Le fiere sono dei luoghi non luoghi, vivono per un periodo brevissimo e poi svaniscono. Come sono esistite, così non sono più, almeno per un anno. Gli spazi che le hanno ospitate spesso ne accoglieranno altre a distanza di pochi giorni, ma quella precisa fiera, con le sue consuetudini, i suoi habitué e le sue intrinseche dinamiche evapora quando chiudono i battenti e tutti se ne tornano a casa.
Matteo Codignola ha un appuntamento fisso con la fiera, e più precisamente con quella di Francoforte. Codignola conosce la Buchmesse come le sue tasche e in questa divertente commedia ci porta nel retroscena del mondo dell’editoria, nel fulcro di essa, dove signore e signori molto lungimiranti decidono cosa il pubblico dovrà comprare e leggere (soprattutto comprare) nei dodici mesi successivi.
La Fiera di Francoforte viene spesso raccontata – o meglio, immaginata – come una specie di festa mobile vagamente esoterica, dove, in un tintinnio di calici, e a volte in un fruscio di lenzuola, signore e signori molto lungimiranti decidono cosa il pubblico dovrà comprare e leggere (soprattutto comprare) nei dodici mesi successivi.
Codignola sfata miti e ha la stupenda capacità di guardare il mondo che lo circonda con piglio fiabesco, raccontando una realtà sconosciuta e misteriosa ai più, nascosta sotto una coltre di fascino elitario, che tutti gli appassionati di libri vorrebbero fendere, e lo fa con tono giocoso ma estremamente affilato, lasciandoci incantati. Cose da fare a Francoforte quando sei morto è un romanzo che mette insieme gli aneddoti di una vita, dove ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, non è per niente, ma proprio per niente, casuale. Non bisogna però immaginarlo come un semplice resoconto di un’esperienza lavorativa molto intrigante, Cose da fare a Francoforte quando sei morto è costellato da personaggi bizzarri, a volte solo quasi abbozzati, ma in qualche modo indimenticabili. Tra questi c’è Basso, l’amico fotografo del narratore che condivide con lui i lunghi viaggi in macchina da Milano alla Germania, tra una telefonata hot con la fidanzata e un cercare di spiegare agli agenti tedeschi che avere la patente scaduta è un problema che si può risolvere con una pacca sulla spalla in Italia.
Ci sono i rituali di un viaggio fatto tante volte, gli autogrill giusti e i paesaggi fiabeschi della Svizzera, c’è anche la caccia al best seller dell’anno che gli editori cercano di accaparrarsi tra un party notturno e singolari trattative che hanno spesso una componente esoterica e una comica. Ci sono succulenti accenni per veri insiders su libri pagati pochissimo ma che hanno inspiegabilmente venduto un sacco: ci vuole sicuramente fiuto per muoversi dentro alla Buchmesse, e saper accaparrarsi l’opera giusta è una questione un po’ di talento un po’ di fortuna.
Tutto poi trova un senso o forse lo perde definitivamente quando appare un agente letterario che tutti pensavano morto. Cose da fare a Francoforte quando sei morto è un libro leggero, che fa divertire, ma che nasconde anche riflessioni interessanti su cosa c’è davvero dietro a quello che leggiamo ogni giorno.
Invita l'autore a scuola
Prima Effe. Feltrinelli per la scuola propone l’incontro con gli scrittori per trasformare la lettura in un’esperienza indimenticabile, per avvicinare gli studenti ai grandi temi dell’attualità offrendo la possibilità di confrontarsi con chi quelle storie le ha scritte. Un viaggio straordinario e a portata di mano, nel mondo e in se stessi. Per organizzare un incontro scrivi a mailto:info@primaeffe.it
Le recensioni della settimana
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
I libri di Matteo Codignola
Di
| Adelphi, 2021Di
| Adelphi, 2018Di
| Adelphi, 2008Conosci l'autore
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente