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Capolavori della letteratura: per le biblioteche di Roma con i grandi maestri

© Fondazione De Sanctis / laminetti.it

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Racconto i tormenti, le cadute, le goffaggini e gli esiti tragicomici di uno dei personaggi più straordinari della letteratura italiana: Zeno Cosini. Così Francesco Piccolo darà l’avvio alla rassegna Capolavori della letteratura, giovedì 31 agosto, alle 18.00, alla Biblioteca Goffredo Mameli, presentando il libro La coscienza di Zeno di Italo Svevo.

Dunque dal 31 agosto al 12 ottobre tre biblioteche romane ospiteranno Capolavori della letteratura, un ciclo di otto incontri letterari a cura della Fondazione De Sanctis. Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale Estate Romana 2023-2024 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE. Una rassegna sostenibile, inclusiva e gratuita che coinvolge otto tra i più amati scrittori e scrittrici contemporanei: Francesco Piccolo, Veronica Raimo, Giulia Caminito, Giancarlo De Cataldo, Corrado Augias, Nadia Terranova, Antonella Lattanzi, Dacia Maraini.

© Sandro Messina

Un ciclo di otto incontri letterari curati con lo stile della Fondazione De Sanctis che ama ripercorrere e far rivivere alcuni dei grandi capolavori della letteratura attraverso la voce, i racconti, ma anche le interpretazioni di ciascun scrittore e scrittrice che animeranno uno per uno gli appuntamenti con unopera  scelta dallo stesso autore: Italo Svevo, Albert Camus, le grandi autrici trascurate dai programmi scolastici, Alessandro Manzoni, Elio Vittorini, Carlo Pisacane, Beppe Fenoglio e Goliarda Sapienza. Gli incontri si terranno in tre diverse biblioteche comunali di Roma: Teatro Biblioteca Quarticciolo, Biblioteca Goffredo Mameli, Biblioteca Villino Corsini - Villa Pamphilj.

“Lo straniero” non è un libro che ti cambia la vita, ma ti aiuta a comprenderne l’insensatezza, scrive Veronica Raimo che presenterà il romanzo di Albert Camus il 9 settembre alle 11.30 alla Biblioteca Goffredo Mameli.

Cuore pulsante della rassegna sono le biblioteche pubbliche, luoghi e spazi cruciali di quartieri complessi necessari per divulgare e riscoprire il valore del libro, della lettura e della cultura. Gli incontri propongono il libro e la letteratura come elementi fondamentali nella costruzione delle singole personalità, ma anche delle comunità. Con un’attenzione particolare agli studenti adolescenti, dal momento che proprio in questa fase della vita avviene una rottura con l’esperienza della lettura.  Otto gli appuntamenti ad ingresso gratuito dedicati alla cittadinanza e altri due riservati alle scuole non facenti parte del programma Estate Romana.

Non mancheranno riflessioni che porteranno all’attenzione del pubblico il tema delle tante scrittrici dimenticate che saranno raccontate da Giulia Caminito nell’incontro di martedì 19 settembre, alle 17.30, al Villino Corsini, Villa Pamphilj. «Nell’ultimo decennio tante scrittrici del Novecento letterario italiano – scrive Giulia Caminito – sono state riscoperte e ripubblicate. Il pubblico di lettori e lettrici ha potuto così interrogarsi sull’importanza della loro letteratura. Sono nate collane dedicate a questi recuperi, alcune sono diventate dei casi letterari, altre dopo un breve giro in libreria si sono inabissate nuovamente, persino sui social sono state create pagine per valorizzare queste autrici e farle conoscere al pubblico dei più giovani. Ma sono ancora moltissime quelle sommerse e dimenticate, quelle donne che hanno scritto libri di grande bellezza e intensità ma che sono state snobbate dall’editoria e dai premi. Quali sono i loro nomi e che cosa scrivevano? A che punto siamo in questa riscoperta? Cosa potrebbe cambiare nella scuola italiana se venissero finalmente insegnate anche le donne scrittrici? Un incontro per parlare della nostra letteratura dal punto di vista delle donne, le loro personalità, i loro successi, le loro sconfitte».

