Una brutta bistecca d’oro per il Vietnam

Giovedì 11 novembre 

Nella magnifica mobilitazione sul clima in atto a Glasgow, occorre ricordare qui una storia decisamente antipatica.
La delegazione del Vietnam, guidata dal ministro To Lam, che sembra essere un potentissimo capo della sicurezza, dopo aver deposto a Londra una corona di fiori alla tomba di Karl Marx (“tutto quello che abbiamo fatto ha origine da lui”) è stata filmata in una imbarazzante scena degna di un narcos messicano. A cena in un famoso (e famigerato) ristorante turco londinese, il Salt Bae, il ministro To Lam è stato imboccato dal cuoco del locale con la prima fettina di una bistecca, cucinata in foglie d’oro (!), del prezzo di 1450 sterline. (un video della scena, che stava diventando virale per la sua volgarità è stato prontamente tolto da Instagram, ma è ancora rintracciabile).

Non si sa che contributo stia dando il Vietnam alla lotta al cambiamento climatico; non sappiamo quanto sia lo stipendio di un normale cittadino vietnamita, ma ci ricordiamo tutti di che cosa è stato il Vietnam per la grande generazione di giovani europei ed americani, che furono ammirati dal coraggio, dal sacrificio, dalla determinazione di Ho Chi Min e del generale Giap. Era, più o meno, mezzo secolo fa.
I vietcong erano magrissimi e frugali, i soldati dell’esercito americano erano grassi e strafatti di droghe.

Peccato che ora venga fuori questa storia della bistecca d’oro, che sa tanto di tradimento, di sogno tradito.

Per chi però è ancora affezionato al buon tempo che fu, si può consigliare una visita al ristorante milanese “L’antica Pesa” di via Pasubio; sui muri esterni una piccola lapide ricorda che lì Ho Chi Min lavorò, negli anni Venti, come sguattero. All’interno, su una piccola mensola, c’è il busto del padre fondatore del Vietnam e frequenti gruppi di turisti vietamiti vengono a farsi una foto con lui.
La cotoletta alla milanese, ottima, ha prezzi abbordabili, e fa piacere sapere che lo zio Ho l’abbia almeno assaggiata, ai suoi tempi.