La caduta degli Usher: l'horror di qualità torna su Netflix 

Netflix non poteva che affidare a Mike Flanagan l’arduo compito di portare sul piccolo schermo La caduta della casa degli Usher. Il regista e sceneggiatore, che aveva già lavorato con la piattaforma di streaming per la trasposizione di  The Haunting of Hill House, The Haunting of Bly Manor e Midnight Mass, tratte rispettivamente dai romanzi L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, Il giro di vite di Henry James e Midnight Mass di F. Paul Wilson, questa volta proverà a conquistare il pubblico con l’adattamento di uno dei racconti del terrore di Edgar Allan Poe.

Solo lui poteva far parlare ancora una volta di sé e del suo lavoro. Per Netflix, ormai, è il re della serialità di genere horror. Con ogni miniserie a cui ha lavorato, ha lasciato il segno. Gli spettatori hanno fiducia nel suo sguardo attento.

Con La caduta della casa degli Usher, Flanagan si fa accompagnare nuovamente da Henry Thomas, Carla Gugino e da Kate Siegel, già protagonisti indiscussi della serie antologica The Haunting e, per quanto riguarda Kate, anche di Midnight Mass. Come si dice, “squadra che vince non si cambia”.

Soprattutto quando a condividere con te la passione per l’horror è tua moglie, perché Mike e Kate sono sposati ormai da anni e le loro collaborazioni sono un must-have per Netflix. Ma questa volta, ad aggiungersi a un cast che aveva già avuto modo di lavorare insieme, c’è anche Mark Hamill. L’interprete di Luke Skywalker nell’immortale saga di Star Wars è tornato all’attacco, e i fan non vedono l’ora di ritrovarlo sullo schermo, soprattutto quando in gioco c’è una sfida come quella che Mike Flanagan ha deciso di portare avanti.

L’opera di Edgar Allan Poe, pubblicata per la prima volta nel 1839 sul periodico The Graham's Lady and Gentleman's Magazine, non è nuova alle trasposizioni in formato audiovisivo (come la maggior parte dei suoi racconti), ma approda per la prima volta nel formato seriale su Netflix il 12 ottobre 2023, come miniserie composta da 8 episodi.

La storia è quella tragica della famiglia Usher, riadattata alla nostra contemporaneità senza perdere il suo tocco “grottesco e arabesco”, per citare il titolo della raccolta in cui il racconto è stato poi inserito da Poe.

Questa volta, Roderick Usher (Bruce Greenwood) diventa l'amministratore delegato di un'azienda farmaceutica che nasconde molti segreti. E con questi segreti deve fare i conti quando i suoi figli iniziano a morire uno dopo l’altro.

Siete pronti a lasciarvi trascinare nelle atmosfere dark e disturbanti che Edgar Alla Poe è stato così bravo a ricreare in tutti i suoi racconti? Flanagan riuscirà anche stavolta a rimanere fedele al cuore dell’opera senza rinunciare al suo stile unico e inconfondibile?

I segnali ci sono tutti. Per scoprirlo, non ci resta che divorare le puntate come ormai siamo abituati a fare ogni volta che una serie tv viene rilasciata in blocco.

Questo potrebbe essere solo l’inizio, per il regista, di un percorso di riadattamento di altri titoli imprescindibili di uno dei più conosciuti scrittori statunitensi. Del primo che ha saputo unire al racconto poliziesco la fantascienza, l’avventura, l’orrore e l’approfondimento psicologico dei personaggi.

E così, Edgar, ci incontriamo di nuovo. Ci sei mancato.