Così come Giancarlo De Cataldo ci farà ripercorrere la vita di Carlo Pisacane, sabato 23 settembre 11.30, alla Biblioteca Teatro Quarticciolo. «Fra tutti i patrioti risorgimentali Carlo Pisacane – commenta De Cataldo – può oggi essere considerato emblematico di una modernità che siamo finalmente in grado di apprezzare di là da ogni facile retorica: perché oltre a combattere per l’idea di un’Italia unita fu il primo a considerare la necessità di una profonda riforma sociale – lui, nobile di alto rango, importò il Manifesto di Marx ed Engels – e osò sfidare il perbenismo ipocrita dell’epoca rendendo pubblico il suo amore per una donna sposata».

© Maurizio Riccardi

Da I promessi sposi di Alessandro Manzoni presentato da Corrado Augias sabato 30 settembre 11.30 alla Biblioteca Teatro Quarticciolo, si passerà alle Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini con Nadia Terranova, mercoledì 4 ottobre 17.30.

Mentre Antonella Lattanzi racconterà Una questione privata di Beppe Fenoglio, giovedì 5 ottobre 11.30 al Villino Corsini, e così commenta: «Il libro che la nostra generazione voleva fare, adesso c’è, e il nostro lavoro ha un coronamento e un senso, e solo ora, grazie a Fenoglio, possiamo dire che una stagione è compiuta, solo ora siamo certi che è veramente esistita: la stagione che va dal Sentiero dei nidi di ragno a Una questione privata. Così scrive Calvino, nella Prefazione del 1964 al suo primo romanzo Il sentiero dei nidi di ragno, a proposito di Beppe Fenoglio e di Una questione privata. La stagione di cui parla Calvino è quella del neorealismo, e cioè della produzione letteraria figlia, in molti modi diversi, della Seconda guerra mondiale e della Resistenza.

Una questione privata viene pubblicato nell’aprile del ’63, due mesi dopo la morte di Fenoglio, ed è il suo capolavoro. Un libro perfetto, che rende l’esperienza storica – la Resistenza – davvero una questione privata (sfuggendo così al didascalico, al manicheo, al resoconto documentaristico), che racconta di amore, giovinezza, dolore, morte, speranza, rinascita; e guerra. Un libro la cui lingua è fatta di lame e di musica, di ritmo e montaggio, un libro piccolo – poco più di cento pagine – ma gigantesco, che corre al galoppo verso uno dei finali più belli della letteratura italiana. Un romanzo in cui Fenoglio riesce a rendere la propria esperienza partigiana, la propria esperienza di vita e di Storia la storia di ognuno di noi. Una questione privata, appunto, perché questo libro ci racconta, ci scandaglia, ci rivela; dovunque siamo nati, in qualunque momento abbiamo vissuto, qualunque cosa abbiamo visto fatto o subìto, chiunque siamo».

© Cristiano Gerbino

Il ciclo si concluderà con Dacia Maraini che racconterà Larte della gioia di Goliarda Sapienza, giovedì 12 ottobre 17.30 alla Biblioteca Teatro Quarticciolo. «La riproposizione di classici, più o meno recenti ma tutti molto amati, della letteratura e la loro rilettura da parte di alcuni dei più stimolanti protagonisti del panorama contemporaneo offre al pubblico delle biblioteche romane un'occasione per riflettere su libri e autori che continuano a parlare ai nostri cuori», commenta Giovanni Solimine, presidente dell'Istituzione Biblioteche di Roma.

