Scelti per voi

Non è un paese per madri di Alessandra Minello 

Viviamo in un Paese in cui la maternità è un percorso ad ostacoli cui si arriva tardi, se ci si arriva, e che crea oggettivi svantaggi nella vita lavorativa. Ciononostante resiste pervicace il mito della maternità

Essere madri non è semplice, lo dice una non-madre che ha già sentito la pressione di doverlo essere per forza. Parlare di maternità può voler dire scadere in molti luoghi comuni. Una pressione che viene da una società per cui essere madri è il naturale traguardo della vita di ogni donna, una pressione legata al "tanto me ne dovrò occupare io". 

Sì, parlare di maternità può voler dire parlare di cose che un po' tutti abbiamo ben presenti, ma in realtà quando poi queste "cose", la libertà o meno di essere madri, l'equità nel prendersi cura dei figli, la possibilità per le donne di essere autonome e realizzate a prescindere dal loro ruolo di mamme, sono tanto conosciute, quanto spesso ignorate.

Non è un Paese per madri
Non è un Paese per madri Di Alessandra Minello;

In Italia nascono sempre meno bambini, aumentano le donne senza figli, chi diventa madre lo fa sempre più tardi. Perché una dimensione della vita che dovrebbe essere semplice è diventata così complicata? Per rispondere bisogna affrontare sia gli aspetti culturali sia quelli strutturali che pesano sulle spalle delle italiane.

È ormai evidente che la realizzazione femminile può avvenire attraverso altri ambiti di vita. Tuttavia, sembra ancora palese che la "libera scelta" di avere o non avere figli non sia ad oggi così libera

Alessandra Minello ci viene in aiuto nel combattere questi luoghi comuni e lo fa dandoci dei dati. 

Sì, Non è un paese per madri non è un saggio che di numeri non ne vuole, anzi, i numeri li usa un po' come fondamenta per la costruzione di una risposta. Risposta a cosa, vi chiederete. A una delle domande delle domande: perché una dimensione della vita che dovrebbe essere semplice è diventata, invece, così complicata? 

Per rispondere non bisogna rifarsi solo ai dati che l'autrice riporta in maniera scrupolosa. Età media del primo parto, numero di figli per donna, percentuale di fecondità desiderata. Ma bisogna seguire determinati passaggi. Solo così si può avere un quadro più chiaro della situazione. 

Da dove partire? Dal primo punto che muove la scelta di essere madre: il desiderio di maternità

La spinta a creare una nuova vita è ciò che di più intimo e personale esiste. Questa spinta, però, non è stata sempre uguale nel corso del tempo. A partire dalle società rurali dove si diventava madri senza chiedersi troppi perché, alle più recenti evoluzioni del desiderio di maternità

È sugli ultimi sviluppi che si focalizza Non è un paese per madri. Oggi avere un figlio non è più l'unica via di realizzazione per una donna, ma in realtà ancora oggi la maternità riveste un ruolo importante nel complesso percorso di definizione personale. 

Le childfree, le donne che non vedono i figli nel proprio progetto di vita, sono ancora in netta minoranza. Questo è dovuto in parte al mito della maternità, al fatto che non ci si è ancora svincolati dal necessario tassello di un figlio nel proprio puzzle di realizzazione personale e un po' a una visione poco equilibrata della maternità stessa. Per trovare un equilibrio bisognerebbe capire che da una parte ci sono donne che non vogliono diventare madri, e dovremmo accettare questa prospettiva, dall'altra bisognerebbe avere la consapevolezza che la maggior parte delle donne senza figli lo è non per scelta

Benché la genitorialità sia una dimensione intima e personale, infatti, la scelta di avere un figlio ha una forte componente sociale, che incide a partire dal desiderio fino ad arrivare alla gestione pratica e quotidiana della prole

Torniamo per esempio al desiderio di maternità. La spinta non viene solo da mamma, papà, nonna, zia che alla cena di Natale, Pasqua, Capodanno iniziano a chiedere a te e al tuo fidanzato/marito/compagno "Allora quando lo fate un figlio?". Se fosse così, basterebbe disertare tutte le occasioni di riunione familiare. 

La spinta alla maternità arriva anche da una dimensione più collettiva. Proposte di pensione anticipata per le donne che hanno figli, il Fertility Day del 2016, la narrazione mediatica e politica che continua a ripeterci che dovrebbero nascere più figli per sostenere, per esempio, il sistema pensionistico italiano. 

Abbiamo detto, però, che la maggior parte delle donne che non sono madri, lo sono non per scelta. Che cosa significa? 

Quando le politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialità sono carenti e le famiglie di origine devono compensare, come ci si può aspettare un aumento della fecondità? Qui entra in gioco la questione strutturale, in tutta la sua complessità

Diventata decisiva negli ultimi decenni, nella questione strutturale si è colto anche il legame tra genitorialità e partecipazione femminile al mercato del lavoro. Fecondità e mercato del lavoro sono direttamente collegati perché dove le donne lavorano di più, nascono più bambini. 

È di certo un primo passo nel compimento della rivoluzione che cancella la divisione tradizionale dei ruoli, ma manca il tassello successivo: la gestione dei ruoli di cura. Sì, perché nella decisione se avere un figlio o meno, le donne italiane hanno sempre in mente una cosa: a prendersene cura saranno prevalentemente loro. 

Qual è allora il futuro che aspetta le future donne e (forse, ma non per forza) madri

Capire insieme la strada segnata da cultura e struttura, iniziare a riflettere sulle possibili direzioni di un cambiamento, può rendere il percorso verso il futuro un po' più semplice

Le recensioni della settimana

La posta della redazione

La posta della redazione

Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone?
Scrivi alla redazione!

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente

Chiudi

Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente