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Il ritorno è lontano di Alessandra Sarchi

Sara, Paolo, Nina e Pietro, rispettivamente moglie, marito, figlia e figlio affidatario. Sono questi i quattro lati e i quattro angoli di Il ritorno è lontano, il nuovo romanzo di Alessandra Sarchi edito da Bompiani. Ho usato questi termini geometrici, perché mi sembra che, proprio come i lati abbiano bisogno degli angoli per sviluppare una figura congiunta, anche le quattro vite dei nostri  protagonisti sembrano agganciarsi alla figura successiva, partendo da un punto in comune, affinché tutto abbia una realizzazione compiuta. E come il lato singolo risulta prigioniero della propria solitudine, anche i quattro personaggi risultano trovare salvezza da questo isolamento solo attraverso l'angolo che gli unisce al lato adiacente. E il quadro d'insieme che riunisce tutto è che c'è una cura per tutte le ferite dell'animo

Loro, lei, le sue coetanee, una generazione che aveva accettato di essere pieghevole, flessibile, paziente, fino a non essere altro che una massa polverizzato, che litigava sui social e si evitava per la strada

Il ritorno è lontano
Il ritorno è lontano Di Alessandra Sarchi;

Una vacanza tutti insieme in un bosco tedesco, con un pericolo che incombe, sarà il nodo drammatico che divide – e forse avvicina – quattro persone sole.

Il tema che emerge nelle prime pagine è la rappresentazione della situazione familiare: Sara e Paolo sono una coppia di mezza età e conducono una vita relativamente tranquilla, fino a quando si trovano ad affrontare un importante problema di salute per Sara, che la costringe a fare delle profonde valutazioni sulla propria vita e, soprattutto, sul rapporto con la figlia, Nina. 

Sono pagine di grande attualità (il tema del rapporto con il nostro pianeta e della conseguente  emergenza ambientale risultano prioritari) e sensibilità quelle in cui conosciamo queste due figure di donna, che vivono non solo il classico rapporto madre/figlia, ma anche quello generazionale, con Nina che ha lasciato presto il "nido" per seguire la sua grande passione per la natura che ora si è tramutata in battaglie per l'ambiente, l'ecologia e la salute del mondo che ci circonda. È profondamente coinvolgente vedere queste due figure femminili, non troppo lontane come età, affrontare in modo conflittuale ma pur sempre unite dal legame di sangue imprescindibile, la ricerca della propria realizzazione, superando anche un certo senso di inadeguatezza.

Nina esisteva perché esisteva Sara, e d'altra parte Sara come madre esisteva in virtù di Nina, e forse era proprio questo fatto di sentirsi inestricabili a farle desiderare uno spazio in cui poter tornare a essere quello che era stata prima della nascita di Nina

Ora la figura geometrica di cui parlavo all'inizio comincia a prendere forma: 3 lati, madre, padre e figlia, ognuno dei quali chiuso nel proprio "segmento" di vita, con degli angoli che ovviamente gli uniscono, ma mancanti ancora di un'ultima linea. Ed ecco arrivare Pietro, un bambino abbandonato, con una infanzia difficile, fatta di distacchi dolorosi, che Sara e Paolo decidono di prendere in affidamento. 

Un ragazzo di una bellezza angelica, ma nello stesso tempo chiuso per difesa nel proprio mondo silenzioso, troppe volte deluso da rapporti umani finiti precocemente. Ma come possono Sara e Paolo, convincere Pietro ad aprirsi, a dare loro fiducia, a vivere insieme una realtà familiare nuova, fatta finalmente di amore e attenzione? Sarà un viaggio nel bosco straniero in cui Nina vive, e dove sta sviluppando le sue lotte ecologiche per la difesa di un nuovo stile di vita, a darci un sorprendente scenario per la resa finale nelle dinamiche fra i quattro personaggi del libro. 

Leggere questa storia è stato veramente un viaggio profondo e toccante nel reticolo dei rapporti umani che segnano le nostre vite, perché queste dinamiche possono farci ammalare di solitudine ma anche ridarci nuova vitalità per affrontare le quotidiane difficoltà.

Non potrete fare a meno di percepire tra le parole e i pensieri dei protagonisti la ricerca di una cura che possa colmare i vuoti che ci limitano e ci impediscono di salvare le nostre identità!

Invita l'autore a scuola

Prima Effe. Feltrinelli per la scuola propone l’incontro con gli scrittori per trasformare la lettura in un’esperienza indimenticabile, per avvicinare gli studenti ai grandi temi dell’attualità offrendo la possibilità di confrontarsi con chi quelle storie le ha scritte. Un viaggio straordinario e a portata di mano, nel mondo e in se stessi. Per organizzare un incontro scrivi a mailto:info@primaeffe.it

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Conosci l'autrice

Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971, vive a Bologna. Ha pubblicato la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini (Diabasis, 2008) e, per Einaudi Stile Libero, Violazione (2012, premio Volponi Opera prima), L'amore normale (2014) e La notte ha la mia voce (2017), Il dono di Antonia (2020). Tra gli altri titoli, Via da qui (Minimum Fax, 2022), Vive! Storie di eroine che si ribellano al loro tragico destino (Harper Collins, 2023) e Il ritorno è lontano (Bompiani, 2024).

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