La redazione segnala

Festivaletteratura Mantova 2023

© Nicola Giorgio

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Al via la 27esima edizione del Festivaletteratura Mantova che ospiterà oltre 300 scrittori da tutto il mondo da mercoledì 6 a domenica 10 settembre! Il tema quest’anno sarà Trovare le parole, una sfida sempre più difficile nel nostro tempo, dove le cose sembrano sfuggire dal loro significato o, viceversa, dove dare un nome alle cose non sembra mai sufficientemente vicino alla realtà.

Mettere insieme le parole, provare a ricucirne il senso, misurarne la “tenuta” e farne dialogo è lo sforzo che da sempre impegna Festivaletteratura e si esprime nel chiamare autrici e autori da tutto il mondo, nell’aprire sempre nuovi spazi di ascolto e di scambio, nel tentare operazioni di aggancio più o meno ardite tra linguaggi e narrazioni diverse per leggere – attraverso la letteratura – una realtà che parla e ci sembra non dire

I LUOGHI

Mettere in discussione i canoni è la parola d’ordine dell’edizione di quest’anno. Significa creare alleanze tra generi diversi, tra arte e letteratura, significa unire cittadinanze da tutto il mondo e confrontare gli autori con i lettori, le generazioni più lontane con quelle vicine; significa anche dare voce a istanze sociali nuove che chiedono sempre più di essere ascoltate. Il risultato finale aprirà il Festivaletteratura a spazi diversi, espandendo i luoghi tradizionali anche fuori dalle mura di Mantova e coinvolgendo musei, centri di studio e altre realtà.

La mappa di Festivaletteratura infatti si arricchisce e si movimenta. Accanto ai luoghi storici della città di Mantova, come Piazza Castello, Palazzo San Sebastiano, il Teatro Bibiena, Piazza Alberti… già protagonisti delle precedenti edizioni del Festival, si affiancano nuove location, come Palazzo d’Arco, Palazzo Ducale, la Biblioteca Teresiana o il quartiere di Lunetta, che renderanno ancora più magica la partecipazione con cacce al tesoro, percorsi segreti e un’escape room nata per celebrare il romanzo di Italo Calvino Se una notte d’inverno un viaggiatore.

I PROTAGONISTI

Quest’anno il Festivaletteratura ha ampliato ancora di più il panorama dei suoi protagonisti. Poiché la letteratura è incontro di culture diverse, ogni opera porta con sé e dentro di sé, più o meno consciamente, citazioni, rimandi, e letture d’ispirazione. Per questo rivolgere l’attenzione al quadro letterario internazionale diventa sempre più fondamentale: in rappresentanza del loro subcontinente indiano arrivano Shehan Karunatilaka, vincitore del Man Booker Prize, e il giornalista e saggista Pankaj Mishra; il Premio Nobel per la letteratura Olga Tokarczuk torna per discutere con noi le brutalità della guerra e dei regimi autoritari; Lella Costa in dialogo con la scrittrice croata Ivana Bodrožić riporta in luce la memoria delle diaspore balcaniche. Spostandoci ad ovest le diverse americhe saranno rappresentate dall’attivista cilena Cynthia Rimsky, dal romanziere Miguel Bonnefoy, dalle parole di Ken Kalfus e David Sedaris. Infine, tra le protagoniste più attese, Valérie Perrin dialogherà con Elisabetta Bucciarelli su Le mille forme dell’amore sabato 9 settembre alle ore 10:30 presso il Palazzo Ducale in Piazza Castello: l’occasione permette di discutere con una delle più apprezzate scrittrici francesi contemporanee, nonché tra le più brave nel racconto a tinte rosa, l’amore in ogni sua declinazione.

Grande spazio è lasciato al dibattito sulla natura della scrittura e le sue forme: il crescente ricorso a forme di autonarrazione, dal memoir, alle autobiografie, alla scelta della prima persona è al centro del discorso di Paolo Giordano, Emanuele Trevi, Walter Siti, Francesco Piccolo e Marco Drago che ci parlano della relazione sempre più stretta tra verità e finzione, tra scrittore e protagonista, quando il secondo diventa proiezione del primo. Declinano il tema Francesca Capossele, Silvia Di Natale, Olga Campofreda, Mavie Da Ponte, raccontando la ricchezza che un dettaglio familiare, una piccola situazione biografica aggiunge all’opera donando colore alla narrazione.

Calvino in gioco 

Nel centenario dalla nascita di Italo Calvino, il Festivaletteratura di Mantova si è mobilitata per ricordare uno dei più grandi autori italiani del Novecento. Oltre a ripercorrere la sua vita e i suoi romanzi, con scrittori e studiosi come Greta Gribaudo, Marco Belpoliti, Silvio Perrella, Francesca Rubini e Domenico Scarpa, nasce l’escape room Ludmilla, ideata e sviluppata dal collettivo di game designer We Are Muësli su ispirazione di Se una notte d’inverno un viaggiatore – il romanzo di Calvino che più di ogni altro gioca con i meccanismi della creazione narrativa – e aperta al pubblico già dal weekend precedente l’inizio del Festival; accanto all’escape room, una “sala di atterraggio” realizzata in collaborazione con il Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e altri archivi e istituzioni culturali, permette ai giocatori di immergersi nelle opere dell’autore accedendo ai suoi libri, a documenti, recensioni e interviste video.

