La redazione segnala

La Venere degli Stracci di Pistoletto brucia a Napoli

foto da Instagram: @chiostrodelbramante

foto da Instagram: @chiostrodelbramante

La prima Venere degli Stracci risale al 1967, l’ultima al 2023, creata dal suo autore – Michelangelo Pistoletto - appositamente per Napoli e collocata in piazza Municipio con tanto di svelamento alla cittadinanza poco dopo aver compiuto 90 anni.

In pochi minuti, all’alba di qualche giorno fa, è andata distrutta, anche se sarebbe più corretto dire - vista l’ipotesi del incendio doloso - che è andata in fumo.
Insieme ad essa, anche quella nuova immagine di Napoli che dopo i festeggiamenti per il terzo scudetto aveva smesso di essere conosciuta nel mondo solo e soltanto per la criminalità organizzata, le disonestà, Gomorra, le furbizie più disparate, Scampia con o senza “le Vele” e i rifiuti, abbandonati all’aria o incendiati come i negozi e i musei (su tutti, due anni fa è toccato al Museo della Scienza, in zona Bagnoli, reso cenere in una notte), distrutti a seconda di esigenze, capricci e vendette incomprensibili ai più.

Davvero un gran peccato anche perché – possiamo assicurarvelo essendoci stati spesso nelle ultime settimane – in città c’era e c’è (i napoletani non si sono mai arresi, figuriamoci in questo caso) una gran voglia di cambiamento, di rinascita culturale e non, un’armonia tra gli opposti che non poteva e non può non sfociare nella creatività e nell’arte di arrangiarsi, sempre presente da quelle parti, oggi più che mai tra produzioni teatrali, televisive e cinematografiche da far invidia a qualunque altra città d’Italia.
Eppure, Napoli torna a bruciare e con essa alcune battaglie che si pensavano vinte.
Non saranno perse, ma comunque dovranno essere ricominciate in nome di un bene collettivo che è più importante di quello individuale. 

Quello della Venere degli Stracci è sicuramente un episodio increscioso che non ha fatto però perdere l’energia vitale soprattutto a Pistoletto, classe 1933, maestro indiscusso dell’Arte contemporanea e tra i primi esponenti dell’Arte povera. Ci ha spiegato:

«Ho provato sgomento e dolore quando l’ho saputo ma poi la ragione ha avuto la meglio.
Una vera e propria dualità di emozioni di cui la stessa Venere ne è il simbolo: la bellezza è ciò che non lo è, l’attrazione e la repulsione, ciò che è esaltato e ciò che viene allontanato perché legato a un degrado che ritroviamo oggi un po’ ovunque nella cultura come nella politica, nell’economia e nella società stessa.
L’arte, in tal senso, può essere d’aiuto, perché è al centro di una trasformazione responsabile della società».

Quella dualità di cui ci parla Pistoletto deve trovare dunque la sua armonia e il rogo di quell’opera d’arte - perché di questo si tratta: la Venere degli Stracci è un’opera d’arte - ha distrutto la materia e gli animi di molti, ma l’ha fatta tornare viva in qualche modo.
Si, perché come aggiunge il maestro biellese - protagonista di diverse mostre a lui dedicate in giro per l’Italia, da Infinity al Dart/Chiostro del Bramante di Roma e al St.Regis con la Galleria Continua (che la porterà in un viaggio itinerante nelle sue otto sedi nel mondo), da Milano a Rivoli (il prossimo autunno):

Questa Venere non è affatto distrutta nonostante l’inferno

Michelangelo Pistoletto

Rappresenta, come dice la parola stessa, la venerabilità, la rigenerazione e la possibilità che ci sia un’armonia tra gli estremi, anche se purtroppo la brutalità risorge di continuo. Dice l'artista:

La società odierna è stracciona e bisogna rigenerarla e cambiarla al meglio

Michelangelo Pistoletto

C’è chi propone un appuntamento annuale con il rogo della Vergine degli Stracci come il Burning Man che ogni anno viene incenerito nel deserto del Nevada, c’è chi di portare dei panni vecchi (che siano però davvero ignifughi stavolta) e ridarle vita nuova, poco importa se dolce o amara.
Pistoletto, dal canto suo, ci ha promesso che tornerà a Napoli e non resterà certo (solo) a guardare.

Ti potrebbero interessare

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente