C’è ancora molto che non so dell’America, della vita, di quel che potrebbe riservarci il futuro. Ma conosco me stessa
Poco più di un mese fa, l’ex first lady Michelle Obama manifestava la propria solidarietà a tutte le donne per l’abolizione della legge Roe vs. Wade del 1972, che garantiva in tutti gli Stati Uniti il diritto all’aborto. Scriveva, su Twitter, di avere il cuore spezzato, e non sarebbero occorse altre parole, perché il sentimento di smarrimento e disperazione di quel momento era tutto lì, in quel heartbroken. Ma Michelle Robinson, il suo nome che abbiamo imparato a conoscere soprattutto nella prima parte della sua autobiografia, Becoming (Garzanti, 2018), ha ancora tanto da dirci, e, sebbene possiamo presumere che l’uscita del suo secondo libro fosse programmata da tempo, forse questo è il momento più giusto per farlo.
Il 15 novembre uscirà, in tutto il mondo, il suo La luce che è in noi. Un titolo evocativo quanto quello del primo libro, «diventare», un cambiamento che forse è possibile solo grazie a quella luce che abbiamo dentro. «Sono fiducioso che il suo nuovo libro fornirà a tutti noi le rassicurazioni di cui abbiamo urgente bisogno, riaccendendo allo stesso tempo uno spirito di ottimismo sul potere che tutti deteniamo per plasmare positivamente il nostro futuro» scrive Markus Dohle, amministratore delegato della Penguin Radom House. Un libro, quindi, scritto per gli altri, per infondere coraggio ed entusiasmo nell’affrontare anche le sfide più difficili.
«Come possiamo incanalare la nostra frustrazione in qualcosa di positivo? E come riaccendere quella fiamma che è dentro ognuno di noi?» A queste due domande, Michelle Obama tenta di rispondere con un libro. Certamente, dalla sua ha l’esperienza: di donna, di madre, di first lady e, da non tralasciare, di attivista. Le battaglie per i diritti hanno ricevuto sempre, da lei, parole di supporto, dalle ultime manifestazioni contro l’abolizione del diritto all’aborto, a quelle del movimento Black Lives Matter. Perciò non possiamo che aspettarci, da questo nuovo lavoro, non solo una continuazione di Becoming, ma anche una difesa strenua dei valori fondamentali della democrazia, un invito a tutte le donne a non arrendersi mai e a far valere i loro diritti, e, soprattutto, un barlume di speranza in questi tempi bui.
Se gli Stati Uniti hanno intrapreso una strada scivolosa e senz’altro anacronistica, non si può dire che manchino le voci per contrastare questa direzione. Le parole di Michelle Obama basteranno a farci ritrovare l’ottimismo per combattere le battaglie in cui crediamo? Di certo sono le parole di cui avremo sempre più bisogno, e quelle che fin da ora vorremmo ascoltare.
La luce ci rende più coraggiosi. Se conosci la tua luce, conosci te stesso. Conosci la tua storia in modo onesto. Nella mia esperienza, questo tipo di consapevolezza di sé genera sicurezza, e la sicurezza a propria volta genera calma e ci rende capaci di perseguire i nostri obiettivi
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