Terrori, piacere, preoccupazioni e speranze, questo è quello che si può trovare nei sei libri finalisti selezionati ieri all'International Booker Prize 2023.
I romanzi scelti «offrono una gamma completa di esperienze umane» che «ci trasportano non solo al di fuori della realtà, ma anche al di fuori del linguaggio comune del quotidiano» così la giuria presieduta dalla scrittrice Esi Edugyan ha definito la shortlist di quest'anno.
158 opere in partenza, ridotti in agosto a una longlist di solo tredici titoli: oggi ne sono rimasti soltanto sei a concorrere per il prestigioso premio letterario internazionale.
I giudici sono alla ricerca del miglior testo narrativo a opera di scrittori di qualsiasi nazionalità, scritta in inglese e pubblicata nel Regno Unito o in Irlanda tra il 1° ottobre 2022 e il 30 settembre 2023. Nella lista figurano autori provenienti da Stati Uniti, Irlanda, Kenya e Canada; tutti che partecipano per la prima volta dell'ambito onore di arrivare in finale.
Tra di loro, solo due scrittrici donne: la canadese Sarah Bernstein, che con il suo Study For Obedience esplora i temi del pregiudizio e del senso di colpa, insieme all’unica scrittrice britannica Chetna Maroo, selezionata con il suo ipnotico romanzo d’esordio Western Lane che parla di lutto e sorellanza e segue la storia di un’adolescente per la quale il campo da squash diventa il suo mondo.
The Bee Sting di Paul Murray è una tragicommedia su una famiglia irlandese in crisi ed è il romanzo più lungo della lista, dichiarato dalla giuria «divertente, triste e veritiero». A lui si è aggiunto Paul Lynch con Prophet Song, un’opera distopica ambientata a Dublino che ha fatto sì che un altro Paul entrasse per la prima volta nella shortlist del Booker.
Infine, i due autori statunitensi Jonathan Escoffery e Paul Harding hanno incontrato anch'essi il favore della giuria: il primo, con If I Survive You, un romanzo d’esordio costituito da una raccolta di otto storie collegate tra loro che seguono le vicende di una famiglia giamaicana alle prese con il razzismo e una crisi finanziaria a Miami. Il secondo è stato un premio Pulitzer per la narrativa nel 2010 con il libro Tinkers. Il suo romanzo candidato al Booker, This Other Eden, è ispirato alla storia vera di un’isola al largo della costa del Maine, che divenne una delle prime comunità di minoranza integrate del nord-est americano.
Dal cambiamento climatico all'immigrazione, le difficoltà finanziarie, la persecuzione delle minoranze, l'estremismo politico e la violazione delle libertà personali, i sei libri finalisti fanno tutti riflettere sul tempo di crisi in cui viviamo e guardano al futuro con preoccupazione, ma non solo. Speranza, umorismo e umanità accompagnano i personaggi nel loro viaggio alla ricerca di pace e appartenenza.
Dopo la premiazione dell’anno scorso dello scrittore srilankese Shehan Karunatilaka con Le sette lune di Maali Almeida (qui la nostra recensione al libro), il 26 novembre sarà annunciato il nuovo vincitore del premio di 50.000 sterline nel corso del maestoso evento celebrativo che si terrà a Londra.
Fama et gloria sequentur.
Ti potrebbero interessare
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente