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Il Cucchiaio d'Argento. Food design. 

Nato dalla grande esperienza, consolidata nel corso degli anni, che ha portato Il Cucchiaio d’argento ad essere il ricettario più affidabile ed amato da generazioni di estimatori culinari nel mondo, Food Design apre un nuovo capitolo in cucina. Una finestra aperta sull’estetica del cibo, tra tradizione e innovazione, che si muove tra gastronomia e architettura, tra design e psicologia della convivialità, senza mai dimenticare il suo pubblico, che non è quello dei grandi chef anche se il loro linguaggio culinario in continua evoluzione fa sicuramente da base alla creatività del food design, ma è principalmente quel pubblico di amanti della buona cucina che vogliono fare una nuova esperienza intorno alle infinite possibilità che il cibo offre.

Il Cucchiaio d'Argento. Food design. Basi tecniche ricette. Ediz. a colori

Il piacere che trasmette una ricetta fatta a regola d'arte inizia molto prima dell'assaggio: la presentazione e l'impiattamento, infatti, sono passaggi determinanti per rendere desiderabile e invitante anche la preparazione più semplice

Questo libro, come scrive il direttore editoriale Tatjana Pauli nella presentazione al volume

“è pensato per permettere a chiunque di servire pietanze che catturano lo sguardo e predispongono gli ospiti a degustare qualcosa di particolare trasformando le preparazioni di tutti i giorni in piatti speciali”.

E questo perché anche la minuziosa progettazione di un piatto, che deve saper unire bellezza e armonia in una composizione di elementi che giocano con colori e geometrie, non deve alla fine dimenticare la finalità della condivisione, la gioia della convivialità che nasce dall’esperienza totalizzante dei commensali di fronte ad un piatto che si fa oggetto d’arte davanti agli occhi, ma che preannuncia tutto il piacere di una buona pietanza.

Vista, gusto, olfatto, in una sinestesia di sensazioni, partecipano ad un nuovo approccio alla bellezza e al piacere in cucina, e la creatività a cui Food Design avvicina il lettore, passo dopo passo, con il consueto linguaggio chiaro che ha sempre caratterizzato il Cucchiao d’argento, permette a chiunque ami cimentarsi tra i fornelli di mettersi alla prova con grande entusiasmo pregustando, a partire dalle bellissime immagini e dagli accorti suggerimenti, il successo finale.

La tecnica dell’impiattamento, con le sue regole, i suoi equilibri cromatici, la precisione della progettazione che si avvale dello studio di geometrie e l’analisi delle differenti consistenze degli ingredienti non deve spaventare il principiante. Il cibo diventa materiale con cui sperimentare e giocare poiché, se è vero che con il food design “il piacere inizia prima dell’assaggio”, questo volume sembra suggerire che il piacere inizia ancor prima, con la vera e propria creazione dell’oggetto culinario.

Sfogliando il volume impariamo a cogliere il rapporto tra gastronomia e design, tutto giocato tra le inconsuete forme, tra simmetrie e asimmetrie, cosi che, come scrive l’editore Sofia Bordone nella breve introduzione: 

“il piatto si trasforma in una tela su cui disegnare composizioni non solo buone ma anche belle, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi”.

Il bel volume della Domus editoriale si struttura a partire da una breve storia del design applicato al genere alimentare, che ha avuto un  grande sviluppo negli ultimi anni dovuto ai cambiamenti di gusto e alla maggior attenzione al cibo, per passare poi in rassegna le tecniche di base, sempre  accompagnate da chiare illustrazioni, e  finire con una cinquantina di invitanti ricette che vanno da quella più semplice a quella più impegnativa, tutte straordinarie e di grande impatto visivo, come i Ravioli di rapa con tonno, gelatina al Bloody Mary e salsa di avocado o Fiore di sedano rapacon brandade di baccalà e perle di albume.

Non mancano nel testo le curiosità sulle forme alimentari che mutano con la storia della rivoluzione industriale, come quella della nascita del primo “contenitore edibile”, il cono del gelato, o quella della produzione delle patatine per una consumazione veloce che si adegua al cambiamento delle abitudini del consumatore. Così come l’evoluzione degli utensili e recipienti usati in cucina seguono le crescenti esigenze di fruitori sempre più numerosi e attenti alla tecnologia finalizzata a semplificare e a velocizzare le operazioni dedicate al cibo.

Un libro, questo Food Design, perfetto per un regalo natalizio, da donare anche a se stessi in vista delle cene e pranzi  delle feste, se si vuole osare e stupire gli invitati con una “presentazione creativa”.

Anche solo seguendo i facili suggerimenti sul taglio delle verdure “per creare piccoli giardini verticali che accompagnano le pietanze” o sperimentando le tecniche di base per decorare i piatti con effetti pittorici, ci lasceremo serenamente sorprendere dalla bellezza.

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