© Giuseppe Moretti

Scopri i grandi classici

La coscienza di Zeno

Di Italo Svevo | Feltrinelli, 2014

Uomini e no

Di Elio Vittorini | Mondadori, 2022

Una questione privata

Di Beppe Fenoglio | Einaudi, 2022

L'arte della gioia

Di Goliarda Sapienza | Einaudi, 2014

I Promessi sposi

Di Alessandro Manzoni | Feltrinelli, 2014

Il sentiero dei nidi di ragno

Di Italo Calvino | Mondadori, 2022

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Gli autori e le autrici di Capolavori della letteratura

Francesco Piccolo è scrittore e sceneggiatore. Esordisce in letteratura con il romanzo Diario di uno scrittore senza talento (1993) che si qualifica finalista al Premio Calvino. Tra i suoi libri si ricordano: La separazione del maschio, Momenti di trascurabile felicità, Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), Momenti di trascurabile infelicità, L’animale che mi porto dentro, Momenti trascurabili Vol. 3, La bella confusione, Scrivere è un tic. I metodi degli scrittori (tutti editi da Einaudi). Con Feltrinelli ha pubblicato  Storie di primogeniti e figli unici (1999), E se c'ero, dormivo (2000), Allegro occidentale (2005), La separazione del maschio (2023).Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre), Paolo Virzì (My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John - The Leisure Seeker, Notti magiche), Francesca Archibugi (Il nome del figlio, Gli Sdraiati), Silvio Soldini (Agata e la tempesta, Giorni e nuvole).Ha sceneggiato la serie tv L’amica geniale, tratta dall’omonimo best seller dell’autrice Elena Ferrante.È stato autore di molti programmi televisivi come: Vieni via con me, Quello che (non) ho, Viva il 25 aprile e FalconeeBorsellino e collabora con alcune testate giornalistiche.

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Veronica Raimo è una scrittrice italiana. Ha pubblicato i romanzi: Il dolore secondo Matteo per minimum fax (2007), Tutte le feste di domani per Rizzoli (2013), Miden per Mondadori (2018) tradotto in USA, UK e Francia. Nel 2022 esce per Einaudi, Niente di vero, romanzo grazie al quale si aggiudica il Premio Strega Giovani e il Premio letterario Viareggio-Rèpaci. Nel 2019 ha pubblicato per Feltrinelli la raccolta di poesie Le bambinacce scritto con Marco Rossari. Nel 2012 ha scritto la sceneggiatura del film Bella addormentata di Marco Bellocchio. Traduce dall'inglese per diverse case editrici, tra gli autori: F. Scott Fitzgerald, Ray Bradbury, Octavia E. Butler. Ha scritto su varie testate, tra cui "Il Manifesto", D-La Repubblica", "Amica", "Robinson", "Rivista Studio", "Linus", "Rolling Stone" e oggi collabora con "TTL" e "Il tascabile".Nel 2023 esce per Einaudi, La vita è breve, eccetera, vincitore del Premio Chiara 2024.

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Giancarlo De Cataldo (Taranto, 1956), è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore. Ha scritto molti romanzi (il più noto è di certo Romanzo criminale, edito nel 2002 per Einaudi e vincitore l'anno successivo del Premio Scerbanenco: da questo libro Michele Placido ha tratto un celebre film, seguito poi da una serie tv), sceneggiature per cinema e televisione e testi teatrali. Collabora a quotidiani e a riviste come, tra le altre, «la Repubblica», «Il Messaggero», «L'Unità» e «Corriere della Sera Magazine». Nel giugno del 2007 esce nelle librerie Nelle mani giuste, ideale seguito di Romanzo criminale, ambientato negli anni '90, dal periodo delle stragi del '93, a Mani Pulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica; i due libri hanno alcuni personaggi in comune. Nel 2009 esce per Einaudi La forma della paura, scritto a quattro mani con Rafele Mimmo. Dell'anno successivo è Il padre e lo straniero, sempre per Einaudi. Nel 2012 esce Io sono il Libanese, e nel 2013 De Cataldo firma con Gianrico Carofiglio e Massimo Carlotto un volume di racconti intitolato Cocaina, pubblicato da Einaudi Stile Libero. Sempre del 2013 è Suburra (Einaudi), di cui è autore insieme a Carlo Bonini. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: I semi del male (Rizzoli 2014), Nell'ombra e nella luce (Einaudi 2014), Alba nera (Rizzoli 2019), Quasi per caso (Mondadori 2019), Un cuore sleale (Einaudi 2020), Il suo freddo pianto (Einaudi 2021), Il bacio del calabrone (Einaudi 2024), Per Questi Motivi. Autobiografia criminale di un Paese (SEM, 2024).

