La figura dell’intellettuale – fino agli anni Settanta Storico perno dei movimenti politici e sociali di sinistra – è in crisi. E sono in crisi anche i partiti, i sindacati. L’incapacità delle sinistre di ripensare i propri codici comunicativi di fronte alle trasformazioni dei linguaggi mediatici contemporanei non ha fatto altro che aumentare lo scollamento con il proprio referente sociale.
Biografie non autorizzate è un ciclo di incontri che vuole da un lato raccontare le biografie in corso di quelle figure che hanno saputo incarnare forme di impegno politico e civile di cui oggi si percepisce l’assenza; dall’altro, riflettere su come si possa provare a colmare il divario tra sinistra e referente sociale imparando a utilizzare i linguaggi della contemporaneità (dal cinema al gaming), all’interno dei quali la storia rappresenta un terreno civile prioritario per misurarsi con la società.
2 maggio, ore 19.00
Ritratto di Ken Loach con Luca Peretti - University of Warwick
16 maggio, ore 19.00
Ritratto di Isabel Allende
30 maggio, ore 19.00
Ritratto di Uliano Lucas con Giorgio Olmoti - storico dei media e della fotografia
A cura di e con Giovanni De Luna - storico. Modera gli appuntamenti Marco Ardemagni - Rai Radio 2
A seguire altri Ritratti nell’ambito del festival Che Storia!:
12 maggio ore 19.00
Ritratto di Eugenio Scalfari (1924-2022)
13 maggio ore 19.00
Ritratto di Camilla Cederna (1911-1997)
14 maggio ore 19.00
Ritratto di Daphne Caruana Galizia (1964-2017)
12.05 | 13.05 | 14.05
Alla storia dissidente e ai volti di chi ha saputo opporre la verità al potere è dedicata la quarta edizione del festival Che Storia!
Momenti cardine del nostro passato e personaggi pubblici che si sono esposti in prima persona per la collettività, assumendosi il rischio di farlo, troveranno rappresentazione nei tre giorni di Festival, in una combinazione di linguaggi, proposte e format, per tutte le età.
Tre giornate per fare un’esperienza diretta con la storia: ritratti di personaggi che continuano a caratterizzare il nostro presente, passeggiate urbane per chi vuole riappropriarsi della città e conoscere le vicende che la hanno attraversata, esplorazioni in archivio, letture per bambine e bambini, laboratori per le scuole.
A CURA DI
Laura Silvia Battaglia
CON I RITRATTI DI
Eugenio Scalfari / Camilla Cederna / Daphne Caruana Galizia
TRA GLI OSPITI
Lorenzo Bagnoli, Giorgio Bozzo, Francesco Chiodelli, Enrico Deaglio, Christian Elia, Fabio Guidali, Daniela Hamaui, Ezio Mauro, Angelo Miotto, Federico Oliveri, Jacopo Perazzoli, Luca Rinaldi, Giulio Rubino, Ece Temelkuran.
Un viaggio di gioco e scoperta tra parole e creatività per bambine e bambini 0-11 anni e loro famiglie. Storie ed esperienze fantastiche prenderanno forma a partire dai libri e dai loro protagonisti, in compagnia di autori, illustratori, formatori e artisti.
Diversità, culture e lingue del mondo, città accoglienti e sostenibili, sogni e utopie sono alcuni dei temi che ci accompagneranno nel 2023.
Cinque giornate diffuse nella città di Milano, legate dall’attenzione alla lingua, all’accessibilità, all’inclusione e diversità in compagnia di autori, illustratori, narratori, atelieristi e musicisti, attori, danzatori.
Un appuntamento dedicato al dubitare, al porsi domande, per esplorare la forza della verità e della verità raccontata dai più piccoli, per riscoprire la potenza educativa della bugia, intesa come gioco di liberazione e affermazione di autonomia creativa. Nell’ambito del festival Che storia!
