La redazione segnala

Le mostre d'arte da non perdere in Nord Italia nel 2023!

Nella lista dei buoni propositi per il 2023 dobbiamo aggiungerne un altro: dedicare più tempo all’arte.
E per fortuna, per una volta, si tratta di uno di quei buoni propositi alla portata, decisamente fattibili oltre che piacevoli, perché c'è un fiorire di mostre, eventi e appuntamenti (senza dimenticare i musei, spesso snobbati e dimenticati).

In questo inizio di nuovo anno di mostre ce n’è per tutti i gusti. Un po’ trito come modo di dire ma in questo caso calza a pennello.
A gennaio ci sono ancora un po’ di giorni di vacanza e si può approfittarne per fare una gita, in città o fuoriporta, e scoprire artisti nuovi e nuovissimi e vedere o rivedere grandi maestri del passato.
E non c’è città, regione o piccolo borgo immune da questo fervore espositivo.
Impossibile elencare tutti gli appuntamenti, quelli che seguono sono quindi alcuni suggerimenti, suddivisi per aree geografiche nel Nord Italia. Piccoli viaggi per grandi scorpacciate d’arte.
Seguendo le orme di Palazzeschi allora non c’è che partire.
Andiamo? Andiamo pure!

TORINO E PIEMONTE

Partiamo dal nord ovest, da Torino, per imbatterci subito in una mostra curiosa, interessante e decisamente attuale: Bandiera gialla - Le epidemie e le cure nella storia, nella scienza, nell’arte, organizzata dall’Università di Torino in collaborazione con l’Accademia Albertina e con il Teatro Regio. La bandiera gialla deriva dalla bandiera utilizzata a partire dal XVII secolo per segnalare la presenza di una malattia in un determinato territorio e il conseguente pericolo di contagio.
La mostra ripercorre infatti la storia delle epidemie, da quella boccaccesca al COVID19. Oltre ai dati e alle informazioni scientifiche, di cui l’Università di Torino è garante, particolarmente interessanti sono gli allestimenti scenici, come la riproduzione a grandezza naturale della colonna infame di Milano.
Sotto la dominazione spagnola, la colonna serviva per additare i (presunti) untori della peste. Manzoni ne parla ovviamente nei Promessi sposi ma soprattutto ne fece argomento del suo saggio Storia della Colonna Infame dove si scagliò contro di essa perché simbolo di oscurantismo, iniquità e ingiustizia. C’è da pensare oltre che da vedere.

Proposta di genere completamente diverso è invece quella del Castello di Rivoli, una manciata di chilometri fuori dal centro di Torino. Per i non addetti ai lavori, vale la pena ricordare che questo spazio è uno dei musei d’arte contemporanea più prestigiosi in Italia, nonché uno dei primi.
La mostra s’intitola: Olafur Eliasson - Orizzonti Tremanti ed è una personale dedicata all’artista scandinavo, classe 1967. Eliasson è un artista importante, pluriaffermato e pluricelebrato tanto da avere in contemporanea anche una personale a Palazzo Strozzi a Firenze.
Di questa mostra parleremo dunque anche dopo.
Quella di Torino, come riporta il sito del Museo è: “[...] una nuova serie di sei opere d’arte immersive, simili a dispositivi ottici [...] All’interno di ciascuna installazione si vedono complesse forme fluide in movimento che attraversano uno spazio panoramico a 360 gradi, che appare più ampio di quanto fisicamente possibile. Si tratta di illusioni ottiche prodotte grazie a specchi e proiezioni di luce.”
Nella pratica si tratta di lavori molto più facili da comprendere semplicemente osservandoli e interagendo con essi.

Per chi invece avesse voglia di vedere qualche cosa di classico segnaliamo quella che potrebbe essere definita una chicca, la mostra Rembrandt incontra Rembrandt, alla Galleria Sabauda. Centro dell’esposizione è la Cena in Emmaus del Musée Jacquemart-André di Parigi, dato in prestito ai Musei Reali grazie a uno scambio tra le istituzioni culturali italiane ed europee. L’opera è messa a confronto con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda che è uno dei soli tre dipinti dell’artista presenti nelle collezioni nazionali.

MILANO

Milano “città che sale” per definizione, dai tempi di Boccioni, offre due mostre decisamente proiettate verso la contemporaneità e il mix di linguaggi.
La prima è: Zerocalcare. Dopo il botto, allestita alla Fabbrica del Vapore. È una mostra corposa, con più di 500 opere tra tavole, bozzetti ma anche video e un’opera ‘site specific’ come usa adesso. Il linguaggio ovviamente è quello del fumetto, ma la riflessione di Zerocalcare è decisamente amara: racconta di paure, incertezze, frammentazione sociale e anche di guerra, quella che si combatte oggi in Ucraina. Non c’è lieto fine, ma l’artista lascia il visitatore con almeno un po’di speranza, quella che nasce dalla capacità tipica dell’uomo di resistere, la famigerata resilienza.