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Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre venti paesi. La madre, Topazia, era pittrice e apparteneva a un’antica famiglia siciliana; il padre, Fosco Maraini, era un etnologo che, vinta una borsa di studio, nel 1938 trasferisce la famiglia in Giappone per portare avanti uno studio sugli Hainu, una popolazione in via di estinzione stanziata nell’Hokkaido. Ma nel 1943 il governo giapponese, in base al patto d'alleanza cha ha stipulato con Italia e Germania, chiede ai coniugi Maraini di firmare l’adesione alla Repubblica di Salò, e poiché i due rifiutano, vengono internati insieme alle tre figlie in un campo di concentramento a Tokyo, dove patirono la fame. Nella sua collezione di poesie Mangiami pure, del 1978, la futura scrittrice racconterà delle atroci privazioni e sofferenze di quegli anni.Rientrata in Italia, la famiglia Maraini si trasferisce in Sicilia. Quando Dacia diventa maggiorenne decide di andare a vivere a Roma con il padre, dove si mantiene come archivista, segretaria e giornalista, e comincia a collaborare con diverse testate quali «Paragone», «Nuovi Argomenti», «Il Mondo». Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, cui seguono l'anno successivo L’etica del malessere (con cui ottiene il Premio Internazionale degli Editori Formentor) e A memoria (1967). Comincia ad occuparsi anche di teatro fondando, insieme ad altri scrittori, il Teatro del Porcospino, in cui si rappresentano solo novità italiane: Gadda, Moravia, Tornabuoni... Lei stessa dal 1965 scriverà molti testi teatrali, tra i quali Maria Stuarda. A Roma incontra Alberto Moravia, che nel 1962 lascerà la moglie e scrittrice Elsa Morante per lei. Nel 1973 fonda, con Lù Leone, Francesca Pansa, Maricla Boggio e altre, il Teatro della Maddalena, gestito e diretto solamente da donne. Il teatro, infatti, è sempre per Dacia Maraini anche un luogo per informare il pubblico di specifici problemi sociali e politici. Un altro romanzo viene pubblicato nel 1972, Memorie di una ladra: Monica Vitti ne ricava uno dei suoi film più riusciti. L’anno successivo esce Donna in guerra, poi tradotto, come quasi tutti i suoi libri, in molte lingue. Nel 1980 è la volta di Storia di Piera, scritto in collaborazione con Piera degli Esposti: Marco Ferreri ne ricaverà un fortunato film con Marcello Mastroianni. Sempre degli anni Ottanta sono i romanzi Il treno per Helsinki (1984), sulla nostalgica ricerca degli entusiasmi del passato, e Isolina (1985), la storia toccante di una ragazza a cavallo tra Otto e Novecento. Ma la consacrazione letteraria avviene nel 1990, quando esce La lunga vita di Marianna