Natsuo Kirino, autrice giapponese consacrata al romanzo noir, torna nelle librerie con una raccolta di racconti singolari e sconcertanti. Ambos mundos, edito da Neri Pozza, è stato pubblicato per la prima volta in Giappone nel 2005, e approda finalmente in Italia il 19 marzo con la traduzione di Gianluca Coci.
Sebbene Natsuo Kirino sia più conosciuta per i suoi romanzi che spaziano tra il thriller e il crime, come Le quattro casalinghe di Tokyo (Neri Pozza, 2003) o Grotesque (Neri Pozza, 2008), l’autrice non è nuova al genere del racconto, con cui si è già più volte confrontata pubblicando in totale cinque raccolte, delle quali Ambos mundos è la quinta in ordine cronologico. In Italia, ad ogni modo, è proprio con quest’ultima che i lettori e le lettrici potranno confrontarsi per la prima volta con la narrativa breve di Kirino, scoprendo un lato dell’autrice fino ad ora inedito.
I sette racconti all’interno di Ambos mundos riprendono le atmosfere di inquietudine e ambiguità tipiche dell’autrice, in cui i personaggi si muovono alla cieca, come se fossero in balia di un destino che non fa sconti a nessuno. Le protagoniste principali sono tutte donne in bilico tra due mondi: gli stessi mondi che danno il titolo al libro, nonché al quinto e ultimo racconto, Ambos mundos, per l’appunto. Il primo è il mondo dell’apparenza, in cui i personaggi seguono le norme della società per mantenere una buona reputazione assicurandosi una buona convivenza con gli altri, il secondo, invece, è un mondo oscuro fatto di crimini, segreti e tradimenti, un mondo da cui le protagoniste vengono travolte completamente e dal quale escono quasi sempre oppresse e sconfitte.
All’Avana pernottammo in un vecchio hotel: l’Ambos Mundos. Ikebe mi disse che il nome significava: «I due mondi, ossia quello vecchio e quello nuovo». In fondo descriveva esattamente la nostra condizione. Io e Ikebe potevamo esistere solo dall’altro lato, in un mondo in antitesi con il nostro. C’era qualcosa di più triste e penoso nell’universo?
Seguendo questo filo conduttore si snodano una alla volta le varie storie, tutte quante dominate da tensione, inganni e violenza: una donna vittima di bullismo e con difficoltà nel relazionarsi con gli altri si convince di essere stata coinvolta in un caso criminale ancora bambina; una giovane e avvenente senzatetto semina scompiglio in un gruppo di uomini senza dimora; una relazione fedifraga fotografata nel suo termine burrascoso, quando l’amante viene abbandonata a se stessa, cadendo sempre più in basso; un gruppo di colleghe stranamente assortito parte per un viaggio in cui si lasceranno andare a confessioni oscure; la figlia di un noto scrittore scomparso viene costretta a fare i conti con il passato; una giovane donna infelice si lascia trasportare dall’odio per il patrigno e l’idealizzazione del padre biologico mai conosciuto; due insegnanti coinvolti in una relazione adulterina vanno incontro ad un destino fatale che sconvolgerà le loro vite.
Nei sette racconti presenti in Ambos mundos Natsuo Kirino svela il volto di un Giappone oscuro e violento, che non lascia scampo alle donne protagoniste, ma le intrappola in una morsa indissolubile, che si rivela in tutta la sua crudeltà solamente nei finali.
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