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Talking at night di Claire Daverley

Talking at night (Rizzoli)è una storia di parole non dette, di occasioni mancate e di solitudine struggente. Ma è anche la storia di un grande amore, quello tra Rosie e Will. Un sentimento profondo che si nutre di dolore e di impossibilità, ma che continua in qualche modo a (r)esistere.

I due protagonisti si conoscono durante l’ultimo anno di liceo, e diventano, pian piano, il centro di gravità l’una per l’altro. Tra di loro c’è un rapporto altalenante non sempre di natura romantica, ma che per entrambi diventa essenziale, a volte patologico, nella loro incapacità di voltare pagina.

Talking at night
Talking at night Di Claire Daverley;

Talking at night è la storia di Will e Rosie. Si incontrano da adolescenti e si innamorano tra musica degli anni '90, lunghe passeggiate, sguardi nascosti, tramonti, falò in spiaggia e telefonate nella notte. Sono destinati a essere l'amore della vita ciascuno dell'altro. Finché un giorno non accade una tragedia, e ogni possibilità di stare insieme sembra distrutta.

Rosie è radicata nelle sue convinzioni, ma si lascia influenzare dalle aspettative che gli altri nutrono nei suoi confronti. Si rende prigioniera in gabbie autocostruite, non riuscendo mai a fare o a dire quello che vuole realmente.

Le stringe le mani, una volta, per mostrarle che sa com’è difficile per lei scegliere il divertimento, scegliere la neve, anziché lo studio. Lasciarsi un po’ andare, come lui le chiede spesso

Will per certi versi è l’opposto. Apparentemente libero dalle costrizioni sociali e familiari, un lupo solitario che asseconda i propri desideri. In realtà, la corazza che mostra al mondo è meno dura di quanto sembra e racchiude un ragazzo sensibile e fragile. 

Le cose hanno cominciato a formarsi da quando sua madre se n’era andata – dopo che era uscita di casa per non tornare più. Cose che ha schiacciato nella linea sottile fra quello che faceva male e quello che non lo faceva, solo per arrivare alla fine della giornata

Anche lui, come Rosie, si sabota finendo in un circolo vizioso dal quale riesce a uscire solo dopo anni.

Il romanzo, a cavallo tra un romance e un romanzo di formazione, racconta le vicende dei due protagonisti dai loro diciassette anni fino quasi ai quaranta. I vent’anni di storia narrati sono un susseguirsi di drammi e ostacoli che li separano per poi farli ritrovare. Feriti dalla vita, Will e Rosie si curano a vicenda, fino a quando le circostanze glielo permettono.

Claire Daverley si serve di un narratore onnisciente e di dialoghi indiretti. Il lettore sa come si sentono davvero Will e Rosie, ma allo stesso tempo non può fare altro che assistere impotente alla loro relazione, che sembra non riuscire mai a trovare una quadra. Ci si ritrova spesso a incoraggiarli, a spingerli perché dicano quello che sentono veramente. Ma, in questa storia, le cose non vanno mai come ci si aspetta.

Talking at nigt è un romanzo che si rivolge a chi ama immergersi in storie d’amore difficili, in cui i protagonisti soffrono e mettono a nudo le loro vulnerabilità. È una storia di seconde occasioni e di perdono, che potrebbe far scendere una lacrima anche ai lettori meno emotivi.

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