Strade gialle

Sul filone del successo che prende sempre più piede con libri, podcast e serie tv destinate al TRUE CRIME, il Festival dedica particolare attenzione al giallo e al suo rapporto con i media. Arrivano due grandi rappresentanti del genere come Carlo Lucarelli, voce e volto per oltre un decennio del programma Blu Notte, e il giornalista Stefano Nazzi, che con il popolarissimo podcast Indagini ha raccontato delitti entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo italiano.

Nei corpi/sui corpi (delle donne)

Il corpo è un altro dei grandi temi che Festivaletteratura ha posto in primo piano. In un momento storico dove la violenza di genere dilaga sempre più, è necessario educare, ascoltare e prendere posizione nella lotta contro l’oltraggio, la mercificazione e la discriminazione fisica. Dalla vecchiaia e la fragilità del corpo, con Daniele Mencarelli, Lidia Ravera e Antonella Viola (così come con l’incontro dedicato a Ada D’Adamo), alla violenza di genere, con la scrittrice Cristina Rivera Garza e Antje Rávik Strubel, a una riflessione sulla pornografia con la britannica Polly Barton, numerosi sono i rappresentanti chiamati al confronto. Il tema del corpo si lega a doppio filo con quello delle donne e dello spazio che devono ritagliarsi ancora nella scena letteraria. Ecco quindi che molti incontri affrontano il problema di un’assenza di capisaldi “femminili”, al contrario dei numerosissimi “maschili”, all’interno del canone italiano: spuntano le voci di Alba de Cespedes, Dolores Prato, Fabrizia Ramondino e Fausta Cialente.

Adolescenti e bambini in movimento

Molti anche gli incontri destinati agli adolescenti e ai bambini. Si discute di scuola, generi e cittadinanze con lettrici e lettori under 20 che ingaggiano Alfredo Palomba e Domenico Starnone, Randa Ghazy e Manuela Manera, Gazmend Kapllani e Annamaria Gehnyei per confrontarsi su romanzi, poesie, film, canzoni e graphic novel che richiamano questi temi. Proprio alla graphic novel è dedicata una sezione che vedrà ospiti Leo Ortolani, Teresa Radice, Stefano Turconi e Marco Magnone. Per i più piccoli, poi, si apre ancora una volta la Casa del Mantegna, pronta ad accogliere tanti autori e artisti nella tenda per gli incontri, nella libreria e nell’area ristoro allestite nel giardino. Uno spazio-laboratorio e la Giostra Girotondo, il percorso museo-non museo dove i bambini potranno giocare e pensare, incentiveranno i piccoli ad ampliare i loro orizzonti e attivare i sensi in mezzo all’arte.

Gli autori e le autrici Feltrinelli ospiti del Festivaletteratura Mantova 2023

Mercoledì 6 settembre

Alle ore 16:45 Alessandro Aresu,  “La guerra dei microprocessori”, con Simone Pieranni, Basilica Palatina di Santa Barbara.

Alle ore 21:15 Elvira Mujčić, “Scrivere è una questione di fede”, con Mircea Cărtărescu, Basilica Palatina di Santa Barbara.  

Giovedì 7 settembre

Alle ore 14:30 Umberto Galimberti, “Lo spaesamento e l’etica del viandante”, Piazza Castello.  

Alle ore 14:45 Mavie da Ponte, "Intorno ad Alba de Cespedes", con Nadia Terranova e Olga Campofeda, Chiesa di Santa Maria della Vittoria.

Alle ore 16:30 Leo Ortolani, “Fletto i muscoli e sono nello spazio” con Davide Morosinotto, Palazzo della ragione. 

Alle ore 21:15 Elvira Mujčić, “Ritorni” con Gazmend Kapllani e Simonetta Bitasi, Basilica Palatina di Santa Barbara.

Alle ore 21:30 Mavie da Ponte, "Libre e romantiche. L'amore dopo Jane Austen", con Nadia Terranova e Olga Campofeda, Chiesa di Santa Maria della Vittoria.

Venerdì 8 settembre

Alle ore 15:00 Elvira Mujčić, “Confini o soglie? Pensieri in esercizio - lezioni orizzontali”, scuola primaria “P. Pomponazzo”.  

Sabato 9 settembre

Alle ore 10:30 Mavie da Ponte, Reading slam con Marco Castagno, Carlo Lucarelli, Igiaba Scego, arbitra Vera Selton, Casa del Mantegna.

Alle ore 18:00 Antonella Viola, “Alimentazione e sistema immunitario: un legame strettissimo" | Lavagne | Piazza Mantegna, ingresso libero. 

Alle ore 19:00 Jonathan Coe, “Comico? critico? Coe!" con Peter Florence, Piazza Castello. 

Alle ore 22:00 Filippo Timi, “Io sono Marilyn” con Lorenzo Parrotto, Matteo Prosperi e Gianluca Vesce, Piazza Castello. 

Domenica 10 settembre 

Alle ore 10:00 Teresa Cremisi, "Processo a Giovanna d'Arco", con Chiara Valerio, Chiesa di Santa Maria della Vittoria.

Alle ore 12:15 Antonella Viola, “I vecchi non esistono” incontro con Lidia Ravera e Silvia Bencivelli, Palazzo San Sebastiano.

Alle ore 12:30 Guido Tonelli, “Tra stati quantistici, quark e gluoni”, Basilica Palatina di Santa Barbara.

Alle ore 12:30 Maria Castellitto, "Lasciare l'Italia?", con Michela Grasso, Irene Pollastro, Palazzo della Regione.   

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