BIBLIOTECA S. AMBROGIO
VIA S. PAOLINO 18, MILANO
ORE 10.30-11.30
La cantastorie de l’isolachenonc’è (3-5 anni)
FONDAZIONE GIANGIACOMO FELTRINELLI
VIALE PASUBIO 5, MILANO
ORE 15.00-16.15
Il ring. Combattimento a colpi di pagina! (7-11 anni)
BIBLIOTECA SORMANI
CORSO DI PORTA VITTORIA 6, MILANO
ORE 16.00-17.30
Il re è nudo? (5-7 anni)
LIBROTROTTER – BIBLIOTECA MULTILINGUE
PADIGLIONE DA FELTRE VIA GIACOSA, MILANO
ORE 16.45-17.45
C’era una volta in Giappone (5-99 anni)
Prossimi appuntamenti:
Durante il Salone del Libro a Torino tre incontri. Due Masterclass per le scuole secondarie: una con Angela Mauro “Ma che Europa è?” e una con Riccardo Noury di Amnesty International, “Diritti in pratica”. Mentre il 19 maggio alle ore 17.15 verrà lanciata la seconda edizione del Premio Inge Feltrinelli nell’ambito dell’incontro “In faccia al potere” con la giovanissima attivista russa Olga Misik.
Cosa succederebbe se venissero meno le garanzie di pace, tolleranza e libertà espressiva?
L’EDIZIONE DEL FESTIVAL ESTIVO DI SOCOTRA VUOLE DARE VOCE AGLI ARTISTI CENSURATI, AGLI IMMAGINARI IN PERICOLO, AI DIRITTI VIOLATI.
Insistendo sulla relazione tra le emozioni, il potere e i suoi cortocircuiti. Un percorso artistico-performativo che, attraverso i linguaggi della satira, del teatro civile e della danza, esplora le storpiature del potere, le verità negate e le possibilità di una nuova sopravvivenza nel segno dell’interdipendenza e della socialità.
Vi ricordiamo che Stagione Scomposta è uno spazio di ricerca e intervento attraverso cui prendere parte alla vita pubblica e ritrovare fiducia nel futuro. A loro dedica progetti speciali, progetti di formazione e proposte formative.
Nel corso della Stagione si confronteranno sui temi al centro dei movimenti nomi della scena nazionale e internazionale tra cui: Olga Misik, Giovanni De Luna, Mario Del Pero, Marc Lazar, Donald Sassoon, Lea Ypi, Maurizio Ferrera, Paola Caridi, Alessandro Balducci, Tommaso Vitale, Jeffrey Schnapp, Stefano Quintarelli.
La Stagione 2023 si muove su 6 movimenti:
1. Sulle macerie del Muro
Il primo movimento della Stagione guarda agli snodi del passato per ripensare le forme attuali della democrazia. Com’è accaduto che le sinistre abbiano smesso di incarnare l’utopia di una società giusta? E cosa ha permesso alla destra radicale, da forza anti-sistema, di imporsi come unico punto fermo in un presente frammentato?
Tappa inaugurale è l’History Camp del 24 marzo, rivolto alla comunità europea degli storici che, curato da Marc Lazar, Donald Sassoon, Clara Mattei e Mario Del Pero, con la giornalista Daniela Preziosi, prova a ricostruire i motivi per cui le sinistre hanno perso la capacità di proporre un’alternativa alla globalizzazione per come è stata realizzata finora. Su corsi e ricorsi della social-democrazia in Europa si concentra poi Tutti i colori del rosso, percorso editoriale di otto longform pubblicati una volta al mese sui canali di Fondazione Feltrinelli.
Mentre in tre appuntamenti (8, 22 e 29 maggio), il ciclo La destra al centro – a cura di Gilles Gressani e Paolo Gerbaudo, in collaborazione con Le Grand Continent – indaga la visione di società della destra in Europa, la base sociale del consenso, la sua proposta politica al tempo delle crisi. Il ciclo conduce alla pubblicazione del volume Tecnosovranismo, a firma di Gressani e Gerbaudo, che analizza il processo di “normalizzazione” attraverso cui le destre estreme hanno potuto candidarsi a forza di governo in diversi Paesi del continente.
