10 libri sul comò

Cosa leggere per essere felici?

Illustrazione di Valeria Zaramella, 2022, studentessa presso l'Istituto Europeo di Design di Milano

Illustrazione di Valeria Zaramella, 2022, studentessa presso l'Istituto Europeo di Design di Milano

Dopo la giornata più triste dell'anno, i pianeti (e l'Organizzazione delle Nazioni Unite, pare) si sono allineati per donarci un giorno dedicato interamente alla felicità: l'ONU ha infatti emesso la sua sentenza il 28 giugno 2012, stabilendo che "la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale per l'umanità".

E se un solo giorno su 365 ci sembra un po' pochino, non vogliamo nemmeno cadere nella retorica leziosa secondo cui "ogni giorno è un buon giorno per essere felici", perché sarà sufficiente indirizzare questo biscotto della fortuna verbale alla persona sbagliata nel momento sbagliato per ricevere in cambio ondate di insulti. Meritati, a nostro parere.

La nostra cura per la felicità, chiaramente, è l'accumulo compulsivo di libri: se poi essi vengano effettivamente letti o si accatastino nella pila della vergogna a prendere polvere, non è dato saperlo. Noi non giudichiamo (anzi, capiamo perfettamente): pochi sentimenti sono equiparabili all'entrare in una libreria e acquistare un libro nuovo e quando è uno di quei giorni in cui sentite di avere applicato diverse leggi di Murphy, non c'è niente di meglio che consolarsi con una buona lettura per ritrovare la felicità perduta.

E quindi perché non esagerare e puntare tutto su libri sulla felicità? Che vogliate rivolgervi alla saggezza oltreoceano e applicare i consigli giapponesi (che hanno una risposta a tutto, da come piegare i calzini a come aggiustare l'anima) o direttamente al Dalai Lama, la felicità è solo a un libro di distanza da voi. O a un caffè.

L'importante è che, quando siete felici, fateci caso, non solo una volta all'anno.

L'arte della felicità
L'arte della felicità Di Gyatso Tenzin (Dalai Lama);Howard C. Cutler;

Conoscere se stessi, controllare le emozioni distruttive, sconfiggere l'egoismo per aprirsi agli altri attraverso l'esercizio quotidiano alla compassione: ecco riassunti i precetti che il buddhismo indica come gli ingredienti fondamentali per un'esistenza più felice. Ma questa è davvero una via percorribile per noi occidentali, costantemente indirizzati a modelli di vita tutti incentrati sulla competizione e il successo? Come possiamo conciliare il percorso suggerito dalla saggezza orientale per raggiungere la serenità interiore con le sfide che la società ogni giorno ci propone?

Il piccolo libro dell'ikigai. La via giapponese alla felicità

Ken Mogi, neuroscienziato giapponese ricercatore ai Sony Computer Science Laboratories, ci accompagna in un affascinante viaggio nella tradizione del suo paese, alla ricerca di qualcosa di prezioso e semplice, sfuggente e misterioso: la forza che ci fa alzare dal letto la mattina, che ci fa amare ciò che facciamo, che ci fa sentire in armonia con il fluire del tempo. I giapponesi hanno una parola per tutto questo: ikigai. Ken Mogi è l'uomo che può insegnarcela.

L' arte di essere felici esposta in 50 massime

Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di Schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui "la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa".

Il libricino della felicità. Come liberarsi dalle zavorre e raggiungere i propri obiettivi

Ti sei mai svegliato guardando il soffitto e pensando come sono arrivato fino a qui? Se la riposta è sì, questo è il libro che fa per te. Dandoti un diverso punto di vista su tutto ciò che ti accade e su come affrontarlo, scavando tra le macerie o i cocci e ricostruendo pezzo per pezzo come raggiungere la felicità, i propri obiettivi, sogni, desideri, senza più avvertire il peso del passato o del senso di colpa, senza più farsi limitare da ciò che iterativamente accade nella nostra mente, anche navigando in acque burrascose.

La felicità del lupo
La felicità del lupo Di Paolo Cognetti;

Fausto si è rifugiato in montagna perché voleva scomparire, Silvia sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove. Lui ha quarant'anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre Fontana Fredda si prepara per l'inverno. Intorno a loro ci sono Babette e il suo ristorante, e poi un rifugio a piú di tremila metri, Santorso che sa tutto della valle, distese di nevi e d'erba che allargano il respiro. Persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. Anche lui in cerca della sua felicità.

Basta un caffè per essere felici
Basta un caffè per essere felici Di Toshikazu Kawaguchi;

L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può vivere un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro.

Quando siete felici, fateci caso. Ediz. ampliata

Questo volume raccoglie quindici discorsi (di cui sei inediti) tenuti da Kurt Vonnegut fra il 1978 e il 2004 e si propone come una piccola summa del pensiero di un maestro geniale e irriverente della letteratura del Novecento. Fra aforismi, ricordi, aneddoti, riflessioni, i discorsi di Vonnegut brillano dello stesso spirito vivace e irriverente che anima la sua narrativa: mai predicatorio, mai consolatorio, ma capace di sferrare attacchi frontali allo status quo, cantare inni alla libertà e alla creatività dell’essere umano, spiazzare e divertire con il suo humour dissacrante, Kurt Vonnegut ci parla ancora, a qualche anno dalla morte, con una voce modernissima e utile a leggere il mondo in maniera critica e potenzialmente rivoluzionaria.

La felicità delle piccole cose
La felicità delle piccole cose Di Caroline Vermalle;

Parigi. La neve cade dolcemente sulla città, ammantando di bianco la Tour Eiffel, Notre-Dame e il Panthéon, come in una cartolina. Un uomo passeggia lungo la Senna diretto verso casa, un elegante palazzo sull'Île Saint-Louis. È Frédéric Solis, avvocato di successo con la passione per i quadri impressionisti. Affascinante, ricco e talentuoso, Frédéric sembra avere tutto quello che si può desiderare dalla vita. Di incontro in incontro, di sorpresa in sorpresa, torneranno a galla ricordi che Frédéric credeva di aver dimenticato, e un tesoro ben più prezioso di qualsiasi ricchezza.

HappyNext. Alla ricerca della felicità

Felicità: cosa significa davvero? In cosa risiede? Da sempre il genere umano concentra i suoi sforzi per afferrarla, per coglierla tanto nel fascino delle grandi idee quando nella meraviglia delle piccole cose. Eppure, raramente si può dire di esserci riusciti. La ricerca della felicità si sposa con l'inesauribile curiosità di Simone Cristicchi, qui viaggiatore insieme al lettore, il quale, attraverso la filosofia, la meditazione e la fede, ci parla della bellezza, della vitalità, del tempo, del senso di appartenenza e di comunità, di musica e di storie.

Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità

Ogni giorno prendiamo decisioni sui temi più disparati: come investire i nostri soldi, cosa mangiare per cena, dove mandare i figli a scuola, con che mezzo di trasporto raggiungere il centro della città. Purtroppo facciamo spesso scelte sbagliate. Mangiamo troppo, usiamo la macchina quando potremmo andare a piedi, scegliamo il piano tariffario peggiore per il nostro telefonino o il mutuo meno conveniente per comprare una casa. Siamo esseri umani, non calcolatori razionali, e siamo condizionati dalla complessità della vita quotidiana. È per questo che abbiamo bisogno di un "pungolo", di una spinta gentile che ci indirizzi verso la scelta giusta.

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