Per chi invece ha voglia di lasciare tutti i pensieri alle spalle e provare a sperimentare la realtà con uno sguardo più giocoso c’è Balloon Museum, una mostra itinerante che dopo Roma e Parigi è approdata al Superstudio. Per i non milanesi ricordiamo che si tratta di uno spazio privato ultra famoso per avere legato il suo nome alla moda, al design, agli eventi in genere e già questo promette divertimento, glamour, leggerezza. La mostra è dedicata all’arte gonfiabile, che in italiano suona decisamente poco glamour, ma niente è più lontano dal vero. Non dovete aspettarvi infatti tristi palloncini vecchio stile a forma di animali curiosi, bensì stupefacenti installazioni, immersive e interattive, che utilizzano l’aria come elemento capace di creare forme ma anche luoghi. La riflessione, anche se apparentemente ludica e giocosa, non è però sempre leggera. Gli artisti coinvolti vogliono riflettere e farci riflettere su tematiche legate alla contemporaneità: realtà, finzione, percezione e sistemi neurali.

NORD EST

Segnaliamo quattro proposte molto diverse per genere, stile e anche per l’orizzonte temporale da cui sono scaturite. La prima è Giotto e il Novecento allestita presso il MART di Rovereto. Come si capisce bene dal titolo, la volontà dei curatori è quella di mettere a confronto Giotto, l’artista con il quale si fa di solito cominciare la pittura moderna, con alcuni maestri del secolo scorso.
L’ingresso alla mostra avviene attraverso quello che viene definito un portale. È straordinario: una grande installazione immersiva che riproduce la Cappella degli Scrovegni attraverso immagini ad altissima risoluzione, lo spettatore viene trasportato letteralmente all’interno di quello che viene considerato il capolavoro assoluto del pittore.

Rimanendo in zona, a Trento, presso la Boccanera Gallery si può vedere Nel grembo materno, una collettiva che ha l’obiettivo di “dare seguito alla proposta espositiva della curatrice Cecilia Alemani per la 59esima Biennale d’Arte di Venezia”. Il presupposto è quello secondo il quale ogni gallerista in quanto donna è non solo imprenditrice ma anche madre dei suoi artisti. Dieci le gallerie invitate e dieci gli artisti, uomini o donne, nati da questo particolare grembo.

Per chi è appassionato di arte antica, a Vicenza, presso la Basilica Palladiana, si può visitare una grande mostra sull’Egitto: I creatori dell’Egitto eterno. Scribi, artigiani e operai al servizio del faraone. I curatori raccontano e mostrano un pezzo di storia dell’Antico Egitto, visto dalla parte di quelli che potremmo chiamare i colletti bianchi, cioè creatori, pensatori, scribi, tutti quelli che hanno contribuito a mettere in pratica i grandi progetti dei Faraoni. 160 i manufatti provenienti dal Museo Egizio di Torino (ed è la prima volta che viene allestita una mostra al di fuori della sua sede) e 20 dal Louvre. Nell'anno appena passato sono ricorsi i 100 anni dalla scoperta della Tomba di Tutankhamon e dalla decifrazione dei geroglifici da parte di Champollion, un bel modo di festeggiare.

Spingendosi ancora più verso est, a Trieste è possibile visitare la grande mostra The Great Communicator. Banksy- Unauthorized Exhibition presso il Salone degli Incanti. È una mostra importante che raccoglie circa 60 opere del writer riuscito, per ora, a rimanere anonimo nonostante sia uno degli artisti più famosi al mondo.

Siete pronti ad immergervi nell'arte e nella cultura?
A breve vi illustreremo anche le mostre del Centro-Sud!

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La posta della redazione

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Per approfondire

I promessi sposi-Storia della colonna infame

Di Alessandro Manzoni | Einaudi, 2015

Rembrandt. Ediz. italiana

Di Michael Bockemühl | Taschen, 2016

La profezia dell'armadillo. Artist edition

Di Zerocalcare | Bao Publishing, 2017

No sleep till Shengal

Di Zerocalcare | Bao Publishing, 2022

L'antico Egitto. La storia, i personaggi, la società

Di Daniele Salvoldi | Arkadia, 2020

Banksy! Ediz. a colori

Di Carol Diehl | Carocci, 2022

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