Le scorse settimane hanno visto le prime due tornate dei candidati al Premio Strega 2023 , con i primi 15 candidati e i successivi 20.
Siamo pronti per i nuovi 20 titoli!
▪ Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), presentato da Giuseppe Antonelli.
"Grazie a Silvia Ballestra, la straordinaria vita di Joyce Lussu rivive nelle pagine di un libro affascinante e imprevedibile com’era lei. Una sorta di valigia a doppio fondo, come quelle con cui superava i posti di blocco nazifascisti. "
▪ Iacopo Barison, Autofiction (Fandango Libri), presentato da Giuseppe Catozzella.
"In Autofiction tutto è gioco di specchi, la realtà è ritratta e rifratta fedelissimamente nell’unico caleidoscopio possibile, quello dei sentimenti (delle paure, delle speranze) di Orlando e Sofia, i gemelli trentenni rimasti orfani «troppo presto», e in tutti i personaggi che ruotano loro attorno."
▪ Silvia Bottani, Un altro finale per la nostra storia (SEM), presentato da Riccardo Cavallero.
"Se ogni nostra storia d’amore è alimentata dall’elemento immaginativo, se anche la memoria è un processo narrativo inesauribile attraverso il quale scriviamo la nostra storia privata e collettiva, Bottani ci dice che nell’impossibilità ultima di stabilire la verità dei fatti e degli accadimenti, in quel nucleo misterioso è contenuta paradossalmente l’occasione di determinare un altro finale per la nostra storia."
▪ Davide Buzzi, L’estate di Achille (Morellini), presentato da Marcello Ciccaglioni.
"Un romanzo in cui la musica si mescola alla menzogna e alla verità, sullo sfondo di un’epoca – gli anni Settanta – su cui molto si è detto ma su cui, forse, ancora tanto c’è da dire."
▪ Andrea Canobbio, La traversata notturna (La nave di Teseo), presentato da Elisabetta Rasy.
"Parte come un memoir La traversata notturna di Andrea Canobbio, ma diventa subito un potente romanzo famigliare dei nostri giorni, toccando con originalità e intensità il sentimento delle radici che ognuno di noi a suo modo coltiva. "
▪ Carlo Cavicchi, Vendeva anacardi (Minerva Edizioni), presentato da Valerio Berruti.
"Il linguaggio, il ritmo, la storia. Vendeva anacardi di Carlo Cavicchi conquista il lettore proprio con questi tre elementi che solitamente distinguono un romanzo eccellente da uno dei tanti."
▪ Massimo Cecchini, Il Bambino (Neri Pozza), presentato da Cesare Milanese.
"Il libro di Cecchini espone il caso (umano e disumano al tempo stesso) di una sottomissione e di un’accettazione completa a tale sorte; anzi da dedizione ad essa, senza rivolta, senza lamento, senza recriminazione, senza maledizione e perfino senza sofferenza."
▪ Ada D’Adamo, Come d’aria (Elliott), presentato da Elena Stancanelli.
"[...] è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce. C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. "
▪ Silvia Dai Pra’, I giudizi sospesi (Mondadori), presentato da Sergio De Santis.
"Nell’affollato campo delle storie di famiglia è ormai difficile non cadere nel già detto o nel già letto. Ci riesce Silvia Dai Pra’ nel suo I giudizi sospesi anche grazie a una narrazione generosa, guidata da una sapiente ironia e da una scrittura tanto intrigante e originale da spingermi a proporlo al Premio Strega."
▪ Raffaele Donnarumma, La vita nascosta (Il ramo e la foglia), presentato da Paolo Ruffilli.
"[...] è un romanzo di grande sottigliezza psicologica, narrato con raro senso della pietas nell’indagine dentro il groviglio delle contraddizioni di carnalità e di testa, di delicatezza e di forza, di saggezza e di follia, di dolcezza e di crudeltà dei personaggi. "
▪ Marcello Fois, La mia Babele (Solferino), presentato da Beatrice Minzioni.
