Dal 12 maggio al 19 novembre 2023, alla Fabbrica del Vapore di Milano, si terrà la mostra fotografica Amazônia di Sebastião Salgado, a cura di Lélia Wanick Salgado, sua compagna di vita e collega. Un’esperienza immersiva e totale che immergerà i visitatori in un’atmosfera unica e selvaggia, circondato non solo dalle fotografie eccezionali di Salgado, ma anche dagli effetti sonori di Jean-Michel Jarre, che ha contribuito a costruire il percorso.
«Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra cinquant’anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto», dice Salgado. «L’Amazzonia deve continuare a vivere e avere sempre nel suo cuore i suoi abitanti indigeni». Una mostra che diventa, nei suoi paesaggi labirintici, tra i fiumi cristallini e le popolazioni delle foreste, un invito ad agire, a non lasciare che le cose restino come sono, perché, altrimenti, quelle fotografie diventeranno ritratto sbiadito di qualcosa che non esiste più.
Si contano oltre 200 fotografie e i temi sono due, per quanto complementari. Da un lato, il paesaggio, suggestivo e magnifico, che conosciamo attraverso altre testimonianze, ma che con Salgado acquista nuova potenza. Dall’altro, le persone, i modi di vivere antichi, a contatto con il mondo che circonda, distanti perché nel cuore di un luogo diverso, la foresta, che per noi è inaccessibile. Sono, inoltre, parte integrante dell’esposizione due sale di proiezione, che mostrano il paesaggio boschivo e trasmettono il poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos, e i ritratti di uomini e donne che abitano la foresta con un sottofondo di Rodolfo Stroeter.
«Disegnando Amazônia – dice Lélia Wanick Salgado – ho voluto creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse all’interno della foresta, integrato con la sua esuberante vegetazione e con la vita quotidiana delle popolazioni indigene. La mia idea era quella di presentare queste immagini, accompagnate da testi pertinenti, in modo da sottolineare la bellezza di questa natura e dei suoi abitanti, nonché la sua dimensione ecologica e umana, tutti elementi che oggi sono così minacciati e che è fondamentale proteggere e preservare».
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