Anniversari e Ricorrenze

80 anni dalla nascita di Janis Joplin

Illustrazione di Elisa Pak, 2023, diplomata al Liceo artistico A. Volta di Pavia

Illustrazione di Elisa Pak, 2023, diplomata al Liceo artistico A. Volta di Pavia

Sì, è morta di overdose. Sì, come molti grandi artisti.
Il solito lusso, il solito eccesso penserai.
Aspetta, leggi prima la sua storia.
Iniziamo dalla fine e terminiamo con l’inizio, dove si nascondono le cause più profonde.

Chissà cosa ha pensato in quel momento, a occhi chiusi e durante il suo ultimo respiro.
Probabilmente ha ripercorso per immagini sparse tutta la sua carriera, prima nelle band e poi da solista. Forse ha passato in rassegna anche i suoi numerosi amori, così diversi e così brevi ma tutti vissuti con la stessa folle intensità.
Magari ha salutato anche un’altra compagna di una vita, in quel momento in circolo nelle sue vene.
Era il 4 ottobre 1970, a Hollywood.

Lui si era pentito.
Non poteva stare senza il suo folle amore. L’aveva avvisata, voleva salvarla e non riusciva a sopportare che tra di loro, oltre alla distanza, ci fosse anche qualcos’altro che Janis amava più di lui e più della sua stessa vita. Ma amare lei significava accettarlo, accettare le sue debolezze e la sua caparbietà di farcela sempre, di essere più forte di una dipendenza.
David Niehaus affida così a un telegramma il suo pentimento da amante ragionevole, a cui è chiaro il suo posto, di fianco a lei e in silenzio, senza giudicarla. Ma lei quel telegramma non lo leggerà mai.
Era qualche giorno prima del 4 ottobre 1970, a Rio De Janeiro.

Forse con questi pensieri è morta Janis Joplin il 4 ottobre 1970, sola e per overdose nell’anonima camera 105 del Landmark Motor Hotel di Hollywood.
Forse con questi pensieri David Niehaus ha scritto il suo telegramma, nella vana speranza di riaverla.
Ma facciamo qualche passo indietro.

Janis nasce a Port Arthur, in Texas, il 19 gennaio 1943. É la maggiore di tre fratelli a cui dovrebbe dare il buono esempio, ma non è così. Ribelle fin da ragazza, il rapporto con i suoi genitori è sempre stato costellato di incomprensioni e conflitti.

And when they tell me love is pain I said it might be true for you, honey, but not for Janis no more, no no no no.

My baby - Janis Joplin

La musica e il ritmo le appartengono da subito e così una Janis adolescente inizia a cantare nel coro cittadino e si avvicina al blues ascoltando artisti come Leadbelly, Bessie Smith, Odetta e Big Mama Thornton. Lei ci prova ad essere la figlia che vorrebbero sua mamma e suo papà, ma uno spirito libero non puoi imbrigliarlo per molto. Dopo aver frequentato per sole 50 ore il Lamar State College of Technology si iscrive alla University of Texas at Austin che frequenta per diversi anni senza terminarla.

Durante quelli che le saranno parsi anni di studio inutili, perchè investiti in un futuro che non le apparterrà mai scopre la musica, quella matura, da condividere con chi come lei ha la sua passione, e la capisce, e la alimenta. Nel giugno del 1964 Janis incontra Jorma Kaukonen, il futuro cantante dei Jefferson Airplane, e i due registrano diverse canzoni blues, come Typewriter Talk (dal rumore della macchina da scrivere usata dalla moglie di Kaukonen) e Daddy, Daddy, Daddy, a cui segue il suo primo album Janis, The Early Performances nel 1974.
Su consiglio di Chet Helms, impresario musicale, si propone come vocalist dei Big Brother and the Holding Company. Inizia così ad assaggiare il successo e le urla di estasi della folla, prima piccola quanto i locali che li ospitano in California, poi grande come quella del Festival Pop di Monterey che la acclama per la sua interpretazione di Ball and chain di Big Mama Thornton.

Feels just like a ball and chain. Now, love's just draggin' me down, baby, yeah, feels like a ball and chain.

Ball and chain - Janis Joplin

Per Janis e i Big Brother l’ascesa nella scena musicale americana ha il nome di Cheap Thrills, album inciso nel 1968 con le celeberrima Piece of my heart e Summertime, alla prima posizione della classifica Billboard per otto settimane e inserito dalla rivista Rolling Stone nei 500 dischi più venduti di sempre.
La sua voce calda e grintosa che sa scuoterti ovunque tu sia ma che sa anche cullarti nelle canzoni più malinconiche la rendono subito un’icona, proprio come i copricapi piumati con cui è stata spesso immortalata.

Il tempo di condividere il successo raggiunto insieme ed è giunto per Janis il momento di liberarsi. Del resto, stare insieme è sinonimo di compromesso, una parola difficile da digerire per il suo spirito ruggente.
Lascia così i Big Brother e nel 1969 inizia la carriera da solista, incontrando altre band con cui collabora occasionalmente perché nulla merita di essere duraturo e tutto è funzionale alla sua musica.
Non ha però modo di gustare lo strepitoso successo di Pearl, secondo e ultimo album che racchiude canzoni memorabili come Cry baby, My baby e Me and Bobby McGee, pronto per essere diffuso prima di quel maledetto 4 ottobre 1970 e uscito postumo.

Janis non è stata solo una cantante ma anche l’emblema di una generazione di hippy che rivendica il suo posto sgomitando tra vecchie mentalità. Attivista attenta all’uguaglianza etnica, si è sempre battuta per la libertà e apertamente bisessuale ha avuto avventure sentimentali con grandi artisti come Jimi Hendrix ma anche con persone socialmente discutibili (non per lei, certo) come la sua groupie e spacciatrice Peggy Caserta.
E infine lui, il giovane insegnante brasiliano David Niehaus, uno dei molti a cui Janis ha lasciato il cuore palpitante.

It's so easy to hurt you, darling, it's so hard, it's hard not to do. And I know that you showed me a new life and you'll always, you'll always be my friend.

Farewell song - Janis Joplin

Torniamo un attimo alla piccola Janis e tiriamo le fila di questa straordinaria storia di vita.
La sua quotidianità è complessa e le provoca ferite irreversibili. A scuola è derisa per la sua poca avvenenza e per la strenua militanza in nome dell’uguaglianza, così avversata nella cittadina bigotta e razzista di Port Arthur marchiata dal Ku Klux Klan.
A casa i genitori sono i suoi migliori nemici, non capendola mai fino in fondo.
Il risultato? Janis cerca in maniera spasmodica per tutta la vita il suo Riscatto, di cui i successi ottenuti sono solo dei piccoli tasselli di una strada che si perde all’orizzonte, senza che si intraveda la meta ultima.
Lenire le ferite interiori che mai si chiuderanno è possibile ma per lei solo con alcol e droga.

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