La redazione segnala

Il rapimento di Giuliana Sgrena e la morte di Nicola Calipari

Immagine tratta dal libro "Giuliana Sgrena. Baghdad, i giorni del sequestro" di Giuliana Sgrena, Round Robin Editrice, 2022

Immagine tratta dal libro "Giuliana Sgrena. Baghdad, i giorni del sequestro" di Giuliana Sgrena, Round Robin Editrice, 2022

La trilogia della Patria del giornalista e scrittore Enrico Deaglio è una raccolta in presa diretta dei fatti più importanti che hanno segnato la storia del nostro paese dal 1967 al 2020. I volumi:

Patria 1967-1977, Feltrinelli 2018
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Patria 1978-2010, Il Saggiatore 2010
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Patria 2010-2020, Feltrinelli 2020 
Estratto da

Patria 1978-2010 di Enrico Deaglio

pp. 677-679

Patria 1978-2010
Patria 1978-2010 Di Enrico Deaglio;

Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono.

Baghdad, 4 marzo 2005

Giuliana Sgrena, 57 anni, giornalista del quotidiano il manifesto fin dalla sua fondazione nel 1968, inviata da decenni nel mondo islamico, viene rapita in pieno giorno a Baghdad, il 4 febbraio.
Presto i suoi sequestratori diffondono, come d’abitudine, un video con la prigioniera e le loro richieste: il ritiro del contingente italiano dall'Iraq.

Il manifesto ottiene una vastissima solidarietà, richiesta con grande coraggio in primo luogo dal compagno della rapita Pierluigi Scolari e il 19 gennaio a Roma mezzo milione di manifestanti si ritrova per chiedere la liberazione della Sgrena e un intervento del governo che la faciliti.

Il 4 marzo, mentre i telespettatori aspettano l'annuale Festival di Sanremo, in pochi minuti il telegiornale dà due notizie. Una è buona: l'ostaggio è stato liberato dai nostri servizi segreti e sta giungendo all’aeroporto della capitale irachena.
Subito dopo, però, arrivano le prime e confuse notizie tragiche: c’è stato, nella fase terminale della liberazione, un conflitto a fuoco. Giuliana Sgrena è gravemente ferita e Nicola Calipari, 52 anni, il dirigente del Sismi che ha condotto l'operazione, è stato ucciso dal «fuoco amico» delle truppe americane.

Il giorno dopo l’aereo con a bordo la giornalista atterra a Roma: è stato Calipari, seduto sul sedile posteriore, che buttandosi sul suo corpo l’ha salvata, ma non ha impedito che un proiettile le colpisse un polmone.

Nelle ore e nei giorni successivi si apprendono i dettagli dell'operazione.
Nicola Calipari, numero due del Sismi dopo una carriera di vent'anni nella polizia di Stato, è arrivato con un maggiore del Sismi all'aeroporto di Baghdad dopo essere già intervenuto nei mesi scorsi per la liberazione di Simona Torretta e Simona Pari. I due hanno affittato una Toyota Corolla e si sono recati con questa all'appuntamento con i mediatori del riscatto, dove hanno preso in consegna Giuliana Sgrena.

Senza particolari conoscenze della città, sotto un diluvio, orientandosi grazie agli alti edifici, hanno imboccato la strada che porta all'aeroporto, considerata il tratto di asfalto più pericoloso al mondo.
A un chilometro dal check point finale, l'auto non si è fermata a un segnale luminoso e il marine americano di origine italiana, Mario Lozano, ha sparato a raffica.
Calipari non aveva avvertito nessuno – specie l'intelligence Usa – della sua missione, sapendo Washington contraria alla pratica italiana di pagare per riscattare gli ostaggi.

La tragedia ha un aspetto «italiano» perché l'ultima fase della corsa verso l’aeroporto è stata seguita in diretta da Palazzo Chigi, dove il capo del Sismi, Nicolò Pollari e il capo del governo Silvio Berlusconi hanno potuto ascoltare la telefonata dal cellulare di Calipari che annunciava di essere a un passo dallo scopo.
L'idea di poter arrivare a dare la buona notizia ai telespettatori italiani in diretta è uno dei tanti motivi della fretta e del massimo riserbo.

Nicola Calipari è stato insignito della medaglia d'oro al valore militare. Sua moglie sarà eletta nel 2006 senatrice nell'Unione, ed è attualmente senatrice per il Partito democratico. La Magistratura italiana ha incriminato il marine Mario Lozano, che però gode di protezione giuridica da parte degli Stati Uniti, così come era successo per gli aviatori colpevoli della strage del Cermis nel 1998.

Marco Mancini, l’altro numero due del Sismi, che si vede in una famosa fotografia aiutare Giuliana Sgrena a scendere dall’aereo arrivato a Roma, sarà arrestato nel dicembre del 2006 insieme a Giuliano Tavaroli per la vicenda dello spionaggio Telecom.

Per approfondire

Fuoco amico

Di Giuliana Sgrena | Feltrinelli, 2006

Giuliana Sgrena. Baghdad, i giorni del sequestro

Di Giuliana Sgrena | Round Robin Editrice, 2022

Trilogia della Patria

Patria 1967-1977

Di Enrico DeaglioValentina Redaelli | Feltrinelli, 2018

Patria 1978-2010

Di Enrico Deaglio | Il Saggiatore, 2010

Patria 2010-2020

Di Enrico Deaglio | Feltrinelli, 2020

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