Macklemore (1983) è uno degli artisti contemporanei che mette maggiormente in evidenza come il confine tra rap e pop possa risultare ormai talmente labile da far pensare che il rapporto tra questi due universi musicali sia assolutamente complementare.
Già autore di hit a livello internazionale come Can't Hold Us del 2013, firmata insieme a Ryan Lewis, il rapper di Seattle torna con questo Ben, il suo terzo album solista (insieme a Lewis ne ha pubblicati altri due).
Macklemore, artista multi-diamante e vincitore di un GRAMMY Award®, pubblica il suo attesissimo album in studio dal titolo “BEN” il 3 marzo 2023. Macklemore ha incominciato a pubblicare singoli tratti dal nuovo album dalla scorsa estate, tra cui 'CHANT' Ft Tones and I, 'MANIAC' Ft Windser
I singoli che ne hanno anticipato l’uscita rendevano già abbastanza fedelmente lo stile complessivo del disco, prodotto musicalmente da Budo, ma con un’eccezione.
Heroes, infatti, l’ultimo brano pubblicato prima dell’uscita e che vede ospite un pezzo di storia del rap come Dj Premier (1966), in qualche modo poteva aver illuso lo zoccolo duro del pubblico hip hop, quello che predilige i suoni classici e le rime serrate.
Ma Ben, di fatto, è un album pop, perché anche se il rap c'è, non manca ed è ben fatto, l'impronta generale è quella di un disco rivolto a un pubblico potenzialmente molto più ampio di chi ama beat in loop e rime fitte.
I primi due singoli, usciti la scorsa estate, in realtà, lo avevano ben messo in chiaro: Chant e Maniac hanno tutte le caratteristiche ideali per entrare in rotazione sui grandi network radiofonici soprattutto grazie alle parti vocali melodiche di, rispettivamente, Tones and I e Windser, e lo confermano i milioni e milioni di stream già registrati su Spotify.
Poi c’è stata la terza anticipazione, Faithful, con ospite il rapper di Memphis NLE Choppa, un pezzo con uno stile molto meno vivace di Chant e Maniac che ha un po’ spianato la strada alla sorpresa, Heroes, come detto una mano tesa ai fan più vicini al rap classico ma che, in fin dei conti, è quasi un’eccezione (c’è Grime che ha uno stile simile ma il resto dei brani in cui c’è il rap ha sempre un tiro pop).
Nel primo decennio degli anni Duemila, nonostante Eminem fosse già esploso, si definiva (giustamente) l’R’n’b contemporaneo il nuovo pop, anche perché il rapper biondo di stanza a Detroit usava parole ed espressioni esplicite e i temi che trattava non erano per niente leggeri né così diffusi nei testi dei suoi colleghi.
Da qualche anno, al contrario, tocca proprio al rap aver preso definitivamente il ruolo di “nuovo pop” e lo conferma anche tutto quanto accaduto in Italia dal 2016 in poi, anno dell’esplosione della generazione di Sfera Ebbasta e Ghali culminato poi nell’approdo di molti loro “simili” al Festival di Sanremo.
Chiaramente questo non significa che il rap mainstream abbia sepolto definitivamente le versioni underground e hardcore del genere ma va detto che negli ambienti più puristi sono crollate molte convinzioni protettive e questo fenomeno ha contribuito ad agevolare il successo di artisti come Macklemore (ecco, in questo senso Eminem ha rappresentato una svolta).
Ben, insomma, è un disco di chi si è formato ascoltando Dj Premier e, come dice il testo di Heroes, anche altri colossi storici del rap come gli N.W.A., ma ormai è cambiato e ha raggiunto un equilibrio anche grazie a questo stile musicale accessibile alla massa.
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