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Hotel Chile di Luis Sepúlveda

Le mie storie sono scritte da un cileno che sogna di veder realizzato in questo paese il sogno più bello, quello di sederci tutti con fiducia alla stessa tavola, senza la vergogna di sapere che gli assassini di coloro di cui sentiamo la mancanza non ricevono il giusto castigo.

Un volume che raccoglie alcuni dei testi e delle fotografie più importanti sulla vita di Luis Sepúlveda. A prendersi cura di selezionare i materiali, tre anni dopo la scomparsa dello scrittore cileno, è l’amico di una vita e celebre fotografo Daniel Mordzinski, “il fotografo degli scrittori”. 

Hotel Chile (Guanda) è un libro di memorie che unisce la letteratura e la vita, in cui le lettere più intime e personali assumono il significato di una storia archetipica ed esemplare. Ogni vicenda è raccontata all’interno della cornice dell’esule senza patria, che non ha mai smesso di combattere e che fin dai tempi delle Juventudes Comunistas, impara a sognare insieme ai “giovani sognatori” suoi compagni e a concepire il sentimento di fratellanza come “pilastro essenziale dell’esistenza.

Hotel Chile. Scelta dei testi e fotografie di Daniel Mordzinski. Ediz. a colori

A tre anni dalla scomparsa di Luis Sepúlveda, questo volume permette di immergerci nella vita più intima dell'autore, di conoscerne i risvolti familiari, di scoprire i molteplici profili inediti dell’uomo dietro allo scrittore, di avvicinarci alla sua passione per la natura e per l’ambiente. Accompagnati dalle fotografie di Daniel Mordzinski, questi testi autografi restituiscono un quadro vivido e vitale di Sepúlveda.

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Ciò che si ricava da questo viaggio, da questa esplorazione nei momenti di una vita, è il ritratto polimorfo di una personalità eccezionale, il caleidoscopio con il quale gli occhi di Luis Sepùlveda riuscivano a posarsi sui fatti del mondo, dai più intimi e personali, a quelli che appartengono alla storia, spesso sanguinosa, del Novecento. Una scrittura che si incarna nella vita stessa, ma sempre limpida. Che non regala il semplice fascino della bellezza, ma sempre indirizza al sogno di un mondo migliore, “più giusto, più pulito e generoso”.

Gli incontri sono numerosi. A volte un familiare immerso nella quotidianità, altre volte un grande scrittore o un poeta a lui vicino, sul quale si apre uno spiraglio nuovo, un aneddoto in grado di gettare nuova luce.

Così compare Neruda, sempre pronto ad accogliere “ogni uomo o donna di buona volontà” che arrivi in Cile. “Pablo invisibile, dissolto e presente nell’aria, nel fuoco, nel vino”.
Così si vede Julio Cortázar, al tavolo di un bar nella Parigi degli anni Ottanta, mentre le ombre si impadroniscono della città, parlare “dei terribili paradossi” della politica occidentale.
E ancora, le storie di chi non si è piegato di fronte alle atrocità delle dittature, come il poeta Marcos Ana, ventitré anni in carcere sotto il franchismo, e il poeta Avrom Sutzkever, sopravvissuto all’esecuzione nazista.

Luis Sepúlveda e Daniel Mordzinski erano già stati autori del volume a quattro mani Ultime notizie dal Sud. Guanda, che ha avuto il grande merito di far conoscere al pubblico italiano l’opera dello scrittore, torna in libreria con una perla. E aggiunge in questo modo un punto fondamentale alla biografia di Sepúlveda, pensato per chi è già conoscitore dei mondi narrativi dello scrittore – di Lucho, come viene chiamato in queste pagine – o per chi, spinto dalla curiosità, voglia conoscerne gli aspetti più significativi della vita.

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Conosci l'autore

È stato uno scrittore cileno. Militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il paese in seguito al colpo di stato che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo spinse a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace». Esordì nella narrativa con la raccolta di racconti Cronache di Pietro Nessuno (1969), cui sono seguiti Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986) e Taccuino di viaggi (1987). Si impose definitivamente con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989), cui fecero seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, La frontiera scomparsa (1994), l’originale libro di viaggi Patagonia Express (1995) e la favola-parabola Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996). Il piacere di narrare e l’impegno politico e ambientalista s’intrecciarono nelle opere successive: Incontro d’amore in un paese in guerra (1997), Diario di un killer sentimentale (1998), Cronache dal cono sud (2006), che dall’opposizione di principio a qualunque guerra estrae una riflessione amara e lucida sui primi anni del millennio e il libro di racconti La lampada di Aladino (2008).Tra gli ultimi romanzi ricordiamo: Ritratto di gruppo con assenza (2010), Ultime notizie dal sud (2011), Tutti i racconti (2012), Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (2012), Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza (2013) e L'avventurosa storia dell'uzbeko muto (2015), Storia di un cane e del bambino a cui insegnò la fedeltà (2015), La fine della storia (2016), Storie ribelli (2017). A fine febbraio 2020 viene ricoverato a Oviedo per aver contratto il coronavirus, a seguito di una lunga degenza muore il 16 aprile 2020.L'editore italiano di riferimento di Luis Sepúlveda è Guanda.

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