Fiori sopra l’inferno: il libro di Ilaria Tuti diventa una Fiction TV

Approda in prima visione su Rai1 da questa sera, lunedì 13 febbraio, Fiori sopra l’inferno - I casi di Teresa Battaglia, una nuova serie TV in sei puntate, suddivise in tre serate, che vede il ritorno da protagonista di Elena Sofia Ricci, dopo l'addio al ruolo di Suor Angela nella fortunata serie Che Dio ci aiuti.

Come lei stessa ha raccontato dal palco del Festival di Sanremo, dove è stata ospite nel corso della prima serata scendendo la famosa scalinata sulle note di Combattente di Fiorella Mannoia, in questa nuova fiction vestirà i panni del commissario Teresa Battaglia, spigolosa profiler sulle tracce di uno spietato serial killer.

La serie è tratta dall'omonimo romanzo di Ilaria Tuti, bestseller pubblicato nel 2018 dall'editore Longanesi a cui sono seguiti altri tre romanzi con protagonista Teresa Battaglia: Ninfa dormiente, Figlia della cenere e Luce della notte.

Siamo a Travenì, un immaginario paesino nelle montagne friulane, paradiso apparente che nasconde tra i suoi vicoli silenzi e inconfessabili segreti. Una serie di delitti all’apparenza inspiegabili, portati a termine con lucida violenza, scuote le coscienze di questo tranquillo borgo. 

Teresa Battaglia (Elena Sofia Ricci) è un’esperta profiler di quasi sessant’anni, arrivata dalla città assieme alla sua piccola squadra. Essa si compone dell'Ispettore Capo Giacomo Parisi (interpretato da Gianluca Gobbi), con Teresa da oltre vent'anni e unico a conoscerla nel profondo, e il giovane Ispettore di origini siciliane Massimo Marini (interpretato da Giuseppe Spata), in fuga da se stesso e dal proprio passato.

Forte, tagliente e caparbia, trovare le risposte è il mestiere di Teresa. Ma cosa accade quando, a causa dei primi sintomi dell’Alzheimer, sono le domande a sparire? Teresa, infatti, nasconde a tutti il segreto della malattia che ha appena scoperto e che rischia di distruggerla, un peso che va a sommarsi al mistero che è chiamata ad affrontare. Un mistero che affonda le radici in un esperimento che, ammantato dal velo pretestuoso della ricerca scientifica, celava tutta la sua disumana sconsideratezza. Eco di una violenza materializzata nell’indifferenza e nell’insensibilità di cui, oggi, sono vittime dei bambini: Mathias, Oliver, Diego e Lucia. Trascurati dai propri genitori, o vittime della violenza di adulti, distanti, cinici, freddi e violenti. I delitti che sconvolgono Travenì, a poco a poco, sembrano stringere un cerchio attorno a loro. Si potrebbe addirittura pensare che il killer li stia proteggendo. Assurdo. Ma non per Teresa Battaglia che ha conosciuto e provato sulla sua stessa pelle tutto il peso e le contraddizioni dell’animo umano. Ha imparato a scavare a fondo nelle persone. Fino a raggiungere la verità. È questo il suo dono con cui, spesso, è difficile fare i conti. Un dono che la spingerà a creare un legame particolare con quei bambini, mostrando il suo lato più tenero e materno. 

Teresa finirà per trovarsi faccia a faccia con il killer per scoprire che, come spesso accade, possiede ferite, ragioni e giustificazioni molto più umane e profonde delle sue stesse vittime.