"[...] è un memoir brillante ma intenso che si fa romanzo di formazione e romanzo picaresco, attraversando i vari territori emozionali del lavoro letterario, dalla felicità per la conquista delle parole all’ansia per un loro possibile stravolgimento nelle traduzioni straniere, oggetto della seconda parte del libro, dedicata al mondo della post-scrittura."
▪ Ermal Meta, Domani e per sempre (La Nave di Teseo), presentato da Furio Colombo.
"Il rapporto con la musica dell’autore conta, nel libro, perché dà alla narrazione un respiro calmo e una espressività allo stesso tempo semplice e piena di notizie che inducono il lettore a vivere l’esperienza dei suoi personaggi come se fossero contemporanei, dunque sotto la cappa di un presente pauroso ma con il carico di una attesa che in certi momenti diventa festosa."
Non perdetevi la nostra intervista a Ermal Meta!
▪ Giorgio Nisini, Aurora (HarperCollins), presentato da Massimo Onofri.
"La dimensione drammaturgica nel suo insieme, l’incomprensibile narcolessia di Aurora, l’ambientazione da archeologia industriale, spingono l’antica fiaba ormai “defiabizzata” a confrontarsi con temi oggi attualissimi: la superstizione, i limiti della scienza, la tensione morale prodotta dal confronto con l’ignoto."
▪ Igiaba Scego, Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), presentato da Jhumpa Lahiri.
"Scrivendo dalla prospettiva di chi conosce l’italiano da dentro e da fuori, ne ha forgiato un linguaggio folgorante, urgente, tutto suo. In Cassandra a Mogadiscio, il cui titolo già segnala un ponte fra mondi, tempi e tradizioni, la politica e il personale si intrecciano, così come si sovrappongono le diverse lingue e realtà dei personaggi. "
▪ Andreea Simionel, Male a est (Italo Svevo), presentato da Gioacchino De Chirico.
"Ogni parola, ogni neologismo, ogni ricordo risulta così profondamente legato alla realtà che se in un primo momento può disorientare il lettore, ben presto si rivela un prezioso strumento di narrazione."
▪ Simonetta Tassinari, Donna Fortuna e i suoi amori (Corbaccio), presentato da Marcello Rotili.
"[...] può essere definito un romanzo di formazione: intenso ed avvincente, nel serrato svolgimento della storia personale della coraggiosa protagonista evidenzia i connotati dell’epoca in cui ne è ambientata la vita avventurosa."
▪ Domenico Tomassetti, Una vita come la tua (Bertoni Editore), presentato da Giulio Marcon.
"[...] è stata una rivelazione. «Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto». Raramente, ma può capitare, si è orgogliosi anche di quello che scopriamo, leggendo il primo romanzo di un autore che però ha una solida esperienza nell’intrecciare le storie, maturata nella scrittura per il cinema"
▪ Piero Trellini, L’Affaire. Tutti gli uomini del caso Dreyfus (Bompiani), presentato da Massimo Raffaeli.
"[...] è una vera e propria Opera Mondo, capace di tenere insieme in maniera appassionante vicende materiali e evenemenziali, fatti del costume e della cultura, modernariato e belle arti, documentaristica e narrativa tout court."
▪ Valeria Tron, L’equilibrio delle lucciole (Salani), presentato da Vivian Lamarque.
"Il sottovoce del patois è forte richiamo. Quando risuona, il lettore inizialmente si giova della traduzione come di sottotitoli, col procedere può ignorarli, a fine libro ha imparato una lingua."
▪ Francesca Veltri, Malapace (Miraggi Edizioni), presentato da Laura Massacra.
"Il romanzo di Francesca Veltri è un’opera sorprendente che ci conduce per mano nell’inferno delle scelte e delle decisioni, all’interno del campo di prigionia nell’autunno del ’44, dove il protagonista è detenuto con l’accusa di avere collaborato coi tedeschi, con il regime fascista di Vichy, benché sia stato precedentemente iscritto al partito comunista."
Appuntamento al prossimo mercoledì con i nuovi romanzi candidati, non perdeteveli!
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