Ma scintillavano di gioia gli occhi di Alberto. Era un uomo. Che amava vivere, amava ridere, amava viaggiare, conversare, passeggiare. Era un uomo che non è mai invecchiato
Dal 7 marzo, la Fondazione del Circolo dei lettori di Torino organizza una rassegna interamente dedicata a un grande narratore del Novecento, Alberto Moravia, e a tutte le forme d’arte che ha esplorato durante la sua carriera. Si tratta di «un progetto integrato che ha come obiettivo quello di riportarlo al centro della scena culturale. Pittura, cinema, letteratura e impegno civile sono al cuore di una rassegna di ampio respiro» che non avrà una sola sede, né un solo tempo, ma si diffonderà tra eventi e mostre per restituire a Moravia una dimensione vasta e sfaccettata.
Del resto, Alberto Moravia attraversò il secolo scorso e ne fu protagonista a vario titolo. A cominciare dalla sua giovinezza, quando anche a causa del riposo cui lo costringeva la tubercolosi cronica scrisse il suo capolavoro, Gli indifferenti, per poi proseguire con il lavoro di giornalista e sceneggiatore per arrotondare, la vita di Moravia fu dedita alla narrazione nelle sue più diverse forme. Non vanno dimenticate anche le amicizie, che lo collocano nel panorama intellettuale italiano senza equivoci: Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini, Dacia Maraini. Scrisse, tra gli anni settanta e ottanta, un’inchiesta sulla bomba atomica, mentre nell’84 fu eletto deputato al Parlamento europeo, a testimonianza di un impegno politico nato forse dal confino fascista per le sue origini ebree.
La storia dell'umanità non è che un lungo sbadiglio di noia
Gli eventi della rassegna saranno diversi e numerosi: qui sotto trovate una nostra selezione, mentre il programma completo è disponibile al sito torino.circololettori.it/nato-per-narrare-2.
Nato per narrare, martedì 7 marzo, alle 21, al Cirocolo dei lettori. Partecipano Mario Andreose, Dacia Maraini, Beatrice Masini ed Elena Loewenthal. Dacia Maraini (in video) racconta il “suo” Moravia, gli anni insieme, i viaggi. Altra testimonianza preziosa è quella di Mario Andreose, editore ma soprattutto amico sodale dello scrittore. Con un contributo video di Beatrice Masini, direttrice di divisione Bompiani.
Il corpo reso a parole, venerdì 17 marzo, alle 19, al Circolo dei lettori. Partecipa Edoardo Albinati, che passerà in rassegna le modalità con cui la scrittura tenta di rendere la fisicità, la sensualità, la consistenza e resistenza materiale di ciò che per sua natura non è traducibile in parole: il nostro corpo.
Moravia è un autore classico?, sabato 20 maggio, al Salone del Libro. Partecipa Jhumpa Lahiri in un’analisi della dimensione oraziana presente in alcuni racconti di Moravia, confrontandoli con certe odi di Orazio. Focus dunque sulla forma breve, la qualità essenziale ed epigrammatica, la sintassi semplice, il tema del tempo che scorre e i sentimenti che mutano all’interno della cornice romana.
Io ed Elsa, venerdì 10 marzo, alle 21, al Circolo dei lettori. Con Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi, nell’adattamento di Ivana Ferri e prodotto da Tangram Teatro Torino, la pièce teatrale a partire da Elsa (Ponte delle Grazie) di Angela Bubba.
Martedì 28 marzo, dalle 17, al Circolo dei lettori, con Elena Loewenthal e le letture di Viola Sartoretto, tre tappe per parlare di Moravia insieme a Giacomo Papi, Luca Beatrice, Alessandra Grandelis, René de Ceccatty e Giorgio Ficara.
Non so perché non ho fatto il pittore, da martedì 7 marzo a domenica 4 giugno, alla Wunderkammer GAM. La mostra mette insieme gli artisti, in un’ideale raccolta, amati e recensiti da Moravia, in un itinerario che parte dai Sei di Torino, tocca la Scuola Romana per arrivare alla Pop Art.
Il disprezzo nelle foto di Angelo Frontoni, da lunedì 12 marzo a mercoledì 31 maggio, al Foyer Cinema Massimo. Un’esposizione fotografica che racconta il rapporto controverso tra Moravia e il regista Godard, con le istantanee delle riprese a Capri nel 1963.
Domenica 12 marzo, alle 20.30, al Cinema Massimo, Il conformista di Bernardo Bertolucci.
Martedì 14 marzo, alle 20.30, al Cinema Massimo, Il disprezzo, di Jean-Luc Godard.
Domenica 26 marzo, alle 16, al Cinema Massimo, La ciociara, di Vittorio De Sica.
Martedì 28 marzo, alle 21, al Cinema Massimo, Gli indifferenti, di Citto Maselli.
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