La trilogia della Patria del giornalista e scrittore Enrico Deaglio è una raccolta in presa diretta dei fatti più importanti che hanno segnato la storia del nostro paese dal 1967 al 2020. I volumi:
Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono.
5 settembre 2010
Angelo Vassallo muore ad Acciaroli, in provincia di Salerno, alle nove di sera a causa di nove colpi sparati da una pistola baby Tanfoglio calibro 9, a una distanza di circa quaranta centimetri, sulla sua Audi A4.
Anna incontra il sindaco del paese; anche lui ama andare sulla spiaggia e parlare con il mare. Il sindaco, che era un pescatore e aveva intrapreso la carriera politica per puro spirito di servizio alla cittadinanza (come sempre dovrebbe essere, ma troppo poco spesso accade), comprende la speciale sensibilità della bambina e fra i due nasce subito una sincera amicizia.
Era stato il sindaco di Pollica, paesino del Cilento, per quindici anni. Chi abbia sparato quei colpi è ancora oggi un mistero. Ha scritto Dario del Porto su "Repubblica" a dieci anni di distanza:
«Pochi giorni prima di essere ammazzato Angelo si era confidato con un amico: “Ho scoperto una cosa che non avrei mai voluto scoprire,” gli dice.
Ma non aveva aggiunto altro. Che cosa aveva scoperto? È uno dei nodi centrali di questa storia.»
Dopo la morte, il pm Alfredo Greco disse che Vassallo - chiamato il "sindaco pescatore" perché aveva abbandonato il mare per dedicarsi alla sua città – "non era un tipo da lasciarsi intimidire", altri che era "uno che non le mandava a dire".
Non si sa ancora cosa ci sia dietro la sua morte: di certo era molto preoccupato per lo spaccio e il consumo di droga che proliferavano ad Acciaroli.
Una raccolta di testimonianze, di esperienze – dirette e indirette – sul Sindaco Pescatore, che s’intrecciano per creare una coralità che unisce tra loro uomini e donne in un denominatore comune: Angelo Vassallo.
Le prime indagini seguono l'ipotesi di una matrice o un metodo camorristico, ma la strada è accidentata: sulla scena del crimine c'è un viavai di gente, vengono indagate persone poi prosciolte, molte delle quali appartenenti all'Arma, la pistola che l'ha ucciso non sarà mai ritrovata.
Non ci sono testimoni oculari, nessuno pare aver sentito gli spari, molte dichiarazioni raccolte in un decennio non hanno portato a nulla, anzi, sono state giudicate contraddittorie e piene di silenzi.
Di
| Città del Sole Edizioni, 2018Di
| Area Blu Edizioni, 2018Di
| Feltrinelli, 2018Di
| Il Saggiatore, 2010Di
| Feltrinelli, 2020Potrebbero interessarti anche
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