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M'illumino di Meno: pedalare per l'ambiente

Pedalare, rinverdire e migliorare lo stile di vita.
È questo l’invito che ci arriva da M’illumino di Meno, campagna lanciata per la prima volta nel 2005 da Caterpillar, la trasmissione di Rai Radio2, per educare alla sensibilità ambientale diminuendo l’impatto energetico.

Prevista per l’11 marzo, la diciottesima edizione vive la sua maturità, intesa come matura consapevolezza scientifica che il pianeta è in una drammatica urgenza ambientale. E sulla crisi climatica ha attirato l’attenzione una generazione che, pur anagraficamente giovane, è molto matura.

Oltre al silenzio energetico simbolico – il gesto di spegnimento della luce che molti (e in numero crescente) praticano da 18 anni – M’illumino di Meno si è arricchito di altre azioni che contribuiscono a una transizione energetica efficace. Al centro della campagna di quest’anno, infatti, c’è la bicicletta, mezzo di trasporto che più di ogni altro rispetta l’ambiente. Questa edizione, però, vuole valorizzare anche la funzione delle piante nel controllo e nella diminuzione dell’inquinamento atmosferico.

Bicicletta e piante hanno un ruolo sia propositivo che trasformativo. In più, a fronte dell’aumento dei prezzi dell’energia causato dalle condizioni geopolitiche attuali, l’invito a spegnere simbolicamente la luce diventa sempre più urgente. Dobbiamo pedalare, rinverdire. Migliorare.

Ospiti, o meglio “mentori” di quest’anno, saranno Paola Gianotti, ciclista, e Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale. Entrambi sono stati scelti perché rappresentanti di ciò che la campagna vuole trasmettere: lei, testimonial attiva della bici e lui promotore delle piante come strumenti indispensabili alla transizione ecologica.

E se alla COP 26, l’impegno preso è di piantare 1000 miliardi di alberi entro il 2030, M’illumino di Meno dà vita al progetto Un albero per il futuro, gestito dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. L’obiettivo è quello di creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di alberi autoctoni, che cresceranno con le nuove generazioni, accompagnandole in un percorso che migliori la qualità dell’ambiente. Piantare 50.000 alberi in dieci anni: un grande sogno che speriamo possa realizzarsi.

Stefano Mancuso ha invitato le scuole e le università italiane a partecipare al progetto adottando un albero. Anche i comuni, le associazioni e i singoli cittadini possono aderire aumentando il numero delle piante nei propri spazi. Tra le varie specie, si possono richiedere le talee dell’Albero di Falcone, il ficus piantato davanti alla casa del Giudice ucciso dalla mafia nel 1992.

Nel frattempo, Paola Gianotti sta attraversando l’Europa, pedalando più di 2000 chilometri per arrivare a Milano il giorno del M’illumino di Meno Day, 11 marzo. Partita da Stoccolma il 25 febbraio, la ciclista ha iniziato un percorso che ha visto l’adesione di Greta Thunberg perché seguirà la via delle località europee più attente alla mobilità sostenibile. Una tappa simbolica sarà la sede del Parlamento Europeo, per intitolare una talea dell’Albero di Falcone a David Sassoli, ex Presidente dell’istituzione, da poco scomparso.

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