A connettere profondità storica e attualità il podcast La talpa. Dentro le strade della politica, con cui Massimiliano Tarantino guida i cittadini tra i palazzi della Roma istituzionale, misurando le politiche della destra al governo e la capacità di proporre alternative della sinistra all’opposizione.
2. Disturbare il potere
Per riscoprirci parte attiva di un cambiamento possibile, agenti e reagenti di un risveglio necessario, nel secondo movimento guardiamo a chi, oggi o nel passato, ha saputo attivarsi per sollevare istanze, contrastare i governi, esercitare il dissenso in nome del diritto a dire la verità al potere.
Oltre a Che Storia! e Biografie non autorizzate, vi segnaliamo Musica dissidente, a cura del Maestro Carlo Boccadoro e in collaborazione con il Teatro alla Scala, mette al centro artisti che hanno indirizzato messaggi abrasivi al potere, come Egberto Gismonti, Mikis Theodorakis e Florence Price.
Con lo stesso spirito proseguono gli appuntamenti del nostro Calendario Civile, una proposta di date dimenticate, divisive, inquiete su cui è possibile che la discussione pubblica si soffermerà solo parzialmente, attorno a cui generare momenti di riflessione e dibattitto: dal rogo dei libri a Berlino il 10 maggio 1933 al golpe in Cile dell’11 settembre 1973, dalla guerra dello Yom Kippur scoppiata il 6 ottobre 1973 alla distruzione del ponte di Mostar il 9 novembre 1993.
3. Riprendersi le piazze
Riprendersi i luoghi che abitiamo significa reclamare condizioni di vita dignitose e sostenibili, denunciare squilibri e distorsioni, prendersi cura del groviglio di strade, piazze, interazioni che “fanno” una città e la connotano come spazio politico.
Le nuove piazze in rivolta per diritti ed emancipazione sono al centro di Piazze inquiete, ciclo di incontri a cura di Paola Caridi, che compone un atlante dei movimenti di protesta degli ultimi due decenni analizzando gli impatti che i movimenti in Egitto, Iran, Marocco e Tunisia hanno sulle mobilitazioni nei nostri Paesi.
Alle città fragili, consumate, e alle strategie che possono mitigare disuguaglianze e frenare processi di esclusione acuiti dalle trasformazioni urbane è invece dedicata About a City, rassegna curata da Tommaso Vitale, in programma dal 13 al 15 novembre. In questo quadro, la città che per antonomasia cresce e non include, Milano, con la sua retorica di luogo del benessere e delle opportunità, è oggetto di dibattito nei quattro incontri pubblici Dark Cities. Vivere a Milano.
Proprio alla complessità delle trasformazioni che attraversano le città, fenomeni spesso nascosti o invisibili in un’epoca dominata da finanziarizzazione e digitalizzazione, guarda la consueta pubblicazione dell’Annale di Fondazione Feltrinelli, quest’anno intitolato Città (in)visibile e curato da Alessandro Balducci del Politecnico di Milano.
4. Economie in trasformazione
Il quarto movimento insiste sulla lotta alla povertà e alle diseguaglianze per saldare un nuovo patto tra economia e società che – attraverso modi alternativi di fare impresa – assicuri condizioni lavorative dignitose, tutela dell’ambiente, parità di genere.
Se da un lato, con il ciclo di workshop Dentro e fuori la rete, curato da Stefano Quintarelli, esploriamo il ruolo che assume internet nello sviluppo dei territori, provando a capire in che modo la rete rappresenta un fattore decisivo per l’inclusione, la partecipazione e quindi per lo sviluppo democratico; dall’altro ci soffermiamo sul suo “lato oscuro” del digitale con Nella rete del capitalismo: quattro appuntamenti – di cui due Alessandro Pansa Lectures nate in collaborazione con LUISS e Scuola di Politiche – per comprendere quali margini d’intervento abbiamo per non restare intrappolati nelle maglie di questo nuovo capitalismo digitale.
