Teoria e pratica di ogni cosa di Marisha Pessl

La verità è spesso davanti ai nostri occhi, semplicemente non siamo in grado di vederla: è questo quello che, suo malgrado, scopre Blue Van Meer.

Marisha Pessl crea un bosco fitto di misteri nel buio del quale è difficile distinguere la verità dei fatti dalle mere supposizioni. Troppo tardi ci si accorge che gli indizi erano lì da sempre, come briciole di pane, pronti a condurre a una soluzione.

Un thriller coinvolgente, che si distacca da una apparentemente tranquilla quotidianità in un crescendo di domande e misteri irrisolti, dove anche il minimo passo verso le risposte è continuamente messo in dubbio.

Blue, figlia dell’illustre professore universitario Gareth Van Meer e orfana di madre, si è appena trasferita in un nuovo liceo e viene avvicinata da un elitario gruppo di studenti che gravitano intorno all’insegnante di cinema. Un terremoto arriva a stravolgere la vita della ragazza, che si trova faccia a faccia con interrogativi che la allontanano sempre più dalla verità.

Blue potrà fare affidamento solo sulle proprie capacità, dovendo fronteggiare l’abbandono e sentendosi disorientata in questo mondo. Ma al tempo stesso scoprirà i tasselli necessari per completare l’intricato mosaico che le si staglia dinnanzi.

Potremmo definire Teoria e pratica di ogni cosa (Bompiani) anche un romanzo di formazione, dove seguiamo il percorso di Blue da ragazzina colta, avvezza alla teoria ma poco a suo agio nella pratica delle cose, a donna capace di affrontare la vita e di mettere a frutto le proprie capacità intellettive e il proprio acuto raziocinio.

Per Blue il più difficile passo verso la vita adulta non è tanto risolvere una trama intricata, ma imparare ad affrancarsi dalla figura del padre, con il quale ha un rapporto pressoché simbiotico, e la cui ingombrante ombra incombe con commenti, allusioni e pensieri.

Non ci si lasci, a ogni modo, ingannare dall’età della protagonista: Pessl riesce a creare un romanzo adatto a ogni età e dal magnetismo potente, capace di far perdere il senso del tempo e dello spazio durante la lettura.

Lo stile si adatta al livello culturale della famiglia Van Meer: ogni capitolo -eccetto uno- fa riferimento a una pietra miliare della letteratura mondiale e l’intero romanzo è costruito come un manuale universitario, impreziosito da rimandi o citazioni a opere letterarie e scientifiche e corredato da un test finale che non deve essere sottovalutato.