Scott Spencer ci parla di Un amore senza fine

Se vi chiedessimo qual è la vera forza di un libro, cosa rispondereste?
L'incredibile capacità di portarci in altri mondi, forse. O magari l'abilità a farci affezionare ai suoi personaggi come se fossero nostri amici e alle sue storie come se le stessimo vivendo noi stessi. Vero anche questo.

Nel caso specifico di Un amore senza fine, invece, Scott Spencer ci mostra - con emozione e gratitudine - che la vera potenza di un libro si manifesta nella sua possibilità di rinascere.

Pubblicato per la prima volta nel 1979 e uscito in Italia con Mondadori l'anno dopo, è tornato con Sellerio nel 2015 tradotto da Francesco Franconeri, ma non si è fermato neanche lì.
Al Salone del Libro di Torino 2023, si ripresenta a noi in nuove vesti di carta e inchiostro, tradotte da Tommaso Pincio.

Un'esperienza profonda e intramontabile, quella narrata da Spencer: il primo amore, indimenticabile e travolgente, trascinante ed erotico, ossessivo e devastante.
Protagonista e voce narrante è David, innamorato follemente di Jade, ma allontanato dalla famiglia di lei. Divorato dal bisogno di ottenere la loro fiducia, il ragazzo è pronto a spingersi oltre ogni limite pur di inseguire quel desiderio d'amore. 

Non è difficile immaginare perché questo romanzo abbia conquistato - e continui a conquistare, è evidente - una generazione di lettori dopo l'altra: la forza appassionata della storia è una lettura sempiterna, una rassicurazione per coloro che si sono ritrovati, o si trovano, a vivere l'amore in tutta la sua potenza.