Attorno agli scenari del futuro del lavoro, tra nuove competenze e nuove tecnologie, si muove il sesto Jobless Society Forum (il 19 e 20 ottobre) curato da Antonio Casilli, occasione di dialogo tra esperti internazionali e stakeholder sui temi di etica, educazione e autonomia. Mentre l’urgenza di ridisegnare un progetto economico più attento alle persone, all’impatto sociale e allo sviluppo dei territori sarà il cuore dei Transition Days 2023 (24 e 25 ottobre) a cura di Enrica Chiappero Martinetti e Francesca Medda.
5. Riscoprirsi cittadini
Tornare a sentirci protagonisti di un nuovo impegno civico. Stringere alleanze e rimpicciolire il gap tra rappresentanti e rappresentati. Riscoprirci cittadini attivi che si interessano alla vita culturale e sociale dei territori che abitiamo. Il quinto movimento di Stagione Scomposta parte, a maggio, con We the people, a cura di Giovanni Allegretti: un percorso di confronto internazionale per provare ad avvicinare i cittadini alle istituzioni e superare il muro della non-partecipazione.
Sulla condizione femminile nella società contemporanea posa l’accento We women. Colloqui internazionali di Toscana che indaga i vuoti e ragiona sulle politiche capaci di favorire una piena partecipazione delle donne alla vita economica e lavorativa del Paese. Considerato che il mondo del lavoro, come denuncia Emanuela Abbatecola nel volume Donna Faber, in uscita lo stesso periodo, è ancora fortemente sessuato.
E poiché non è possibile dare una chance di cambiamento al presente senza ripartire dai protagonisti del futuro, Fondazione Feltrinelli inaugura le Factory, spazi di progettazione e dialogo in cui coltivare le idee audaci di cui ragazze e ragazzi si fanno portatori su quattro temi: Scuola, Diritti, Città, Ambiente. Tra gli altri progetti under 30: Playlist 5, per guidare i giovani nella scrittura, composizione e registrazione di brani musicali che riflettano il loro punto di vista sulla società, e il Forum dei Consigli dei Ragazzi di Milano e della Lombardia, promosso da Comune di Milano e ABCittà e ospitato il 24 maggio negli spazi della Fondazione.
6. Democrazia in movimento
L’ultimo passo del nostro percorso – e non può che rappresentare un inizio – mette al centro la partecipazione di tutte e tutti alla vita pubblica. Può accadere, a questo punto, perché abbiamo alle spalle un anno di confronti, riflessioni, apprendimenti e condivisione grazie ai quale ci siamo riscoperti attivisti, cittadini, lavoratori, attori politici.
Stagione Scomposta si chiude perciò con Democrazia minima, il 3° Forum sul futuro della democrazia (4-5 dicembre) a cura di Giovanni Allegretti e David Van Reybruck: momento di confronto tra società e istituzioni per guardare alle nuove forme di partecipazione in grado di riavvicinare i cittadini alle istituzioni e rivitalizzare la dimensione democratica.
Per farlo, è indispensabile mettersi in ascolto dei movimenti che, oggi, accendono le piazze, comprendere i modi attraverso cui si aggregano, comunicano e attivano la società attorno a problemi politici e sociali urgenti. Fondazione Feltrinelli vuole offrirsi come punto di raccolta della storia, delle fonti e della documentazione che di questi gruppi va stratificandosi, spesso in forme inedite. A questo punta il progetto Greta Files. Archivi del presente, curato da Jeffrey Schnapp e Mario Del Pero: una riflessione sul punto di intersezione tra politica, mobilitazione e sedimentazione delle tracce del presente.
Come ogni anno si rinnova la proposta didattica con il Master di II livello di Fondazione Feltrinelli Public History e Historytelling promosso con l’Università degli Studi di Milano. Prosegue anche Scuola di Cittadinanza Europea, la proposta formativa di Fondazione Feltrinelli dedicata a giovani e insegnanti sui temi di storia, contemporaneità, sviluppo sostenibile.
Di
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