La redazione segnala
National Book Awards 2022: i vincitori
Il National Book Award è uno dei più prestigiosi premi letterari assegnati annualmente negli Stati Uniti. Come progetto nacque già nel 1936 su iniziativa dell’American Bookseller Association con lo scopo di scegliere i migliori titoli di narrativa e saggistica votati dai librai d’America.
Il premio resistette solo una manciata di anni, sino al 1942, venendo però assegnato ad alcuni titoli molto noti della letteratura americana come Via col vento di Margaret Mithcell, Rebecca di Daphne Du Maurier e Furore di John Steinbeck.
Fu nel 1950 che si riprese l’iniziativa e da questa data il premio acquisì ufficialmente il nome di National Book Award: un riconoscimento di alto livello con l’obiettivo, vivo ancora oggi, di premiare la migliore letteratura americana e promuovere la cultura affinché assuma un ruolo preminente nel Paese.
Nel tempo sono state definite cinque diverse categorie in gara: Fiction, Nonfiction, Poesia, Letteratura per ragazzi e Letteratura in traduzione (ovvero libri tradotti in inglese ma originariamente scritti in altre lingue).
Tra i premiati più illustri della categoria Fiction, che più facilmente ci dà la misura del valore di questo premio, ricordiamo Saul Bellow per Le avventure di Augie March, Herzog e Il pianeta di Mr. Slammer; Philip Roth per Goodbye, Columbus e Il teatro di Sabbath; John Irving per Il mondo secondo Garp, Don DeLillo per Rumore bianco, Cormac McCarthy per Cavalli selvaggi e Jonathan Franzen per Le correzioni.
Dopo questo breve excursus nel passato, veniamo all’edizione di quest’anno, la settantatreesima, e scopriamo quali sono stati i libri vincitori per ogni categoria.
The Rabbit Hutch is a savagely beautiful and bitingly funny snapshot of contemporary America, a gorgeous and provocative tale of loneliness and longing, entrapment and, ultimately, freedom.
From one of today’s most cherished and bestselling young adult authors comes a breathtaking novel of young love, old regrets, and forgiveness—one that’s both tragic and poignant in its tender ferocity.
The collection that established Samanta Schweblin at the forefront of her literary generation, available in English for the first time.
A collection of poetry by John Keene that spans decades and includes previously unpublished and brand new work. The many voices that emerge in these poems form a cast of characters capable of addressing desire, oppression, AIDS, and grief through sorrowful songs that “we sing as hard as we live.”
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