Menchu e Geppino, ovvero di quei clienti speciali

Se chiedete a qualsiasi collega libraio, dalla libreria più piccola alla più grande, tutti vi diranno almeno il nome di due, tre clienti affezionati di cui vi possono raccontare più di qualcosa.

Io oggi vi racconto di un simpatico e coltissimo cliente che si chiama Giuseppe ma che noi abbiamo sempre chiamato Geppino, perché lui si è presentato così.

Alto, magro e dagli occhi dolcissimi, Geppino è uno zio per tutti noi, anzi è proprio lui che quando ci vuole spiegare qualcosa o ci chiede di fare una ricerca per lui ci dice “senti a zio”.

Geppino, in realtà, è un ex professore universitario specializzato in lingua e cultura spagnola.

Un vero e proprio pozzo di sapienza e conoscenza da cui vorrei attingere continuamente.

Un giorno di ormai diversi anni fa mi disse:

“Da oggi per me sarai Menchu”

“Menchu? E perché”

“Devi sapere (a zio) che in Spagna tutte le donne che si chiamano Carmen hanno un nomignolo e vengono chiamate Menchu”.

Geppino mi ha poi spiegato che essenzialmente in basco (lingua della quale non conosciamo ancora la provenienza non essendo indoeuropea) il mio nome è Carmenchu, da qui il diminutivo di Menchu.

Mi è piaciuto da subito, io adoro dare nomignoli alle persone, trovo sia un modo per renderle uniche e farle sentire tali e quando Geppino mi ha regalato le sue attenzioni in questo modo così dolce e spontaneo, ho trovato la cosa davvero unica.

Geppino è un uomo che ha sempre cose intelligenti da dire, ha un cuore grande e una passione per l’insegnamento che non lo ha mia abbandonato.

Lo trovo speciale.

Voi, i nostri clienti, ci arricchite del vostro sapere e ci fate scoprire ogni giorno qualcosa in più allargando le nostre conoscenze.

Speriamo di riuscire a ricambiare in minima parte tutto quello che ci date.

P.s. Se passate in libreria, chiamatemi Menchu!