con i suoi strumenti. 

All’Ospedale dei Libri ci ispiriamo al pedagogo francese Celestin Freinet, che per la prima volta portò la tipografia a scuola. Perché non si può stampare da soli, c’è bisogno di collaborare, di fare insieme, di riflettere (anche perché bisogna scrivere al contrario). In questi spazi, con vecchie lettere tarlate in legno di ciliegio e pero, mia figlia Morena ha imparato a leggere col metodo Montessori, toccando le lettere, spostando le lettere, colorandole d’inchiostro. Con quella spazzatura industriale recuperata in tutta l’Italia siamo riusciti a creare il primo museo didattico del libro dell’Area Nord di Napoli. Un luogo dove facciamo carta artigianale fatta a mano col metodo amalfitano, con vecchi strumenti reperiti a Fabriano. Dove stampiamo cianotipie e fotografie analogiche.

Oggi arrivano all’Ospedale dei Libri ragazzi da tutta l’Italia. Centinaia. Dal Molise, dal Friuli, dalla Liguria, da tutte le scuole della città. Oggi Scampia, Melito, non sono più terre di camorra, non si viene per comprare la droga, ma per stampare a caratteri mobili. Oggi i ragazzi vengono a far arte, perché noi crediamo nell’artiturismo. Nella capacità dei luoghi di rigenerarsi attraverso l’arte. Oggi i ragazzi vengono senza giubbotto antiproiettile.

Il nostro Ospedale dei Libri è un po’ veneto perché i nostri caratteri mobili arrivano dalla Tipoteca, il più grande museo tipografico d’Italia. Perchè è dedicato a Elisabetta Ronzani, artista, ceramista e madre di uno dei più grandi esperti di tipografia d’Italia Beppe Cantale. Il nostro spazio è Veneto perché quando non avevamo niente, quando l’Ospedale dei Libri era solo un sogno Lara Facci, imprenditrice veneta, ci ha donato la “benzina” per partire.

Gran parte della macchine dell’Ospedale dei Libri arriva da Lucca, dalla Tipografia Biagini. Poco prima di chiudere questo storico locale di oltre 50 anni, il proprietario Matteo Valesi, ci ha chiamato. Ci ha donato tutto quello che poteva donarci. Inchiostri, macchine, strumenti. Siamo partiti da Scampia e siamo andati a Lucca, ancora una volta in furgone per non far morire, gettare, la storia industriale, tipografica e culturale del nostro paese.

L’Ospedale dei Libri è un miracolo italiano realizzato, un posto dove non importa la bellezza di ciò che stampi, dove è importante il percorso, il viaggio tra le lettere e le righe. Ogni volta che vedo un bambino stampare, ogni volta che vedo nascere un nuovo tipografo, mi rendo conto che siamo tutti figli di Gutenberg, eredi di Cadmo.

Libri per approfondire

Gutenberg. Inventore della stampa

Di Alphonse de Lamartine | Luni Editrice, 2021

L' inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo

Di Alessandro Marzo Magno | Laterza, 2022

Stampa e cultura in Europa tra XV e XVI secolo

Di Lodovica Braida | Laterza, 2000

Che rivoluzione! Da Gutenberg all'ebook: la storia dei libri a stampa

Di Beatrice MasiniRoberto PiuminiAdriana Paolini | Carthusia, 2010

Tipofollie

Di Jan Bajtlik | Corraini, 2015

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