Ucrìa, accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico e vincitore del premio Supercampiello. Nel 1993 viene pubblicato Bagheria, un appassionante viaggio autobiografico nei luoghi d’infanzia; e Cercando Emma, che ripercorre la vicenda del romanzo Madame Bovary di Flaubert. Nel 1994 lo scritto Voci, anch’esso vincitore di molti premi letterari, offre una nuova interpretazione sul tema della violenza sulle donne. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell'infanzia sono ancora al centro delle sue opere successive: il breve saggio sulla modernità e sull’aborto Un clandestino a bordo (1996) e il libro-intervista E tu chi eri? (1998). Del 1999 è il libro di racconti Buio, che narra la violenza sull'infanzia in dodici toccanti storie: riceve il premio Strega. Da segnalare anche il romanzo del 1997 Dolce per te, in cui una donna matura e giramondo scrive ad una bambina per evocare i ricordi del suo amore per un giovane violinista, descrivere viaggi, concerti, aneddoti familiari. Infine, Se amando troppo (1998) raccoglie le poesie di Dacia Maraini scritte tra 1966 e il 1998.Tra il 2000 e il 2001 vengono pubblicati: Amata scrittura (in cui svela con passione e umiltà i segreti del mestiere di scrittore), Fare teatro 1966-2000 (che raccoglie quasi tutte le sue opere teatrali) e La nave per Kobe (in cui rievoca l'esperienza infantile della prigionia in Giappone). La letteratura, la famiglia e il mistero del corpo sono i temi principali di Colomba (2004). Degli ultimi anni sono invece la raccolta di articoli I giorni di Antigone (2006) e il saggio Il gioco dell'universo (2007) di cui è coautrice insieme al padre. Ancora estremamente prolifica, Dacia Maraini viaggia attraverso il mondo partecipando a conferenze e prime dei suoi spettacoli. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Il treno dell'ultima notte, nel 2009 la raccolta di racconti La ragazza di via Maqueda, nel 2010 La seduzione dell'altrove, nel 2011 La grande festa, nel 2012 L'amore rubato. Del 2014 è Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza (Rizzoli); del 2015 La bambina e il sognatore (Rizzoli), mentre è del 2016 Se un personaggio bussa alla mia porta (Rai Eri). Altri suoi libri: Tre donne. Seguini Corpo felice (Rizzoli, 2018), Trio (Rizzoli, 2020), Una rivoluzione gentile (Rizzoli, 2021), Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia (Rizzoli, 2023), Diario degli anni difficili. Con le donne di ieri, oggi e domani (Solferino, 2024). Gli editori di riferimento sono Rizzoli e Einaudi. Dacia Maraini è una tra le più conosciute scrittrici italiane: è stata anche una delle favorite per il Premio Nobel alla Letteratura.

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Giulia Caminito è un autrice italiana. Laureata in Filosofia politica, decide di dedicarsi alla scrittura. Suo padre è originario di Asmara, sua nonna e suo nonno si sono conosciuti ad Assab, la sua bisnonna fu guidatrice di camion, contrabbandiera di alcolici e personalità vivace della comunità italiana d’Etiopia ed Eritrea. “La Grande A”, il suo romanzo d’esordio, è dedicato all’avventurosa vita della bisnonna e ha avuto numerosi riconoscimenti, il premio Bagutta Opera Prima, il premio Berto e il Premio Brancati Giovani. Ha scritto il suo primo libro per bambini La ballerina e il marinaio (Orecchio Acerbo 2018). Per Un giorno verrà, pubblicato da Bompiani nel 2019, ha ricevuto il XXVIII Premio Fiesole Narrativa Under 40. Nel 2021 ha vinto il Premio Campiello con il libro L'acqua del lago non è mai dolce (Bompiani, 2021).Nel 2024 esce sempre per Bompiani, Il male che non c'è.

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Giornalista, scrittore e conduttore televisivo. Dopo diverse esperienze giornalistiche come inviato per «L’Espresso», «Panorama» e «la Repubblica», approdò alla televisione e insieme al direttore di Raitre, Angelo Guglielmi, partecipò alla nascita della cosiddetta “TV-verità”, che cercava di istituire un rapporto il più diretto possibile con la realtà. Nacquero così Telefono giallo (1987-1993), una serie di inchieste a metà tra documentario e fiction su episodi della cronaca nera italiana – seguite da dibattiti in studio con testimoni o esperti che rispondevano alle domande dei telespettatori – e il programma di divulgazione culturale Babele (1990-1993), sorta di salotto letterario televisivo, attento all’attualità e alle richieste del pubblico in sala. Passò successivamente a Telemontecarlo, dove nel 1994 condusse Domino. Nel 2005 condusse, per la RAI, il programma Enigma. La sua attività di scrittore spazia dal teatro alla narrativa, alla saggistica. Negli anni Sessanta Augias si interessò al teatro sperimentale e per il romano Teatro dei 101 scrisse Direzione Memorie (1966) e Riflessi di conoscenza (1967), entrambi interpretati da Gigi Proietti; del 1984 è invece L’onesto Jago. Alla produzione narrativa appartengono numerosissimi romanzi tra cui: Quel treno da Vienna (1981); Il fazzoletto azzurro (1983); Quella mattina di luglio (1995); tra i saggi si ricordano Giornali e spie (1983); I segreti di Parigi (1997); Modigliani, l’ultimo romantico (1999); I segreti di New York (2000); I segreti di Londra (2003); I segreti di Roma (2005); I segreti del Vaticano (2010). Infine, Augias cura una rubrica di recensioni letterarie sul supplemento settimanale “Il Venerdì” del quotidiano «la Repubblica». Nel 2006, in collaborazione con il docente bolognese Mauro Pesce, ha pubblicato il libro Inchiesta su Gesù. Nel 2007 ha pubblicato per Mondadori Leggere. Perché i libri ci rendono migliori, più allegri e più liberi. Nel 2008 ha pubblicato il libro Inchiesta sul Cristianesimo. Come si costruisce una religione, nel quale dialoga con il docente di Letteratura cristiana antica Remo Cacitti (Università di Milano) sullo sviluppo del Cristianesimo nella storia. Tra le pubblicazioni Einaudi si ricordano: Le ultime diciotto ore di Gesù (2015), Il lato oscuro del cuore (2015), I segreti di Istanbul. Storie, luoghi e leggende di una capitale (2016), Questa nostra Italia. Luoghi del cuore e della nostra memoria (2017), Racconti parigini (2018), Il grande romanzo dei Vangeli (2019), Breviario per un confuso presente (2020), Paolo. L'uomo che inventò il Cristianesimo (2023), La vita s'impara (2024).

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Antonella Lattanzi è nata a Bari nel 1979. Vive a Roma. Devozione (Einaudi Stile libero, 2010) è il suo primo romanzo, seguito da Prima che tu mi tradisca (entrambi per Einaudi). Ha collaborato al programma Tv Le invasioni barbariche, mentre per il cinema ha scritto le sceneggiature di Fiore (di Claudio Giovannesi). Per Mondadori è autrice di Una storia nera (2017). Tra gli altri titoli, Questo giorno che incombe (Harper Collins, 2021), Cose che non si raccontano (Einaudi, 2023), incluso nella dozzina finalista del Premio Strega 2024.

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Nadia Terranova (Messina, 1978), si è laureata in filosofia e si è dottorata in storia moderna. Per Einaudi ha scritto i romanzi "Gli anni al contrario" (2015, vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l'americano The Bridge Book Award) e "Addio fantasmi" (2018, finalista al Premio Strega, vincitore del premio Subiaco Città del libro, del premio Alassio Centolibri, del premio Nino Martoglio e del premio Mario La Cava). Ha scritto anche diversi libri per ragazzi, tra cui "Bruno il bambino che imparò a volare" (Orecchio Acerbo 2012), "Casca il mondo" (Mondadori 2016) e "Omero è stato qui" (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi), e un saggio sulla letteratura per ragazzi, "Un'idea di infanzia" (ItaloSvevo 2019). Le sue opere sono tradotte in tutto il mondo.

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